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Trento

Opere strategiche Trento: firmato il protocollo d’intesa tra Provincia e Comune

Nel documento il futuro della città di Trento

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Un protocollo d’intesa sulle strategie programmatiche 2022-2023 tra la Provincia autonoma di Trento e il Comune capoluogo, per promuovere i processi di innovazione e gli interventi di grande rilievo che nei prossimi anni avranno un impatto che andrà oltre i confini cittadini per coinvolgere l’intero ambito provinciale.

È il valore del documento siglato oggi a Palazzo Geremia dal presidente della Provincia Maurizio Fugatti e dal sindaco di Trento Franco Ianeselli, in cui si assumono gli impegni con le relative tempistiche per la collaborazione sui progetti strategici previsti.

Dalla mobilità che vede in primo il progetto integrato della circonvallazione ferroviaria, con la possibilità d’interramento del tratto cittadino della linea storica e la realizzazione di un sistema di collegamento rapido tra nord e sud (includendo l’hub di interscambio all’ex Sit e la costruzione della nuova stazione delle corriere), fino alla definizione del masterplan per dare veste coerente agli interventi che riguarderanno la localizzazione dell’ospedale, la nuova scuola di Medicina, il nuovo stadio, la valorizzazione del piazzale Sanseverino, l’ex Italcementi e le modalità di utilizzo dello spazio di San Vincenzo.

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In uno sguardo d’insieme che comprende la riqualificazione delle aree inquinate di Trento nord e il raccordo con il grande impianto per il Monte Bondone, una scommessa per ampliare l’offerta del capoluogo al centro tra le Dolomiti e i laghi.

Credo sia nota l’attenzione posta dall’esecutivo provinciale – afferma il presidente Fugatti – nel rapporto fra Piazza Dante e le varie amministrazioni comunali in una logica di equilibrio concreto e solidale fra il così detto centro e le aree più lontane e spesso svantaggiate. Un’attenzione che rientra all’interno di quella volontà di rendere davvero tutti i cittadini uguali, di fronte ad opportunità come pure responsabilità. Del resto è proprio questa la ricchezza del Trentino: il suo capitale umano e le sue tradizioni.

Oggi siamo qui, nel capoluogo, con questa stessa logica, convinti che tutto il nostro territorio fa parte di un sistema. Ecco allora che questo protocollo diventa un atto dall’alto valore strategico ma allo stesso tempo è strettamente operativo. La prova di come la nostra Autonomia sia capace di arricchirsi nel confronto tra le diverse istituzioni, condividendo i progetti per la crescita. Sono tante le sfide che la città di Trento e il Trentino hanno di fronte, così come le opportunità, anche in relazione al PNRR e a tutte le opere previste.

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È quindi fondamentale costruire con l’apporto di tutti i soggetti coinvolti, in primo luogo il Comune e quindi Università, A22, un quadro coerente per compiere le scelte migliori in una logica di sistema. Un territorio sempre più attrattivo e sostenibile, questo è infatti il nostro obiettivo comune, è capace di garantire gli investimenti su infrastrutture, servizi, capitale umano, salute e lavoro. Questa intesa permette di finalizzare la collaborazione e lavorare insieme per raggiungere i traguardi prefissati”. Qui l’intervista al Presidente Maurizio Fugatti.

Se guardiamo la città dall’alto è il messaggio del sindaco Franco Ianeselli -, vediamo che molti degli interventi oggetto di questo protocollo sono concentrati attorno al corso dell’Adige. Pensiamo alla funivia che dall’ex Sit raggiunge l’ex Italcementi, Sardagna e quindi Vaneze e Vason. Pensiamo al compendio ex Sit, destinato a diventare un Hub intermodale. Pensiamo ancora all’impegno a realizzare la passerella sul fiume, “porta” e collegamento fondamentale tra il centro e il nuovo quartiere all’ex Italcementi.

Sempre guardando Trento dall’alto, vediamo la riqualificazione dell’edificio ex Lettere al centro Santa Chiara: qui non si tratta solo di ricostruire un palazzo, ma di finanziare l’apertura di un polo della creatività e dell’innovazione, dove possano convivere industria culturale e start up. Spostandoci più a nord, ecco l’ex Atesina, da rigenerare e destinare a nuove funzioni, ecco il recupero ambientale delle aree inquinate, l’investimento sulle fognature. Tutti questi non sono segmenti separati, ma elementi di quel disegno complessivo che è rappresentato dal masterplan e da questo stesso protocollo.

Il buon esito di queste sfide è fondamentale sia per la crescita e la qualità della vita della città sia per il futuro dell’intero Trentino. Per questo non possiamo permetterci di sbagliare. Per questo è necessario che la programmazione di ogni singola iniziativa possa contare sulla collaborazione e sul sostegno in primis della Provincia autonoma e poi di tutti gli attori coinvolti, dall’Università all’Autostrada del Brennero”. Qui l’intervista al Sindaco Franco Ianeselli.

Ecco quindi capitolo per capitolo quali sono i contenuti e gli impegni del protocollo:

1) Sostenibilità, turismo e economia

Piano mobilità dell’asta dell’Adige
In armonia con il PUMS (Piano urbano della mobilità sostenibile) approvato dal Comune di Trento la Provincia si impegna ad approvare un primo stralcio del proprio piano della mobilità che individui le linee guida per il territorio dell’asta dell’Adige (entro aprile 2023). Entro il dicembre 2023 lo studio di fattibilità delle previsioni urbanistiche e infrastrutturali coordinato tra Comune, Provincia, A22, Università.

