Trento
Sanitari, dal Trentino al via la prima App per la formazione continua dei professionisti

Lanciata una nuova App, versione mobile del sistema provinciale formativo per l’Educazione Continua in Medicina (ECM), per la formazione dei professionisti sanitari (Qui il video di presentazione). Ampia la platea degli interessati: nel sistema provinciale di formazione sono attualmente presenti in anagrafica 13.875 professionisti, dei quali oltre 7.100 risultano registrati con account attivo.
Con la nuova App, la Provincia, prima in Italia, mette a disposizione la versione mobile del sistema formativo ECM, mediante la quale i professionisti potranno consultare l’offerta formativa, iscriversi ai corsi, compilare il questionario di apprendimento e quello di gradimento, accedere a tutte le informazioni del corso, al materiale didattico e al proprio curriculum formativo, ricevere notifiche di partecipazione ai corsi obbligatori (per esempio sulla sicurezza sui luoghi di lavoro), gestire la propria agenda degli impegni formativi.
Alla conferenza stampa di presentazione ha partecipato l’assessore alla salute Stefania Segnana, che ha commentato: “La formazione continua rappresenta un’opportunità e uno stimolo per la crescita di tutto il sistema salute ed è per questo inquadrata nell’ordinamento italiano come un obbligo per tutti i professionisti sanitari: è infatti requisito indispensabile per svolgere l’attività professionale, sia come dipendente che come libero professionista.
L’apprendimento, in particolare per il mondo della formazione delle professioni sanitarie, deve riuscire a seguire la velocità dei cambiamenti, stando al passo con la situazione sanitaria contingente e con i progressi della scienza, ma allo stesso tempo deve essere facilmente fruibile e per questo la nuova App rappresenta un importante investimento della Provincia autonoma di Trento per la formazione dei propri professionisti. Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato a questo progetto che rende la formazione maggiormente attrattiva per tutti i professionisti, che possono così contare su una proposta all’avanguardia in Italia”. Qui l’intervista all’Assessore Stefania Segnana.
All’incontro hanno partecipato, per l’Ufficio formazione e sviluppo delle risorse umane – Servizio politiche sanitarie e per la non autosufficienza il direttore Franca Bellotti (qui l’intervista) ed Eleonora Angeli; per NBS S.r.l., azienda che ha sviluppato l’applicazione, Alessandra Filiaggi e Sandro Novelli. Presenti anche Alessandro Bazziga, dirigente del Servizio Ict e trasformazione digitale Pat e il direttore di divisione Servizi Provincia autonoma di Trento di Trentino Digitale Enrico Santoprete.
Il progetto ha per obiettivo il superamento delle barriere all’accesso e alla portabilità della formazione obbligatoria, rispondendo alle sfide ambiziose attraverso le quali il programma nazionale intende allineare il nostro Paese ai sistemi sanitari europei. Per la validazione dello strumento sono stati coinvolti 10 professionisti sanitari appartenenti a 10 differenti Provider, cioè enti pubblici e privati accreditati ad erogare la formazione, che nelle scorse settimane hanno sperimentato l’App, dando una valutazione molto positiva. Lo strumento è stato ritenuto molto utile e necessario, tenuto conto che non sempre il professionista sanitario ha la possibilità di un accesso dedicato a PC sul luogo di lavoro.
Il sistema trentino è costantemente utilizzato ed alimentato da 29 Provider, che garantiscono a livello locale un importante offerta formativa, in costante crescita negli anni, sia per quanto riguarda la formazione residenziale in aula, che quella sul campo e a distanza. Nonostante l’impatto della pandemia da Covid-19, i Provider provinciali hanno mantenuta alta l’offerta formativa e nel 2021 hanno attivato ben 607 corsi, registrando oltre 33.500 partecipazioni, coprendo il 42% dell’obbligo formativo locale, a fronte di una media nazionale del 30% (dati Co.Ge.A.P.S. Consorzio Gestione Anagrafica Professioni Sanitarie).
Sotto la spinta della crisi pandemica, anche la formazione in sanità è entrata in una nuova fase in cui assume maggiore importanza il modello di fruizione a distanza (FAD), reso oggi più accessibile proprio grazie allo sviluppo delle tecnologie digitali, legate in particolare alla telefonia mobile. Non a caso la modalità di fruizione è passata dalle 39 proposte formative con modalità di fruizione a distanza del 2019 alle 287 del 2021.
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