Trento

Claudio Cia contro il «Gay Pride» di Cremona: «Kermesse della volgarità, Satana si è sciolto dalle catene»

Pubblicato

2 mesi fa

7 Giugno 2022

Polemiche per il gay Pride che ha sfilato sabato atra le vie del centro a Cremona. Nel mirino delle apres critiche è finita, in particolare, la scelta di esibire durante il corteo un manichino a grandezza naturale, travestito da Madonna, con il seno scoperto.

Una scelta di cattivissimo gusto giudicata blasfema e subito contestata sui social con il sindaco Gianluca Galimberti finito al centro delle critiche per il patrocinio concesso dal Comune all’evento.

Su quanto successo ieri sulla sua pagina social è intervenuto anche il consigliere provinciale di Fratelli d’Italia Claudio Cia che con parole durissime ha condannato il comportamento dei manifestanti (non isolato purtroppo in questo genere di manifestazioni).

«Madonna, con tanto di aureola, a seno nudo al corteo gay pride» – scrive Claudio Cia. «Pride che si conferma la kermesse della volgarità, del vittimismo che rivendica diritti che sono desideri, che impone una visione del mondo che disprezza e cancella tutto ciò che non si allinea. Infinita tristezza, Satana è sciolto dalle catene, il suo alito fetido aleggia sul nostro tempo».

In pochi minuti sotto il post del consigliere di Fratelli d’Italia sono piovute pesanti critiche nei confronti dei manifestanti e qualuno ha parlato anche di «psicopatici pervertiti» oppure di manifestazioni volgari e infami.

C’è chi ha detto anche che i manifestanti «Sono quelli che invocano la Legge contro l’omofobia e poi bestemmiano la religione degli altri …»

Secondo altri i gay e le lesbiche non devono ostentare la loro diversità, né tantomeno offendere la religione, mentre altri sottolineano la tristezza e la vergogna del gesto puntualizzando che «poi queste persone chiedono rispetto. Insomma, un coro di critiche su quanto successo.

Per contro il sindaco di Cremona, cattolico e di sinistra, ha detto che “La manifestazione ha acceso anche nella nostra città un faro su discriminazioni che esistono ancora, dando la possibilità di esprimersi senza attaccare, consentendo di riaffermare che davvero occorre la pari dignità di tutti i cittadini senza distinzione di sesso, come recita anche la nostra Costituzione”.

“Penso – aveva aggiunto Galimberti – che occorra costruire, anche a Cremona, una democrazia che sia inclusiva e accogliente delle diversità. Perché la paura e l’odio per una diversità porta sempre alla paura e all’odio di tutte le diversità”. La sollevazione popolare ha abbracciato in sostanza tutti gli esponenti locali dei partiti di centro destra, con molti dei militanti della Lega e i consiglieri e membri di Forza Italia e Fratelli d’Italia che hanno condiviso sui loro profili le immagini contestate.