Val di Non – Sole – Paganella
A Molveno inaugurata la nuova “Skiarea Pradel”, Zeni: «Un sogno diventato realtà»

“Un sogno, diventato realtà”. Con queste parole Silvio Zeni, presidente delle Funivie Molveno-Pradel, ha aperto la cerimonia d’inaugurazione della nuova “Skiarea Pradel”, alla quale hanno partecipato numerose autorità, tra le quali, in rappresentanza della Provincia autonoma di Trento, il Vicepresidente e assessore all’ambiente e all’urbanistica, Mario Tonina e l’assessore al Turismo, Roberto Failoni.
Insieme a Silvio Zeni, a fare gli onori di casa il sindaco di Molveno, Matteo Sartori e un saluto da parte delle istituzioni è stato portato anche dall’assessore regionale Lorenzo Ossanna, dei consiglieri provinciali Michele Dallapiccola e Denis Paoli e dal presidente della Comunità della Paganella, Arduino Zeni.
La nuova Skiarea Pradel, che si presenta come un’offerta complementare al comprensorio sciistico della Paganella, si rivolge soprattutto alle famiglie, offrendo in un ambiente unico, al cospetto delle Dolomiti di Brenta, due moderne e affascinanti piste per slittini, rispettivamente, il tracciato “Scoiattolo” (lungo 1,5 km) e la pista “Bambi” (lunga 2,5 km, con arrivo fino a Pian dei Sarnacli, ad Andalo, dove è disponibile un servizio navetta per il ritorno).
Oltre a questi due veri e propri “fiori all’occhiello”, la nuova skiarea si caratterizza per la pista azzurra di sci “Pradel”, al termine della quale è stata realizzata un’area di circa 5.000 metri quadrati con un campo scuola sci e un fun park.
«Dopo i fasti degli anni ‘80 del secolo scorso – ha evidenziato il presidente delle Funivie Molveno-Pradel – oggi anche Molveno può ripresentare una skiarea: fino a quegli anni si veniva a sciare in Pradel regolarmente e potere ripetere tutto questo è davvero un sogno per tutti noi».
Un sogno di un’intera comunità, per il quale lo stesso presidente delle Funivie ha rivolto un sentito e lungo ringraziamento a tutti coloro che hanno consentito di poterlo realizzare, dal suo predecessore, Fabio Bonetti, ai progettisti e alle imprese che hanno eseguito i lavori, al personale della funivia e soprattutto alle istituzioni che hanno creduto nell’iniziativa, a cominciare dal Comune di Molveno e dalla Provincia autonoma di Trento.
L’assessore Failoni, in questo senso, ha evidenziato come la nuova skiarea di Molveno Pradel rappresenti un esempio virtuoso di come una comunità se crede in progetto possa realizzarlo, grazie all’impegno e al contributo di tutti, in un’ottica di sistema nell’ambito del proprio comprensorio turistico Dolomiti Paganella.
Il vicepresidente Tonina, anche nella sua qualità di assessore all’ambiente, ha messo particolarmente in risalto come questo progetto sia stato portato avanti in una logica di sostenibilità, valorizzando i grandi “tesori” naturalistici di cui gode Molveno: le Dolomiti di Brenta e l’omonimo lago. Tesori, così come tutta la montagna che, di fronte ai cambiamenti climatici in atto, acquistano ancora maggiore valore.
L’ingresso della Skiarea Pradel nell’offerta turistica invernale della destinazione Dolomiti Paganella è il risultato di un progetto di riqualificazione durato, tra iter progettuali e autorizzativi, quasi dieci anni. Realizzata in un’ottica di sostenibilità, con una logica finalizzata ad un’offerta turistica che punta sulla qualità e non sulla quantità, si rivolge soprattutto alle famiglie, in particolare ai più piccoli, ma anche ai meno esperti, in un ambiente ovattato, tranquillo, con panorami unici sulle Dolomiti di Brenta.
Dotata d’innevamento programmato grazie a un bacino artificiale che svolgerà anche un’importante funzione di richiamo turistico estivo, il periodo di apertura della skiarea sarà da dicembre a marzo. Nello stesso periodo saranno aperti anche i rifugi e i locali di ristorazione e all’arrivo della cabinovia “Panoramica” i servizi di noleggio sci e slittini e di una scuola di sci.
«Grazie all’innevamento programmato – ha aggiunto Silvio Zeni – il nostro obiettivo è fare tornare Pradel una delle aree invernali preferenziali, contribuendo così ad aiutare la ripresa del comparto economico locale, affinché si ottengano in questo periodo dell’anno gli stessi successi importanti che ormai si registrano non solo in estate, ma anche in primavera e autunno».
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