Trento
Centro di recupero Avifauna: stop agli ambientalisti, sarà gestito direttamente dalla Provincia
Il risparmio sarà di 90 mila euro l’anno. Sarà potenziata l’opera del volontariato

Il delegato Lipu Sergio Merz ieri ha dimostrato le proprie preoccupazioni per la scelta della Provincia di escludere gli ambientalisti da tutti i tavoli di confronto.
La Lipu infatti, dopo vent’anni di gestione del Centro di recupero avifauna selvatica in località San Rocco, a Villazzano, abbandona.
La scelta della provincia autonoma di Trento è quella di, a partire dal 1° gennaio 2023, di dare la gestione del recupero degli uccelli feriti al Servizio Faunistico e al Servizio Foreste.
È risaputo che i rapporti fra il mondo animalista e ambientalista e Provincia in questi ultimi 10 anni non siano stati idilliaci, ricordiamo infatti che il governatore Maurizio Fugatti è sotto scorta per le minacce animaliste ricevute. La decisione presa dalla provincia di tagliare fuori gli ambientalisti dalla gestione del centro farà risparmiare per il momento 90 mila euro annui che erano liquidati all’associazione per il recupero e la cura degli animali.
In risposta alle preoccupazioni espresse da Sergio Merz, responsabile C.R.A.S e delegato LIPU, in merito alla gestione, dal primo gennaio 2023, del recupero dell’avifauna selvatica ferita in capo al Servizio Faunistico e al Servizio Foreste, la Provincia ha replicato fornendo alcune precisazioni.
LA NOTA DELLA PROVINCIA – Il recupero e la cura di animali selvatici feriti o ammalati da parte dell’amministrazione provinciale è sempre stato effettuato con varie modalità: in via diretta, ma anche appoggiandosi tramite convenzione a soggetti esterni come la LIPU per l’avifauna e i piccoli mammiferi.
Non solo a questa componente della fauna selvatica, ma anche ai grandi carnivori, ai cervi, ai caprioli e ai camosci sono sempre state garantite le cure veterinarie e la custodia fino al momento in cui essa è stata recuperata e giudicata idonea a tornare alla vita selvatica.
Esempi in tal senso sono dati dai recuperi di animali feriti a seguito degli investimenti stradali.
Attualmente l’amministrazione sta riorganizzando tutte le attività di recupero e cura della fauna con lo scopo di ottimizzare il servizio complessivo incentrato presso l’area del Casteller e nel Centro C.R.A.S di San Rocco.
Pertanto è evidente che con la gestione diretta della Provincia questo servizio sarà mantenuto, se non addirittura potenziato, ricercando tutte le forme possibili di collaborazione e valorizzazione con il prezioso mondo delle associazioni di volontariato.
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