Dimissioni improvvise: come affrontarle con il supporto di un Head Hunter

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I motivi per cui un dipendente sceglie di lasciare la propria azienda sono innumerevoli. La scelta può essere determinata dal desiderio di intraprendere un nuovo percorso di carriera, motivi personali come ad esempio un trasferimento, motivi economici, problemi all’interno del proprio team di lavoro ecc.

Quello che è certo è che le dimissioni improvvise rappresentano una vera e propria sfida per le aziende, soprattutto quando si tratta di una figura chiave. Non solo possono causare un vuoto all’interno dell’organizzazione, ma anche rallentare i progetti e influire negativamente sulla produttività.

Per gestire al meglio questa situazione, le aziende possono fare affidamento sull’aiuto di un head hunter che può supportare il reparto HR trovando rapidamente un sostituto adeguato per il dipendente che ha lasciato l’azienda.

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Tuttavia, il primo passo per affrontare questa situazione è in mano all’HR che ha il compito di individuare i reali motivi delle dimissioni, in modo da intervenire su eventuali problemi prevenendo situazioni simili in futuro.

Ad esempio, se le dimissioni sono state causate da problemi di gestione, è importante individuare velocemente eventuali carenze nel processo e implementare cambiamenti per migliorare la situazione. Questo avrà degli effetti positivi non solo sui nuovi assunti, ma servirà anche per abbassare il turnover.

Successivamente è importante effettuare un’analisi delle competenze e delle responsabilità della figura che ha lasciato l’azienda. In questo modo, è possibile identificare le caratteristiche che deve avere il candidato ideale e avviare la ricerca del profilo giusto.

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In questa fase l’HR avrà al suo fianco l’head hunter che lo guiderà nell’oceano delle competenze tecniche, definendo a quattro mani i requisiti del talento da ricercare e le caratteristiche dell’ambiente in cui verrà inserito.

A questo punto avrà inizio il processo di ricerca e selezione che il reparto Risorse Umane vorrà vedere concluso nel più breve tempo possibile in modo da coprire al più presto il posto vacante. Reverse, società che si occupa di head hunting, ha implementato un processo per cui, dopo solo dieci giorni dall’inizio del mandato, all’HR viene proposta la prima rosa di candidati, già colloquiati e selezionati in base ai criteri stabiliti in fase di profiling.

Dopo aver valutato i profili, l’HR può decidere di proseguire con il colloquio tecnico per testare le hard skill del candidato. Seguirà la fase di mediazione in cui l’head hunter si vestirà da mediatore e metterà in campo tutte le sue capacità comunicative per far dialogare azienda e candidato al fine di trovare un punto di incontro.

Le dimissioni improvvise possono rappresentare una vera e propria sfida per le aziende, ma con il supporto di un head hunter è possibile gestirle al meglio.