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Terragnolo e il gran «pasticcio» della stalla

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A Terragnolo Valentina Gelmi, consigliere comunale di minoranza eletta con la lista “SiAMO TERRAGNOLO” denuncia la continua mancanza dei documenti che vengono posti in votazione nel consiglio comunale ed ora anche la deroga volumetrica per la costruzione di una stalla che il Comune di Terragnolo vuole derogare dai massimi 2000 mc consentiti dal Prg a 4500 mc ben sapendo che la deroga può essere data solo per pubblico interesse, che pare in questo caso essere difficile da trovare.

Alla fine la deroga si è rivelata un gran pasticcio che Valentina Gelmi per dovere civico ha deciso di denunciare. La seduta del consiglio comunale di Terragnolo interessata è quella convocata d’urgenza dal sindaco e svoltasi lunedì 26 settembre per trattare il primo punto all’ordine del giorno: l’approvazione del permesso di costruire una stalla nella frazione Geroli in deroga al piano regolatore generale (prg).

Tre i motivi del pasticcio che la consigliera di minoranza riassume. Primo: del progetto di stalla in questione i consiglieri comunali chiamati ad autorizzarne con il voto la realizzazione non sapevano assolutamente nulla, non avendo potuto visionare la relativa documentazione. Ciò anche se le norme (oltreché il buon senso) dicono che per valutare e deliberare in merito a un progetto i pubblici amministratori hanno la necessità e il diritto di conoscerne il contenuto.

Il che si verifica, ovviamente, solo se documenti da discutere e oggetto della convocazione vengono loro inviati o resi accessibili nel sito istituzionale (esiste a questo scopo un’apposita sezione riservata ai consiglieri). Come il sindaco possa pensare di poter chiamare i consiglieri a decidere su un progetto, tanto più se delicato come questo perché in deroga al prg, senza aver potuto prenderne prima minimamente visione, è un mistero di fronte al quale si resta basiti.

Secondo: in base al Prg il volume massimo che è possibile autorizzare per una costruzione è di 2.000 metri cubi, mentre il progetto presentato ai consiglieri comunali in questa seduta prevede una stalla di 4.545 metri cubi. Più del doppio del volume consentito. Ora, una deroga al prg si concede a due condizioni: che lo sforamento della soglia massima sia limitato a qualche metro o decina di metri cubi, e che vi sia un pubblico interesse.

In questo caso la costruzione della stalla interessa esclusivamente un privato e lo scostamento dal limite consentito è tale che potrebbe ottenere un’autorizzazione solo dopo l’introduzione e l’approvazione di una Variante al Prg (che alzasse l’asticella del volume). L’irricevibilità del progetto di cui si voleva seduta stante l’approvazione, era tale che né i consiglieri di maggioranza né il tecnico autore del documento e chiamato a presentarne le caratteristiche hanno saputo fornire una spiegazione plausibile della deroga richiesta.

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Terza ragione del gran pasticcio: di fronte a queste evidenti forzature le minoranze hanno chiesto di riconvocare in altra data il consiglio per dare a tutti (anche ai colleghi di maggioranza) la possibilità di approfondire meglio l’argomento e di valutare nel merito il progetto con la relativa documentazione, per poi discuterne e decidere con cognizione di causa.

Il sindaco ha però insistito per il voto subito, spiegando per la prima volta ai consiglieri che il progetto di stalla avrebbe potuto beneficiare del finanziamento del fondo sociale europeo (settore rurale) solo se la delibera fosse stata approvata entro il 30 settembre. A quel punto il “no” al rinvio induceva me e il collega di minoranza Viglietti ad abbandonare per protesta la seduta lasciando a votare i rimanenti sette consiglieri di maggioranza.

Senonché nessuno di loro si è accorto che in quel momento è venuto a mancare il numero legale (regolamento e statuto impongono la presenza di almeno otto consiglieri, ma un componente di maggioranza era assente). A tutt’oggi dall’Amministrazione nulla è dato a sapere che l’atto non ha validità e che dovrà essere riportato al vaglio del consiglio comunale.

Così al pasticcio si è aggiunta la figuraccia andata in scena davanti a un gruppo di residenti dei Geroli, comprensibilmente preoccupati dopo aver saputo che il consiglio era stato convocato dal sindaco per autorizzare la costruzione di una stalla di elevate dimensioni nel territorio della loro frazione.

In conclusione, oltre a preannunciare che mi batterò con tutte le mie forze contro il tentativo di far nuovamente approvare dal consiglio una deroga al prg di questa portata a favore di un progetto fuori scala e ad alto impatto ambientale (pur non avendo io nulla contro una stalla se costruita nel rispetto delle regole), sottolineo la necessità che gli abitanti di Terragnolo (e non solo loro) siano messi al corrente di questo modo a dir poco sciatto e increscioso di interpretare il ruolo di sindaco e della sua conduzione lacunosa e irresponsabile dell’amministrazione comunale.

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