Italia ed estero

Terremoto tra Turchia e Siria: quasi 5.000 i morti e oltre 13.000 i feriti, si cerca un italiano

“L’Unità di Crisi del ministero degli Esteri ha rintracciato tutti gli italiani che erano nella zona del sisma. Tranne uno. Si sta cercando ancora un nostro connazionale, in Turchia per ragioni di lavoro. La Farnesina,fino ad ora,non è riuscita ad entrare in contatto con lui.” ha scritto questa mattina su Twitter il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Pubblicato

1 mese fa

7 Febbraio 2023

Redazione Trento

Nella notte del 6 febbraio 2023 si è scatenata l’Apocalisse in Turchia e Siria. (QUI link articolo)

I dati e le notizie, in continuo aggiornamento, vanno a creare un quadro terribile: nella mattinata di oggi – martedì 7 febbraio – i numeri parlano di oltre 4.890 morti, quasi 5000, mentre fino a ieri sera i feriti erano oltre 13.000 nella sola Turchia. Secondo gli esperti dell’USGS (istituto geofisico statunitense) i numeri potrebbero salire a 10.000 morti, mentre per l’OMS ci potrebbero essere fino a otto volte più vittime rispetto a quelle contate fino ad ora.

Un bilancio drammatico quello che il sisma (1000 volte più forte di quello di Amatrice) si è lasciato alle spalle: secondo Erdogan si tratta del più grande disastro registrato dal 1939.

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Alle 4:17 il sisma di magnitudo 7.9 (epicentro nella città meridionale di Kahramanmaras) e alle 13:24 la scossa di 7.5 (a 4 km a sud-est di Ekinozu) (secondo quanto riportato dai dati dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) anticipate e seguite entrambe da altre scosse (oltre 120) di assestamento ma comunque forti, che hanno causato il crollo di numerosi edifici danneggiati dalle due più forti.

Nel mentre, si cerca un italiano: “L’Unità di Crisi del ministero degli Esteri ha rintracciato tutti gli italiani che erano nella zona del sisma. Tranne uno. Si sta cercando ancora un nostro connazionale, in Turchia per ragioni di lavoro. La Farnesina,fino ad ora,non è riuscita ad entrare in contatto con lui.” ha scritto questa mattina su Twitter il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha proclamato 7 giorni di lutto nazionale. Tutte le scuole rimarranno chiuse per una settimana e tutte le attività sportive sono sospese. Il terremoto, registrato dai sismografi di tutto il mondo (Siria, Libano, Grecia, Israele, Cipro, fino alla Groenlandia), ha distrutto solo in Turchia oltre 2.800 edifici.

Anche in Siria la situazione è critica: colpita Aleppo, città martire della guerra civile. Rasi al suolo i campi profughi al confine con la Turchia, dove almeno tre milioni di sfollati avevano già bisogno di tutto.

La devastazione rimbalza in rete con i video di edifici che dopo le scosse collassano e si accartocciano su se stessi. Sbriciolato anche il castello di Gaziantep, patrimonio Unesco.

Ad Adana, nel sud della Turchia a un centinaio di chilometri dall’epicentro, il sindaco ha annunciato anche il crollo di due palazzi di 14 e 17 piani. Piangono i soccorritori quando estraggono una bimba e un maschietto vivi e illesi dalle macerie di un palazzo.