Trento
Caro bollette, bonus 180 euro: niente Isee o Icef, solo un limite al reddito

Nel tardo pomeriggio di ieri il Consiglio provinciale ha concluso la discussione sul ddl 161 (caro bollette – aiuti famiglie) proposto dalla Giunta con l’assessore Achille Spinelli approvando il provvedimento con 20 voti a favore, 4 contrari e 7 di astensione.
Un disegno di legge che ha cercato di eludere la burocrazia qundi senza la pretesa della certificazione Icef o l’Isee
L’assessore Spinelli ha ricordato anche i presunti 40 milioni che mancherebbero in questo ddl a favore delle famiglie e del sociale invitando a rileggere il provvedimento che prevede nella missione 12 i più 40 milioni di euro a favore delle famiglie.
Inoltre i 40 milioni sono già stati autorizzati con l’assestamento di bilancio in luglio. La Provincia gestirà con queste risorse il bonus bollette a favore delle famiglie.
«Ringraziamo l’economia che ha portato altri 80 milioni di euro nelle casse della Provincia – ha detto anche Spinelli – queste risorse infatti non sono affatto sparite».
L’assessore ha poi replicato alla critica riguardante la mancanza di equità affermando che l’ottimo è il nemico del buono e il meglio è nemico del bene. «Questa misura è rapida ed efficace – ha ribadito ancora – e la Giunta introdurrà un limite di reddito considera questa decisione un elemento di equità».
Quanto alla proposta di utilizzare l’Icef o l’Isee, Spinelli ha ricordato ed elencato tutti i passaggi della complicata, lunga e lenta procedura prevista dalla normativa sull’Isee per poter documentare la propria situazione reddituale e patrimoniale. «Si tratta di una lista infinita e per l’urgenza non possiamo permettere a 240mila nuclei familiari di passare attraverso il Caf a presentare tutta questa documentazione quando la maggior parte non l’ha mai fatto. Per la rapidità la macchina pubblica è il sistema più imperfetto per accedere ad aiuti specialmente per chi non ha mai utilizzato questo percorso. Si tratta di una macchina inadatta a situazioni di emergenza e urgenza di questo tipo» – ha concluso Spinelli
Alessandro Olivi (Pd) ha osservato che in questo ddl non si trovano misure straordinarie di sostegno per le famiglie. L’articolo 1, infatti, altro non è che l’introduzione di uno strumento per disciplinare misure di sostegno per le famiglie in via amministrativa che già dovevano avere una misura di sostegno finanziaria di 40 milioni di euro nel fondo straordinario. Rispetto agli 80 milioni che entrano in gioco, insomma, non si capisce dove sono le nuove risorse a sostegno delle famiglie. Si tratta di una fetta importante di sostegno agli imprenditori. .
Per Alex Marini invece sono mancati il confronto e l’utilizzo di strumenti innovativi, mentre per Ossanna serve una verifica per individuare e aiutare chi ha più bisogno.
Per il consigliere del PD Manica Icef o Isee sarebbero state soluzioni più eque, mentre Paolo Zanella (Futura) ha motivato la sua firma sull’odg per i criteri equitativi che propone e ha tacciato l’assessore Spinelli di “arroganza istituzionale” per non avergli negato chiarimenti circa l’utilizzo delle risorse stanziate e degli investimenti in conto capitale 2022-2023.
Ugo Rossi (Misto-Azione) ha osservato che mentre ieri pareva che questi aiuti sarebbero stati erogati a tutti prescindendo da limiti di reddito e patrimonio, la Giunta oggi ha dichiarato l’intenzione di introdurre una soglia. E questo è un atto migliorativo. Quanto alla lentezza e difficoltà della documentazione richiesta per l’Isee, Rossi ha osservato che allora era meglio intervenire per ridurre questo problema. Se c’è una coda da fare per ottenere un aiuto, allora di riduca la coda.
Filippo Degasperi (Onda) ha chiesto come mai in quattro anni non si stato semplificato il meccanismo per ottenere l’Icef. Il motivo per cui esiste la burocrazia è per evitare di concedere aiuti pubblici a chi non ne ha bisogno. Ecco perché piuttosto che dare soldi a tutti andava modificato il sistema dell’Icef se non è all’altezza delle esigenze sociali. I tempi c’erano: bastava per questo prevedere un’autocertificazione piuttosto che il nulla.
Luca Guglielmi (Fassa) ha difeso l’assessore Spinelli che a suo avviso aveva semplicemente segnalato che 230.000 nuclei familiari di dotarsi di questo strumento avrebbe impedito l’erogazione tempestiva di queste risorse.
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