Trento
Luisa Zappini condannata a pagare 171 mila euro per danno erariale

La Sezione Giurisdizionale della Corte dei conti con sentenza n. 79/2022 del 14 ottobre scorso (Presidente e relatore dott.ssa Chiara Bersani, componenti del Collegio i Consiglieri Robert Schülmers Von Pernwerth e Massimo Agliocchi), accogliendo la domanda del pubblico ministero Dott. Roberto Angioni, ha condannato la dott.ssa Luisa Zappini, al tempo dei fatti Responsabile della Centrale Unica d’emergenza in seno alla Provincia Autonoma di Trento, al risarcimento di complessivi euro 170.791,61 in favore della Provincia Autonoma di Trento per il danno erariale cagionato in conseguenza di false dichiarazioni e attestazioni della presenza in servizio in considerazione delle quali ha lucrato indebita retribuzione ed altri vantaggi patrimoniali connessi al servizio, oltre che per il danno all’immagine derivato dalla diffusione mediatica dei fatti penalmente rilevanti già a suo tempo accertati dal Tribunale di Trento a carico della medesima dott.ssa Zappini.
La Sezione ha accolto la ricostruzione della Procura regionale che si è avvalsa delle puntuali indagini esperite della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza di Trento. Diverse le voci di danno contestate dalla Procura della Corte dei conti di Trento alla dott.ssa Zappini e la cui sussistenza è stata accertata dalla Sezione Giurisdizionale: In primis l’indebita percezione di retribuzione in ore di assenza dal servizio e per permessi retribuiti ai sensi della legge n. 104/1992 negli anni 2015, 2016,2017 per complessivi 95.218,11.
Poi l’indebita percezione di retribuzione accessoria anni 2015 e 2016 per complessivi euro 15.851,00 e dei rimborsi di vario genere e natura, nelle medesime annualità, per complessivi euro 5.579,00.
Il danno all’immagine derivante dalla diffusione mediatica dei fatti di reato oggetto di precedenti sentenze di patteggiamento per complessivi è stato quantificato in 81.143,50 euro.
Il danno di immagine per la provincia di Trento è derivato da diverse condotte di abuso d’ufficio tentato in concorso con privati al fine di favorirli nell’ambito della procedura concorsuale indetta per l’assunzione di un funzionario presso la Provincia; per diverse condotte di peculato per l’utilizzo della macchina di servizio per aver lucrato con l’utilizzo della macchina di servizio pedaggi e carburante e per aver lucrato con l’illecito utilizzo della macchina di servizio i relativi costi di gestione, posti a carico della PAT per i relativi viaggi ed infine per condotte di assenteismo fraudolento.
Dal conteggio complessivo è stato scomputato l’importo di euro 27.000,00 già risarcito dalla Zappini in sede penale.
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