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Trento

BrennerLec, nuovi limiti di velocità nelle tratte di Trento, Rovereto, Bressanone, Bolzano ed Egna

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Le emissioni di biossido di azoto si sono ridotte del 10 per cento a bordo autostrada e la durata delle code, nelle giornate di traffico intenso, è diminuita di una o due ore. Gli eccellenti risultati realizzati dal progetto BrennerLec durante gli anni della sperimentazione hanno lasciato pochi dubbi ai partner: Autostrada del Brennero SpA, le agenzie per l’ambiente delle Province autonome di Bolzano e di Trento, l’Università di Trento, Cisma e NOI Techpark Südtirol/Alto Adige hanno infatti deciso di proseguire la collaborazione e sostenere ancora il progetto avviato nel 2016, dando vita a “BrennerLec-After Life”, che si sviluppa in due direzioni: l’inaugurazione di cinque nuove tratte con riduzione dinamica della velocità per fini ambientali e l’estensione della riduzione dinamica della velocità obbligatoria per fini viabilistici da Vipiteno a Ala in giornate da bollino rosso e nero.

Il progetto BrennerLec è un fiore all’occhiello a livello internazionaleha osservato il Vicepresidente della Provincia di Trento Mario Tonina, alla conferenza stampa di presentazione delle nuove tratte nella sede di A22 – ed un esempio concreto di come conciliare in modo fattivo la tutela ambientale con le esigenze dell’economia e dei cittadini. Come Provincia autonoma di Trento siamo orgogliosi di essere, insieme alla Provincia autonoma di Bolzano ed altri soggetti istituzionali, partner di questa iniziativa, un modello virtuoso che altri certamente vorranno emulare”.

BrennerLeccosì l’Amministratore Delegato di Autostrada del Brennero Diego Cattoniè un progetto con diverse valenze, di carattere ambientale e viabilistico, ma credo che il suo merito principale sia quello di muovere i primi fondamentali passi da una concezione analogica della strada a quella digitale. Fino ad ora, il gestore autostradale si è per lo più occupato di mettere a disposizione di chi viaggia una infrastruttura ben manutentata e sicura. Non è poco, ma il futuro è la gestione proattiva del traffico, una gestione razionale che possa permettere di arrivare prima anche in situazione di traffico intenso e di farlo con standard di sicurezza più elevati e nel rispetto dell’ambiente”.

Tre, e tra loro correlati, gli obiettivi che animano fin dalle origini l’iniziativa: abbassare la concentrazione di inquinanti immessi in atmosfera, ridurre la congestione del traffico e di conseguenza aumentare la sicurezza. Le cinque nuove tratte si concentreranno nelle aree di Bressanone, Bolzano, Egna, Trento e Rovereto.

Ciascuna avrà una lunghezza compresa tra 5 e 15 chilometri. Dopo quella di Egna, già operativa, a partire da oggi verranno attivate quelle in prossimità dei capoluoghi mentre le tratte di Bressanone e Rovereto entreranno in funzione entro l’estate. Come funzionerà concretamente?

Un complesso modello tecnologico elaborato nell’ambito del progetto BrennerLec suggerirà al CAU, Centro Assistenza Utenza di A22, l’attivazione della misura quando vi sarà il massimo beneficio per l’ambiente e per la circolazione autostradale.

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I pannelli a messaggio variabile indicheranno quindi la velocità consigliata, che scenderà a 90 km orari dove vige il limite dei 110 (Bressanone e Bolzano) e a 100 dove non si possono superare i 130 (Egna, Trento e Rovereto).  Al termine della tratta interessata un pittogramma segnalerà la fine della riduzione dinamica della velocità.

Attenzione, lungo tutti questi cinque tratti la riduzione della velocità avverrà per fini ambientali. Nessun obbligo dunque, perché la legge non lo prevede, ma un accorato invito per chi viaggia a diminuire la velocità. Vincolanti invece saranno i limiti indicati nel caso della riduzione dinamica della velocità per fini viabilistici: misura sperimentata in passato e che, questa la novità, verrà estesa, allungandosi da Vipiteno ad Ala in entrambe le carreggiate.

Sarà sempre un sofisticato modello matematico a far scattare, in funzione dei volumi di traffico e soltanto dunque nelle giornate da bollino rosso e nero, la riduzione obbligatoria della velocità. Entità, inizio e fine della riduzione saranno comunicate da un pittogramma ad hoc.

Con l’attuazione di questo programma vogliamo dare un doppio segnale – è stata la riflessione del presidente di Autobrennero Hartmann ReichhalterCon la riduzione facoltativa della velocità, l’utente viene reso partecipe delle sensibilità ambientali dei territori attraversati, in particolare quelli più densamente abitati, rispettando la velocità consigliata.

Con l’introduzione della riduzione obbligatoria della velocità, i consistenti flussi di traffico vengono gestiti avendo come punto di riferimento sia la sensibilità ecologica, sia la percorribilità dell’autostrada stessa in termini di riduzione dei tempi di percorrenza e di aumento della sicurezza. Il tutto basato su studi e dati scientifici frutto di rilevamenti e di esperienze ricavati nel passato. I risultati positivi sono tangibili per chi viaggia, per l’ambiente e per i territori attraversati. Ringrazio tutti per aver contribuito all’introduzione di una giuda più intelligente sotto tutti i punti di vista”.

Non tutti –  ha ricordato, il Direttore Tecnico Generale, Carlo Costahanno creduto da subito in questo progetto, che ha avuto ed ha una valenza culturale come primo merito, quella di dimostrare che le ragioni dello sviluppo e quelle dell’ambiente non sono in contrasto, ma possono e devono trovare nell’innovazione tecnologica la leva della propria alleanza. Con BrennerLec abbiamo provato che, in condizioni di traffico intenso, si possono ridurre i tempi di percorrenza, abbattere di cinque volte l’incidentalità e diminuire contestualmente le emissioni inquinanti. Grazie alla preziosa collaborazione dei nostri partner, A22 si mostra anche sotto questo profilo un’autostrada all’avanguardia”.

Con BrennerLec After-Life i partner vogliono mantenere la collaborazione strategica avviata nel 2016, continuare a sviluppare il sistema tecnologico implementato e monitorare i benefici associati alle misure di gestione del traffico elaborando un rapporto annuale sulla qualità dell’aria in prossimità dei maggiori centri abitati interessati dal percorso autostradale. Alla luce dei risultati raccolti verranno valutate ulteriori misure correlate con gli sviluppi di innovazione tecnica e digitale dell’infrastruttura.

L’impegno messo per questo progetto continua a portare i suoi frutti. Un impegno che per quanto mi riguarda è stato duplice – ha affermato il Vicepresidente della Provincia di Bolzano Giuliano Vettorato Con i partner di BrennerLEC, ma anche con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Infatti, la Provincia di Bolzano finanzia la parte ingegneristica di BrennerLEC After-Life grazie ai fondi del MASE. Come dico sempre, quando si collabora su più livelli e tra diversi enti si portano a casa degli ottimi risultati”.

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