Valsugana e Primiero
Discarica Imer, «la grande schifezza»: i filmati shock dei residenti

Agghiacciante. Terribile. Una schifezza. Sono questi i termini a cui si riesce a pensare dopo aver visto video e foto prodotti dai residenti e mostrati dal Comitato delle Famiglie di Masi in un video postato su YouTube.
“Come siamo arrivati a tutto questo?“ inizia così l’intervento riportato nel video integrale. Già, come si è arrivati ad essere così irresponsabili? Come si è arrivati ad avere così poco rispetto? I residenti di Masi (Primiero) ovviamente sono sfiduciati e delusi. Incredulità, tristezza, amarezza e rabbia: ecco cosa provano gli abitati di Masi, alle porte della Valle di Primiero.
Al centro della polemica, il Centro di Raccolta Zonale situato in località Salezzoni a Imer e la sua gestione.
Tante le perplessità ed i dubbi degli abitanti: la discarica si è rivelata uno scempio per il territorio, di certo non si è rivelata un bel biglietto da visita nei confronti di turisti ed abitanti. Tante le promesse non mantenute: ora il risultato è una comunità scontenta e diffidente.
Sono state 3000 le firme contro la discarica in questione: segno di una comunità che esige un cambiamento, che non voleva la riapertura della discarica e che – nonostante questa venga chiusa il 30 giugno – non può certo sentirsi soddisfatta del trattamento che le è stato riservato negli anni e specialmente negli ultimi mesi (cioè da ottobre) quando la discarica era stata riaperta. A nulla le innumerevoli proteste in Provincia e a Roma, neanche con l’intervento del Codacons è cambiato qualcosa.
Il video – della durata di circa 20 minuti – riporta quello che si è visto negli ultimi mesi dai balconi delle case di Masi. Il video è una somma di immagini terribili: non è stata mantenuta la parola riguardo a molte cose.
Testualmente, Daniele Gubert (colui che ha creato il video) ha dichiarato “La politica provinciale ci ha detto: ‘Mettetevi la mano sul cuore, c’è un’emergenza rifiuti, ci sono altri territori che hanno bisogno, vi porteremo i rifiuti delle famiglie, quelli delle case’ ovvero il rifiuto indifferenziato, quello che anche noi separiamo accuratamente. E invece sono state conferite tonnellate e tonnellate di altri tipi di rifiuti che i nostri tecnici dicono sono rifiuti speciali, e quindi non dovevano entrare in discarica, ma che vengono dal trattamento delle acque reflue.“.
Come già detto, il video riporta immagini terribili non solo per coloro che abitano a Masi, ma anche per la natura della zona. Com’è possibile che ci siano sempre i fondi per organizzare eventi (Concerto di Vasco, prossime Olimpiadi…) ma che invece non ci sia mai un centesimo per cercare di salvare il benessere della gente e della terra che calpestiamo tutti i giorni?
Che immagine portiamo, inoltre, nel mondo se parliamo tanto di natura e di rispetto mai poi ci si ritrova ad avere un simile schifo non solo alle porte di una valle splendida, ma anche nei pressi di un corso d’acqua? Con tutte le problematiche legate proprio all’acqua che ci sono in questo momento,. com’è possibile che nessuno sia mai andato a pensare alle conseguenze terribili ed incredibilmente dannose nell’avere una discarica così palesemente poco controllata (basti pensare ai fanghi di depurazione arrivati sotto mentite spoglie…) nei pressi di un torrente? In una zona così preziosa?
Fanghi di depurazione, terra dei cimiteri, immondizie in sacchi subito interrati… pochissimi controlli e tante cose non dette e semplicemente messe in atto: com’è possibile che si sia passati per davvero attraverso una simile mancanza di ripeto verso una valle intera?
Che futuro si va a garantire – alle persone come alla natura – dopo aver inquinato a questi livelli un’intera zona di montagna? Come si può garantire agli abitanti della zona che la loro salute non verrà intaccata dalla situazione di questi ultimi mesi (e anni…)?
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