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La logistica in Alta Valsugana nel periodo della Grande Guerra, la conferenza con gli storici Davide Allegri e Andrea Casna

“Un breve ciclo di conferenze a tema storico con relatori di alto livello e argomenti di sicuro interesse”, così sono stati presentati da Fulvio Alberini, presidente del Museo della Grande Guerra di Borgo Valsugana, i tre incontri che hanno preso il via venerdì 11 novembre con Luca Girotto, Leonardo Malatesta e Franco Salin, autori del volume “Campomolon 1912-1916 Morte d’una fortezza mai nata”.
Nella seconda conferenza gli storici Davide Allegri e Andrea Casna hanno dato risalto all’interessante pubblicazione dal titolo “Preparare la guerra” Logistica e militarizzazione del territorio in Alta Valsugana (ed. Curcu Genovese 2018) coordinata dal prof. Gustavo Corni; un argomento ancora poco conosciuto, ovvero come si organizza uno Stato per affrontare una guerra di posizione.
A 25 anni dalla fondazione dell’Associazione storico culturale della Valsugana orientale e Tesino e 20 anni dall’apertura della Mostra Permanente di Borgo Valsugana in collaborazione con la Biblioteca locale, un bel segnale di ripresa all’insegna della Storia declinata in ogni suo aspetto.
Prossimo tema venerdì 2 dicembre: “Foibe una storia da conoscere” con Guido Aviani.
Curioso e originale l’approccio dei ricercatori nell’approfondire la logistica militare, come non era mai stato fatto prima, uno studio corredato da foto, documenti e video inediti anche del periodo pre-bellico, quando segretamente si cominciava a pianificare e fortificare le zone di confine, in previsione dell’inizio delle operazioni militari.
Anche il territorio ha subito una inevitabile trasformazione per la presenza di migliaia di soldati e la costruzione di infrastrutture militari, come mulattiere, strade, ferrovie, teleferiche e piccoli aeroporti.
Iniziamo dalla pagina Facebook “La Grande Guerra in cinque passi” curata dagli storici Davide Allegri, Andrea Casna e Luigi Carretta; percorso didattico e di approfondimento, luogo di dibattito per scoprire dettagli e curiosità sul primo conflitto con un focus sul territorio della Valsugana.
Aperta al pubblico da sei anni, la pagina vanta oltre 8.000 followers, un modo per creare relazioni interessanti e veicolare contenuti, foto, video e audio, utile anche per ricevere feedback di persone che danno insegnamenti e rappresenta un primo passo verso la nuova frontiera del digitale, che ha cambiato il mestiere dello storico.
Una ricerca estremamente efficace tramite banche dati online e siti non più specialistici, che Davide Allegri illustra con alcuni esempi.
Il database istituito a Londra Imperial War Museums – IWM con 11milioni di schede nasce il 5 marzo 1917 quando il War Cabinet approva una proposta del deputato Sir Alfred Mond per la creazione di un museo nazionale della guerra e registrare gli eventi ancora in corso durante la Grande Guerra.
IWM raccoglie oggetti e storie che danno un’idea delle esperienze di guerra delle persone civili e militari – dalla prima guerra mondiale ai giorni nostri – portandole al pubblico di oggi nel modo più potente possibile. Con lo scopo di far comprendere a tutti anche la guerra contemporanea e il suo impatto sugli individui e la società.
Il sito Österreichische Nationalbibliothek – ÖNB possiede una vasta raccolta di fotografie dedicate al fronte italiano in Valsugana, anche se il database è meno efficace rispetto a quello inglese.
E’ da qui che i due storici Allegri e Casna sono partiti per elaborare la ricerca sulla logistica della Grande Guerra contenuta nel libro “Preparare la guerra” con prefazione del prof. Gustavo Corni.
Come si sono potuti mantenere in alta quota e per così lungo tempo i soldati?
“Per nutrire, alloggiare, curare, rifornire di tutto ciò di cui necessitavano questi enormi eserciti occorrevano sistemi logistici molto sofisticati.
Pensiamo soprattutto al fronte degli Altipiani, fra Trentino e Veneto, ai cui piedi si snodavano appunto la Valsugana e Caldonazzo. Qui i sistemi logistici – dalle strade alle teleferiche ai magazzini di media e alta quota – assumevano una rilevanza se possibile ancora maggiore. Portare rifornimenti in quota, magari in inverno con temperature molto basse e neve abbondante, diventava questione di vita o di morte, e aveva comunque riflessi incisivi nell’esito delle operazioni militari”, così scrive il prof. Corni.
