Zelensky promette resistenza, ma Mosca provoca: “Prima che Kiev entri in Europa potrebbe non esserci più l’Unione Europea”

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“Non daremo via il sud a nessuno, Ci riprenderemo tutto il nostro mare che resterà nostro”: in questo modo Zelensky promette resistenza, convinto che il suo Paese possa ancora sconfiggere gli invasori, nonostante dal mar Nero navi sottomarini continuano a sparare missili su tutto il sud.

Azioni militari che i russi rivendicano con orgoglio, tanto che il segretario generale della Nato Stoltenberg quasi rassegnato ammette che la guerra potrebbe durare a lungo. La stessa Nato però sottolinea che non allenterà il sostegno all’Ucraina, anche sei costi resteranno piuttosto alti.

Nonostante il sostegno internazionale alla resistenza ucraina, da Mosca arrivano altre parole provocatorie dell’ex Presidente e attuale presidente del Consiglio di sicurezza nazionale Medvedev: “Prima che Kiev entri in Europa potrebbe non esserci più l’Unione Europea”.

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Non solo Medvedev, anche il ministro degli esteri russo Lavrov torna all’attacco: “Armando l’Ucraina gli Stati Uniti vogliono costringere la Russia ad obbedire a regole scritte da loro, vogliono toglierci voce nel contesto internazionale, ma non ci riusciranno”

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