Mobbing nel reparto di ginecologia, la Procura descrive un clima di terrore: “Ingiurie, minacce e violenze”

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E’ terribile il modo in cui viene descritto il clima all’interno del reparto di Ginecologia del Santa Chiara durante il periodo di Tateo e della sua vice Liliana Mereu.

Nella ricostruzione della procura si descrive un’aria pregna di terrore e di paura. Un reparto in cui la denigrazione, le ingiurie e persino la violenza fisica erano all’ordine del giorno.

E’ questo quanto emerso dalle testimonianze di alcuni infermieri e medici raccolte dalla procura al fine di mettere luce sul caso Sara Pedri.

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I capi d’imputazione provvisori verso i due ex vertici del reparto sono di ingiuria, diffamazione, denigrazione, percosse, minacce di sanzioni o demansionamenti e comportamenti al fine di umiliare l’altro.

Le testimonianze raccolte sono 21 e sfiorano a tratti il tragico. Sono invece 6 i testimoni presi in considerazione con l’incidente probatorio dal giudice Borrelli.

Alcuni dei testimoni hanno raccontato di continue ingiurie durante i meeting, ma anche dei loro superiori i quali avrebbero fatto alle loro spalle considerazioni disumane.

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Le aggressioni verbali in sala sarebbero state reiterate, così come i continui inviti nei confronti degli operatori a licenziarsi.  Le minacce di sanzioni disciplinari inoltre sarebbero state all’ordine del giorno.

Sono state poi contestate la serietà professionale, gli insulti ai pazienti una volta che questi non erano più all’ascolto e la tensione in reparto.

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