Francesco Frizzera, direttore del Museo storico italiano della guerra di Rovereto, ha dedicato un capitolo al sistema dei trasporti militari dal 1848 alla Grande Guerra, in particolare l’uso delle teleferiche che insieme alle ferrovie costituiva “un sistema integrato” funzionante 22 ore al giorno. Nel capitolo successivo Casna e Frizzera hanno approfondito il tema del trasporto su fune.
Altro strumento è Google Books – Issuu con sede a Palo Alto (California) e uffici a Copenaghen, Berlino e Braga. Issuu offre a chiunque la possibilità di caricare e distribuire le proprie pubblicazioni in tutto il mondo. La trasformazione dei contenuti e la pubblicazione digitale avvengono in pochi minuti. Giornalmente più di 300.000 pagine di contenuti vengono caricate su Issuu, consentendo ai lettori di scoprire e interagire con riviste, libri e cataloghi.
Qui si può trovare per esempio il volume con cartografia “L’esercito italiano nella Grande Guerra (1915-1918)”.
Library of Congress è la libreria più grande del mondo, con milioni di libri, film e video, registrazioni audio, fotografie, giornali, mappe e manoscritti nelle sue collezioni. La Biblioteca è il principale braccio di ricerca del Congresso degli Stati Uniti.
Esistono quindi numerose iniziative digitali nel mondo, mentre in Italia l’Archivio di Stato ha modalità e costi diversi a seconda delle località.
Il Portale European Film Gateway permette un rapido e facile accesso a centinaia di migliaia di documenti relativi alla storia del cinema, preservati da archivi e cineteche europei: fotografie, poster, programmi, periodici, documenti di censura, film rari di finzione e documentari, cinegiornali e molti materiali ancora. EFG si rivolge non solo ai ricercatori appartenenti alla comunità scientifica, ma anche a tutto il pubblico interessato.
Un altro ambito di ricerca riguarda la fotografia aerea che nel corso della Grande Guerra ha avuto un’evoluzione molto veloce, bombardamento e fotografia avvenivano simultaneamente. Tramite voli di ricognizione e tecnologia avanzata, si aggiornavano ogni settimana mappe e linee del fronte.
Andrea Casna nel capitolo “La guerra di carta. Il fronte della Valsugana visto dal nemico” affronta il tema dello spionaggio in Valsugana, una guerra di posizione comportava la conoscenza dettagliata del territorio che si avvaleva di un servizio di spionaggio e informazioni ottenute dai disertori o prigionieri di guerra.
Tra i personaggi e studiosi dell’epoca spicca il geologo Giovanni Battista Trener che si occupò anche di cartografia di guerra. Nel 1922 fondò il Museo tridentino di Scienze naturali, la principale struttura museale naturalistica di Trento sino all’inaugurazione del MUSE, avvenuta nel 2013, accolta nella sede storica di palazzo Sardagna in via Calepina. In memoria di Trener è stata dedicata una via a Trento nord e la Grotta del Calgeron.
L’archivio online Novecento Trentino – progetto della Fondazione Museo storico del Trentino – mette a disposizione del pubblico uno strumento agile di indagine per conoscere le vicende e i grandi eventi locali del ‘900.
Per la ricerca dei caduti della Valsugana orientale e Tesino nella prima guerra mondiale, risulta di facile consultazione il sito VALSUGANA14-18.IT, completo di informazioni e fotografie.
Nato come fototeca di catalogazione, l’Archivio fotografico storico provinciale, in capo alla Soprintendenza per i beni culturali, si è arricchito negli anni con l’acquisizione di importanti collezioni che attraversano l’intera storia della fotografia trentina. Alla possibilità di consultazione in sede oggi si affiancano iniziative di studio e valorizzazione.
Casna pone l’accento sull’uso costruttivo dei social media nella pagina Fb “La Grande Guerra in cinque passi” che coinvolge un pubblico sempre più vasto, non solo una élite.
Giovani appassionati di storia senza particolare formazione possono trovare informazioni utili e creare un dibattito aperto.
Tramite la navigazione nei vari archivi online diventa ancora più interessante studiare la Storia, magari scoprendo documenti, fotografie e video inediti sulla Grande Guerra che riguardano il proprio territorio.
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