Arte e Cultura
Firmato un accordo fra Fondazione Museo storico e METS-Museo etnografico trentino San Michele

“Fare rete e creare relazioni fra gli attori del mondo della cultura. In questa direzione – ha sottolineato l’assessore alla cultura Mirko Bisesti (qui l’intervista) – va l’accordo di cooperazione, sancito oggi da un’intesa formale tra la Fondazione Museo storico e il METS-Museo etnografico trentino San Michele.
Uniamo in questo modo le forze, le competenze con il fine ultimo di aprire un percorso di crescita collettivo a beneficio di tutto il territorio trentino. Siamo certi che il fare squadra porterà a grandi risultati per il futuro”.
L’accordo di collaborazione scientifica e culturale favorisce percorsi di cooperazione reciproca su tematiche dedicate alla storia e alle tradizioni del Trentino e del Tirolo storico: temi propri delle competenze e funzioni istituzionali dei due musei.
Intervenendo all’incontro il presidente della Fondazione Museo storico del Trentino Giorgio Postal ha sottolineato “il museo è un’istituzione permanente senza scopo di lucro e al servizio della società, che effettua ricerche, colleziona, conserva, interpreta ed espone il patrimonio materiale e immateriale.
Aperti al pubblico, accessibili e inclusivi, i musei promuovono la diversità e la sostenibilità. Questa è la nuova straordinaria definizione di Museo secondo l’Icom. Credo che i due musei di cui parliamo oggi si collochino esattamente all’interno di essa. Considero l’accordo che firmiamo di grandissimo valore, è un passo in più in una logica del fare rete“. Qui l’intervista.
Il presidente del METS-Museo etnografico trentino San Michele Ezio Amistadi ha evidenziato come “il METS vuole essere la ‘Casa dei trentini’, una casa di vetro in cui le persone possono vedere ciò che accade all’interno e riconoscersi. Credo che l’unione con la Fondazione Museo storico del Trentino che firmiamo oggi sia una pietra miliare in grado di fare molto bene a questo territorio, al Trentino”.
Il direttore della Fondazione Museo storico Giuseppe Ferrandi intervenendo dopo la firma ha detto “questo accordo ha un duplice valore: ci consente di affrontare tematiche trasversali e di mettere a fattore comune competenze presenti nei due Musei. Ci sono già in corso dei progetti interessanti e si potrebbe ancora ragionare su delle proposte comuni per il mondo della scuola e della formazione”.
“Questi risultati – ha affermato il direttore del METS Armando Tomasi – si ottengono solo se c’è la volontà di remare nella stessa direzione e in questo caso tale volontà c’è stata e grazie ad essa metteremo a terra ben tre progetti, che saranno l’inizio di una collaborazione più vasta”.
I progetti già in fase di realizzazione con, anche con la co-partecipazione di altri soggetti, sono tre:
- Un convegno articolato in tre giornate di studio sul tema della storia dei paesaggi minerari in una terra di confine – il Trentino, il Tirolo storico e l’Arco Alpino – aperte a un confronto con la storia di altre realtà minerarie a Nord e a Sud delle Alpi. Il convegno è promosso in collaborazione con il MUSE, la Scuola per il governo del territorio e del paesaggio – STEP – e l’Ecomuseo Argentario
- Un progetto dedicato alla “filiera corta del pane Trentino” (in collaborazione con STEP), partendo da un caso di studio di una valle trentina e da un lavoro per immagini svolto da un fotografo. Il tema, con particolare attenzione alla cultura materiale, rientra nella più ampia riflessione sul rapporto tra cibo e paesaggio, nel presente e nel passato, sulla sostenibilità economica delle pratiche agricole in relazione alle necessità di governo del territorio e del paesaggio.
- Un percorso dedicato al “mondo Alpino” e al “rapporto uomo/natura” realizzato in collaborazione con il Trento Film Festival, con particolare attenzione alla storia delle comunità e delle popolazioni delle Alpi, alla storia dell’alpinismo, alla cinematografia alpina e alle sfide per uno sviluppo sostenibile nei territori di montagna. Senza dimenticare la crisi climatica e gli obiettivi dell’Agenda 2030
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