Trento
Smart working, esultano i sindacati: fino a 3 giorni a casa

La pandemia ha cambiato anche la pianificazione e l’organizzazione del lavoro.
Lo dimostra l‘accordo firmato ieri sul lavoro agile dalla Provincia e le organizzazioni sindacali riguardante i dipendenti della provincia, delle Apsp e dei comuni.
L’accordo prevede infatti che le giornate di lavoro in Smart Working potranno arrivare fino a due a settimana implementabili a tre in casi particolari di fragilità o necessità familiari dei dipendenti.
“L’accordo – sottolinea l’assessore allo sviluppo economico, ricerca e lavoro Achille Spinelli – é una importante occasione di far evolvere le modalità di lavoro dei nostri collaboratori dove la misura del tempo lavorato non sia più così centrale ai fini della verifica della produttività la quale potrà essere misurata anche in base al raggiungimento di obiettivi, andando verso una maggiore conciliazione lavoro/famiglia.
Il lavoro agile consente di incrementare la competitività, l’attrattività e l’efficienza delle amministrazioni, l’orientamento ai risultati, il miglioramento dei servizi pubblici, nonché di agevolare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti.
L’accordo prevede una fascia di collocabilità della prestazione con articolazione oraria flessibile e una fascia di inoperatività del lavoratore nella quale vige il diritto alla disconnessione e che coincide con il periodo di 11 ore di riposo consecutivo
Dopo la firma dell’accordo i sindacati della Funzione pubblica trentina, Fp Cgil con Italo Giongo, Cisl Fp con Giuseppe Pallanch, Uil Fpl con Marcella Tomasi e Fenalt con Maurizio Valentinotti, comunicano la loro soddisfazione per l’accordo, firmato ieri pomeriggio, sul lavoro agile.
«C’è stato un confronto corretto e a tratti anche serrato, grazie al quale abbiamo ottenuto importanti garanzie per i lavoratori. Su tutto, rivendichiamo il merito di aver fatto mettere per iscritto, nell’accordo, la differenza tra lavoro agile e telelavoro. Il concetto, che potrebbe sfuggire a una lettura superficiale, è in realtà fondamentale: in pratica si tratta di riconoscere la qualità del lavoro in base agli obiettivi raggiunti – come vuole il lavoro agile – superando invece la logica del controllo meramente orario o quella sorta di “reperibilità costante”, seppur da remoto, che pareva emergere nella prima stesura del testo.
In pratica, grazie al nostro impegno congiunto e grazie alla capacità di mediazione raggiunta durante la riunione, siamo riusciti a impostare un accordo che sia davvero di “smart working”. Attendiamo ora, entro il prossimo semestre, i primi esiti di questa firma. Restiamo pronti a fare nuove valutazioni al termine di tale periodo».
La novità avrà ricadute positive anche in termini di traffico veicolare, riducendo gli spostamenti in auto e favorendo la presenza delle persone nei luoghi di residenza, comprese le vallate.
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