Politica
Manovra di Bilancio: le minoranze depositano circa 5.500 emendamenti

Scadeva lunedì a mezzogiorno il termine fissato dal regolamento del Consiglio per il deposito degli emendamenti ai disegni di legge che formano la manovra di bilancio della Provincia proposta dalla Giunta con il presidente Fugatti per il 2023 e il triennio 2023-2025 che l’aula del parlamento trentino inizierà ad esaminare a partire da martedì 13 dicembre fino al voto finale previsto nei primi giorni della settimana dopo (programma dei lavori allegato).
Gli emendamenti pervenuti e che gli uffici stanno provvedendo a protocollare uno per uno sono circa 5.500. L’esecutivo ha presentato 8 proposte emendative alla legge collegata (ddl 166) e 5 alla legge di stabilità (ddl 167) più una modifica alla tabella A di questa normativa.
Le proposte di modifica più numerose alla legge di stabilità e alla tabella A sono state presentate da Paolo Zanella di Futura (3.135 di cui 15 di merito), da Filippo Degasperi di Onda (circa 1.400, e 8 di merito 4 delle quali saranno presentati in aula), mentre 1.250, di cui 5 di merito, sono di Lucia Coppola (Misto-Europa Verde).
Gli emendamenti della Giunta – Le modifiche proposte dalla Giunta riguardano interventi sulla sanità con l’adozione del piano triennale dei fabbisogni di personale, piano che sarà possibile aggiornare annualmente, ma anche misure relative al personale scolastico, ai camping, allo sport, alla gestione dei beni demaniali e patrimoniali, ai prezzi per i lavori pubblici, alle attrezzature per l’efficientamento energetico degli edifici.
Gli emendamenti alla legge di stabilità prevedono una spesa di 1,25 milioni di euro per il personale del corpo forestale provinciale e del corpo permanente dei vigili del fuoco, 250 mila euro per la missione 9 (sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente) e 1 milione di euro nell’ambito della missione 11 (soccorso civile) programma 1 (sistema di protezione civile).
Ancora, le modifiche al ddl 167 autorizzano sul bilancio 2023 “a completamento degli oneri della contrattazione collettiva provinciale dell’area della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria dell’Apss”, “per le finalità di armonizzazione con la contrattazione collettiva nazionale vigente, la spesa una tantum di 2 milioni di euro e una spesa di 1.400.000 euro annui a regime a decorrere dal 2019, da riconoscere secondo direttive impartite dalla Giunta all’Agenzia provinciale per la rappresentanza negoziale”.
Per questo è autorizzata con la tabella A una spesa di 9 milioni di euro per il 2023 e di 1.400.000 euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025 nell’ambito della missione 13 (tutela della salute), programma 1 (servizio sanitario regionale, finanziamento ordinario corrente per la garanzia dei Lea). Con un altro emendamento alla legge di stabilità la Giunta autorizza una spesa di 125.000 euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025 affinché la cassa antincendi possa riconoscere ai vigili del fuoco volontari il rimborso delle spese sostenute per il conseguimento della patente di guida civile se questa è convertita in patente di servizio (sarà una delibera a precisare i limiti, i casi, le condizioni e le modalità per il rimborso).
Vanessa Masè e Fratelli d’Italia sono gli unici che hanno presentato degli emendamenti fra i banchi della maggioranza
Tre gli emendamenti depositati da Vanessa Masè (La Civica). Il primo propone di permettere ai comuni di abbuonare o ridurre l’Imis per gli immobili commerciali dati in locazione, così da incentivare i proprietari a non lasciare vuoti i locali. La seconda proposta di modifica di Masè chiede di incrementare i fondi per la valorizzazione di beni di interesse storico e in particolare per il patrimonio popolare. Il terzo emendamento punta a dare ai comuni la possibilità di assumere a tempo indeterminato il personale ausiliario di scuole di infanzia e nidi, per permettere in prospettiva il passaggio di questo personale alla Provincia.
I consiglieri di FdI hanno presentato 8 emendamenti. Tra questi uno riguarda la scuola e propone di introdurre anche in provincia di Trento la card per la formazione prevista a livello nazionale. Un altro emendamento riguarda i mercatali, per esentare anche nel 2023 dal pagamento del canone come già lo scorso anno a sostegno di alcune categorie di commercianti particolarmente colpite dalla crisi. Una terza proposta di modifica rilancia una parte dell’emendamento respinto in commissione sul Corecom, nel punto in cui si propone di ampliare le competenze del Comitato per le comunicazioni.
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