Trento
Malamovida, notte da incubo. I residenti: «Adesso basta! Non ne possiamo più»

Tornano a lamentarsi i residenti di vicolo santa Maria Maddalena e piazzetta conservatorio nel centro storico di Trento.
Nella notte bianca i locali in quella zona sono rimasti aperti fino alle 5 di mattina e centinaia di persone si sono riversate in strada urlanti e deliranti. Attenzione: ma non quelli che arrivavano dal concerto di Vasco Rossi ma i soliti giovani (noti) della Malamovida.
«Ma non c’era l’ordinanza che vietava la vendita da asporto ai locali di questa zona dopo le 24? Non si sa.. e nel dubbio lasciamo che tutto, come sempre, sia concesso in questa parte ormai degradata della città, perché è molto più importante consentire a questi giovanissimi di sballarsi, fregandose totalmente della decenza e della libertà altrui, che non cercare di tutelare chi, malauguratamente, ha la sfortuna di vivere in questa parte della città dimenticata da chi avrebbe il potere e il dovere di intervenire e mettere un freno decisivo e duraturo» – comincia così la nota del comitato anti degrado del centro storico di Trento che definisce la notte di venedì «da Incubo»
Secondo il comitato «Non è possibile che, una volta ancora, con la scusa della notte bianca, questa zona della città e poche altre (tristemente note per lo stesso motivo) si sia trasformata in orinatoio a cielo aperto (tantissime le persone che fanno pipì sui muri delle nostre case..nonostante i bar aperti fino all’alba.. ma questi chiaramente sono utili solo a vendere alcol da asporto..nulla più..) e in una discoteca, sempre a cielo aperto (dentro ai bar non sosta nessumo) che causa un disagio molesto a chi qui ci vive. Siamo stufi che qui succeda tutto ciò.. psicologicamente siamo esasperati, fisicamente a terra… »
E mentre la «sindaca della Notte» vola in Canada, a Montreal, per far sapere a tutti come il comune di Trento ha risolto il problema della Malamovida i residenti si chiedono ormai al culmine della disperazione «Cosa dobbiamo fare per farci ascoltare? Unica vera soluzione è abbandonare questa zona della città e lasciarla in mano ai vandali e ai mercenari dell’alcol.
Siamo sconsolati, demoralizzati, avviliti e chi più ne ha più ne metta… Ma del benessere dei residenti importa forse a qualcuno? Importerà, forse, a chi di dovere quando sarà troppo tardi e questa parte della città si spopolerá (provare per credere.. qui la gente viene, credendo che sia una zona “viva”, ma quando capisce di che vitalità si tratta cerca subito di vendere, se ha un immobile di proprietà, o di affittare, ma anche lì.. il turnover avviene a ritmi serrati e gli stessi studenti NON sono disposti a vivere in un “bordello”” del genere!»
In concreto pare che dopo una nottata insonne grazie alla gestione sconsiderata dei bar in zona, quando finalmente i residenti verso le 5 del mattino potevano dormire in santa pace ecco apparire i macchinari per ripulire lo schifo della nottata appena trascorsa, impedendo così, nuovamente, ai residenti di dormire in santa pace (da notare alle luci dell’alba).
«Ma l’importante è che la mattina non ci sia traccia (anche se a ben guardare tracce ne rimangono parecchie) dello schifo lasciato dai vandali della notte.. perché l’importante è apparire.. della pulizia, sommaria, di questa zona ci interessa ben poco.. il problema così non si risolve, si nasconde solo, ma senza togliere quello che è il vero disagio (psicologico e fisico) pesantissimo che i residenti sono costretti a subire. Siamo stufi, non ne possiamo più» – concludono i residenti.
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