Hub di interscambio della mobilità nell’area ex Sit
Il protocollo scandisce le tempistiche che riguardano importanti progetti con riferimento al polo ex Sit: si va dalla definizione dei dettagli per l’avviso sulle proposte di finanza di progetto per la nuova funivia dalla città al Monte Bondone (agosto 2022) alla progettazione della nuova stazione delle autocorriere (dicembre 2023), includendo l’accordo di collaborazione sui piani dei lavori per l’ex Sit (ottobre 2022) e l’avvio della gara di progettazione e finanziamento della nuova passerella sull’Adige tra la destra del fiume e l’asse di via Verdi (a seguito della progettazione da parte del Comune).

Coerente con questo disegno l’accordo sottoscritto con RFI, in relazione alle Olimpiadi 2026, per l’adeguamento della stazione ferroviaria di Trento con 6 milioni di euro assegnati alla Provincia sui fondi olimpici in concorso con le risorse RFI per 9 milioni di euro, per il restyling dell’edificio e dell’areale con sosta e ricarica dei bus elettrici all’ex Dogana.

La circonvallazione ferroviaria e l’interramento nel tratto cittadino
Nella prospettiva dell’avvio dei cantieri per la realizzazione del bypass ferroviario utile al raddoppio della linea del Brennero sono in fase di definizione due protocolli da sottoscrivere tra Provincia, Comune e RFI.

  • Protocollo sull’istituzione dell’Osservatorio ambientale e per la sicurezza sul lavoro (settembre 2022)
  • Protocollo per l’impostazione del progetto di interramento nel tratto cittadino e dei progetti collegati. Queste le fasi: definizione delle linee guida per l’interramento (dicembre 2022), conclusione dello studio di fattibilità per il “Progetto NorduS” (febbraio 2023), chiusura della gara di Trentino Trasporti per la sperimentazione del sistema “BRT-Bus Rapid Transit” con finanziamenti PNRR (settembre 2022).

2) La Trento che verrà

Il masterplan per la città di Trento
Le opere e i progetti previsti comportano ricadute decisive per la città di Trento e il Trentino. Ne deriva la necessità di definire un progetto di masterplan esteso all’intero territorio comunale, nel quale inserire la programmazione della mobilità e le nuove destinazioni che riguardano tra gli altri nuovo ospedale, la nuova scuola di Medicina, il nuovo stadio, la valorizzazione del piazzale Sanseverino, le funzioni da destinare all’ex Italcementi e le modalità di utilizzo di San Vincenzo-Trentino Music Arena. La definizione del masterplan da parte del Comune di concerto con Provincia e con il supporto di Autobrennero e Università di Trento è prevista entro il dicembre 2022.

Il futuro delle aree inquinate di Trento nord
Strettamente legato al progetto di circonvallazione ferroviaria è il tema delle aree inquinate di Trento nord. Gli approfondimenti avviati sulla futura bonifica comprendono la valutazione dell’ipotesi di riclassificare urbanisticamente i terreni, per poterli espropriare, ragionamento che si estende alle possibili funzioni da insediarvi.
Entro dicembre 2022 è previsto l’insediamento del gruppo tecnico per l’avvio del recupero ambientale dell’ex Sloi. Così come l’insediamento del gruppo di lavoro incaricato degli approfondimenti per un possibile intervento pubblico sulle aree definendo un protocollo specifico Provincia, Comune, MiTE, MIMS, RFI.

Nuova fognatura
La predisposizione di un piano comunale per la separazione delle acque bianche dalla rete di acque nere, che terrà conto della futura entrata in funzione del depuratore in fase di costruzione di Trento Tre, è prevista entro giugno 2023. Stessa tempistica per l’inserimento da parte della Provincia del collettore lungo il torrente Fersina nella pianificazione di settore e per l’avvio della relativa progettazione.

“Ex Santa Chiara”: spazio per la cultura e l’innovazione
La sottoscrizione di un accordo per l’insediamento di industrie culturali e creative e di startup innovative nella filiera della cultura negli spazi “ex Santa Chiara” è prevista entro dicembre 2022. La Provincia si impegna ad integrare il finanziamento per la riqualificazione del complesso Centro servizi culturali Santa Chiara fino a un massimo di 5 milioni di euro (a seguito della progettazione del nuovo spazio da parte del Comune).

Permuta ex Atesina-interporto
Le aree interessate dall’operazione immobiliare volta a promuovere lo sviluppo del territorio valorizzando immobili e terreni di valenza strategica riguarda “l’ex Atesina” di via Marconi (di Trentino Trasporti ma nella disponibilità della Provincia) e l’area interporto a Roncafort. Sito di proprietà comunale, ma strategico per la Provincia anche in relazione allo sviluppo del nuovo terminal Ro.La (per il passaggio delle merci da gomma a rotaia) per il quale Interbrennero ha ricevuto un contributo statale di 4.300.000 euro. Entro dicembre 2022 la definizione dei valori e la firma dei preliminari di vendita di immobili e infrastrutture.

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