Trento
La grandine colpisce il Trentino, Co.Di.Pr.A. : «Meleti e vigneti assicurati per 300 milioni di euro»

Ieri una forte grandinata si è abbattuta in maniera improvvisa sui vigneti e meleti del Trentino.
Un fenomeno che conferma, purtroppo, il difficile momento che stiamo vivendo sul fronte del cambiamento climatico.
L’evento calamitoso scatenatosi nel pomeriggio di ieri ha colpito in maniera importante alcune aree produttive della Val di Non e della Val di Cembra.
In particolare, la Val di Non vede danneggiati i meleti dei comuni di Predaia e Ville d’Anaunia, in linea di massima le aree già colpite a luglio 2021. Invece, in Val di Cembra sono stati segnalati importanti danni nella zona di Faver.
L’evento è stato tanto imprevisto quanto veemente e persistente, questo quanto sta emergendo dai diversi sopralluoghi che i tecnici del Consorzio di difesa di Trento Co.Di.Pr.A. stanno effettuando sul territorio provinciale nelle aree colpite dalla forte ondata di maltempo di ieri 13 maggio.
“Ad oggi, secondo i dati delle assunzioni, ancora provvisori, risultano coperti con strumenti di gestione del rischio valori delle produzioni nell’ordine di 210 milioni in Val di Non, dei quali oltre 40 milioni relativi al solo Comune di Predaia – spiega Marica Sartori, direttore del Consorzio. Anche i vigneti risultano assicurati per circa il 75% dei volumi complessivamente prodotti, corrispondenti a quasi 90 milioni di euro coperti a livello provinciale.
Le polizze sono pienamente operative e a livello provinciale i premi complessivi stimati sono di oltre 60 milioni di euro. È necessario, distinguere l’impatto della grandinata, a questa data di sviluppo della stagione, su vigneti e meleti. Infatti, il diverso stadio vegetativo dei vigenti e dei meleti determina un livello di danno notevolmente diversificato. Nel primo caso, l’asporto del giovane e delicato tralcio dalla vite può causare danni integrali o perdite di produzioni gravi. I vigneti, infatti, risultano sensibili in questa fase di sviluppo della pianta. Per i meleti, invece, la sensibilità del ciclo produttivo in questo periodo è più limitata rispetto ad altri momenti, vi saranno quindi dei danni importanti, ma diverso sarebbe stato se la stessa grandinata avesse colpito in un mese come giugno”.
“Ancora una volta – sottolinea Giorgio Gaiardelli, presidente di Co.Di.Pr.A. – assistiamo all’impatto dei cambiamenti climatici sulle nostre coltivazioni. Si conferma l’importanza rivestita dalle soluzioni di gestione del rischio a nostra disposizione per difendere il reddito e che, fortunatamente, la grande maggioranza degli agricoltori trentini responsabilmente conosce ed utilizza. Gli strumenti a nostra disposizione sono numerosi, infatti, oltre alla classica polizza grandine possiamo contare su di una copertura dei danni agli impianti produttivi e sui fondi mutualistici.
La polizza impianti è già compresa nella quota di adesione, grazie al supporto della Provincia Autonoma di Trento; questo permette di indennizzare agli agricoltori anche i danni procurati agli impianti produttivi (piante di melo e di vite e impianti antigrandine) dagli eventi calamitosi. Ad integrazione della polizza del singolo agricoltore è attiva, inoltre, una copertura assicurativa abbinata ad un fondo mutualistico, strumenti finanziati dalla Provincia Autonoma di Trento, che permettono alle cooperative e alle cantine interessate di coprire i costi di gestione senza richiederli agli agricoltori. Senza dimenticare il Fondo IST Mele, dedicato alla stabilizzazione del reddito dei melicoltori, che sta registrando un notevole numero di adesioni. Strumenti di estrema importanza per salvaguardare il comparto agricolo – evidenzia Gaiardelli – e che permettono al nostro settore di rimanere sostenibile nel tempo”.
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