Val di Non – Sole – Paganella
“Fiore di gelsomino”: sabato 18 a Tuenno la proiezione del film tratto dal libro di Paolo Comper realizzato a scopo benefico

Sabato 18 giugno ad ore 20,30 presso il Cinema Teatro di Tuenno (Ville d’Anaunia) si terrà la proiezione del film “Fiore di gelsomino” del registra Herman Zadra, tratto dal libro scritto da Paolo Comper.
Finalità del progetto e’ quella di sostenere la ‘Cooperativa Sociale Dal Barba’ di Villa Lagarina ed i suoi ragazzi affetti da neurodisabilità, che hanno anche partecipato alle riprese, con un calendario di presentazioni del film sul territorio provinciale.
Questo movie, della durata di circa 85 minuti, si presenta non solo come una fiction, bensì anche come uno strumento didattico e promozionale.
Ad introdurre il filmato saranno il registra Herman Zadra insieme all’autore del romanzo Paolo Comper. Zadra ci svela alcune anteprime: “Il progetto culturale, assolutamente inedito nella sua struttura e forma realizzativa, e’ nato quando ho incontrato il medico trentino Paolo Comper, e quindi dall’idea di rendere visibili in un filmato le pagine del suo libro “Fiore di Gelsomino”, traendone la sceneggiatura, ma in un modo assolutamente inedito. Con la collaborazione di Stefano Natali, direttore di fotografia, dell’assistente alla regia e infaticabile direttore di produzione Enzo Battisti, e grazie alla collaborazione con numerosi volontari, appassionati, associazioni, fra cui anche cooperative sociali, aziende ed enti, coinvolti in un vero e proprio laboratorio multimediale itinerante sul territorio, ed aperto ad ogni forma di partecipazione, il progetto ha cominciato a prendere forma.
La grande differenza rispetto ai canoni tradizionali di un filmato e’ principalmente dovuta al fatto che gli attori di questo movie non sono professionisti, ma ‘persone della porta accanto’, e grazie alla loro presenza, entusiasmo, e ad una sorprendente capacità interpretativa, sono riusciti egregiamente ad animare i personaggi della sceneggiatura.
Il protagonista principale del film è il clesiano Piergiorgio Fabbro che interpreta il personaggio di Aldo. Hanno avuto un ruolo significativo Orietta Negri, Umberto Visintainer, Matteo Lorenzoni, e i ragazzi di ‘Casa Sebastiano’. Ringrazio per la partecipazione il ‘Corpo Volontari per la Protezione Civile ed Interventi Socio Sanitari Valle di Non’.
Sono oltre 100 le comparse che hanno interpretato le vicende del romanzo, esprimendo al contempo anche la loro forte appartenenza al territorio. Questo è un progetto partito dal basso che ha coinvolto la comunità in maniera sorprendente ed inusuale, e che nell’arco di quasi due anni fortunatamente non si è fermato a causa delle problematiche relative al Covid. Il Movie e’ stato montato secondo uno stile narrativo che accomuna le caratteristiche intrinseche di un vero e proprio film (con le battute) a quelle più tipicamente documentaristiche e narrative (con una voce fuori campo), alternando e fondendo le due modalità a seconda delle scene previste dallo story-board e dalla sceneggiatura”.
“Fiore di Gelsomino” è un romanzo che si ambienta fra gli anni ’60 e i giorni nostri, con una storia articolata che si snoda intorno ad una serie di personaggi fra cui spiccano la figura di un agricoltore trentino ex bancario ed una profuga proveniente dal Libano in guerra, che troverà in lui un grande amore, dopo essere sfuggita alla morte ad una banda di delinquenti appartenenti a paesi dell’est che la sfruttavano.
Una storia d’amore apparentemente impossibile, che si sviluppa in vari paesi della Vallagarina , dove l’agricoltore vive, e che riuscirà a coinvolgere tutta una comunità.
La rievocazione dei ricordi di Aldo (bambino e poi adolescente) nella prima parte del film danno una traccia per ricostruire in modo molto suggestivo uno spaccato di vita trentina, un punto di osservazione privilegiato, attraverso la ricostruzione degli ambienti, degli oggetti, dei mestieri, grazie alla collaborazione con il Museo della Civilta’ Contadina di Riva di Vallarsa.
La trama del movie mette quindi in contatto due mondi completamente diversi, quello di Aldo, e quello della fuggitiva Amira, proveniente dal Libano in guerra, da cui nascerà la piccola Yasmine.
L’evoluzione degli avvenimenti che coinvolgono le comunità di questo angolo di Trentino permetterà quindi notevoli approfondimenti, ricollocando al contempo in una corretta chiave di lettura il tema dell’immigrazione di persone provenienti dai luoghi di guerra, esaltando la capacità di accoglienza e la generosità dei trentini.
Il movie e’ stato integrato da una serie di immagini e di contenuti con particolare riferimento alla promozione del territorio trentino e vari approfondimenti di carattere geografico, storico e culturale. (I ricordi del nonno ad Aldo bambino, il lavoro in montagna, la scuola, le scene con Aldo e la moglie ambientate nei luoghi più suggestivi, fra cui Castel Beseno).
Il ruolo dei volontari ha rivestito un’importanza fondamentale per tutta la realizzazione del filmato, dalla logistica alle comparse.
Sono state coinvolte associazioni di volontariato, cooperative sociali, filodrammatiche, enti, musei, aziende ed associazioni culturali, e gli attori hanno operato a vario titolo accanto a specialisti di ripresa, trasformando le fasi attuative del progetto ed il set di ogni ripresa in un laboratorio culturale virtuale di notevole spessore; basti pensare alla ricostruzione degli ambienti, dei mestieri, all’arredamento, alle esperienze delle tecniche di ripresa.
Il film sarà inoltre presentato nell’ambito dei principali film festival nazionali ed internazionali.
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