Nato, Helsinki ufficializza la domanda di ingresso: la Turchia frena e punta al negoziato

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“Una nuova era si apre oggi”: con queste parole il presidente finlandese al vertice Nato ufficializza la richiesta di entrare a far parte dell’alleanza atlantica.

Anche la Svezia ha approvato la decisione di presentare la sua candidatura, con la Premier Andersson che motiva così la scelta: “L’invasione illegittima e non provocata russa dell’Ucraina mette in pericolo la sicurezza della Svezia”.

La riunione dei ministri degli esteri della Nato, riuniti a Berlino, sembra accogliere i due nuovi membri, nonostante l’iniziale freno della Turchia. Il ministro degli esteri turco, aveva infatti espresso parole piuttosto dure in merito all’ingresso dei due Paesi che a suo dire, ospitano terroristi del PKK. Nonostante le accuse iniziali, il segretario della Nato, Stoltenberg assicura: “La Turchia non sta bloccando il processo di adesione”.

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Secondo gli analisti infatti, la posizione di Erdogan si potrebbe tradurre come l’inizio di una trattativa per avviare un negoziato ed ottenere la fine dell’embargo di tecnologia militare da parte di Svezia, Finlandia e Stati Uniti.

In generale, la richiesta di ingresso nella Nato degli Stati simbolo di neutralità, definisce la gravità della situazione internazionale, ma in particolare  chiarisce come essere soli in questo momento significa trovarsi in una situazione particolarmente vulnerabile.

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