Trento

Razzismo: Ivan Cristoforetti assolto «Perchè il fatto non sussiste»

Pubblicato

2 mesi fa

27 Gennaio 2023

Ivan Cristoforetti, ex capo di gabinetto dell’assessore provinciale Achille Spinelli, è stato assolto con formula piena, «perché il fatto non sussiste» dalle accuse di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale.

Cristoforetti che per l’accusa era stato costretto a dimettersi da capo di gabinetto, era stato denunciato dal movimento politico Futura che aveva ritenuto alcune sue parole scritte sul social razziste e sessiste.

IIl bersaglio di Cristoforetti erano state Mara Carfagna e Cécile Kyenge. Il polverone si era alzato però per le parole diffuse contro Cécile Kyenge, esponente del PD, allora ministro dell’integrazione del governo Letta.

Ivan Cristoforetti aveva esternato critiche contro i musulmani, alcuni giornalisti, persone di colore, gay, esponenti del Pd e sindacati. In particolare sulla sinistra trentina sconfitta nel 2018 aveva scritto che “Questi ne hanno fatte di ogni. Era tutto un ‘negro’ è bello, accoglienza e minchiate”.

Tutta la sinistra insieme ai sindacati chiesero le dimissioni di Cristoforetti mettendo alla gogna in ogni modo il capo gabinetto. Ora arriva l’assoluzione piena dove il giudice Monica Izzo spiega che sare del “negro” non è reato penale e che le considerazioni dell’ex capo di gabinetto sono catalogate nella critica sociale e politica.

Le frasi imputate razziste dalla sinistra erano state due in particolare: «Tedeschi di cermania faren cosen bellen e tenerem puliten parchen e straden. No negren in giren. Tuti in italien». E sempre riferito all’allora ministro Cécile Kyenge: «Per tre tortellini uno al cacao».