Valsugana e Primiero
Emergenza Ucraina, da oggi operativa Villa Anita a Baselga di Pinè

Villa Anita di Baselga di Pinè, gestita dalla cooperativa “C.a.S.a.”, si aggiunge da oggi alle strutture ricettive che accolgono nuclei familiari ucraini in fuga dalla guerra.
Vi trovano sistemazione, in particolare, mamme con bambini (a regime una quarantina di persone), rispondendo così a una specifica esigenza nell’ambito del sistema coordinato dal Cinformi.
L’assessore alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia Stefania Segnana, accompagnata dalla responsabile del Servizio politiche sociali PAT Federica Sartori, si è recata in visita alla struttura, che ha accolto oggi 19 persone e ne attende un altro gruppo lunedì prossimo.
Presenti anche il sindaco di Baselga di Piné Alessandro Santuari, il vicesindaco Piero Morelli, gli assessori comunali alle politiche sociali Graziella Anesi e alle associazioni sportive e volontariato Umberto Corradini e alcuni volontari.
Ad accogliere i rappresentanti istituzionali il direttore della cooperativa che gestisce l’accoglienza, Stefano Mattivi e la presidente della stessa “C.a.S.a”, Maria Grazia Andreatta.
“Nel darvi il benvenuto da parte della Provincia, ringrazio il sindaco, l’amministrazione comunale e soprattutto la cooperativa C.a.S.a. che in pochi giorni ha sistemato questa struttura per renderla più accogliente, ma anche tutta la comunità di Baselga di Piné che vi ospita”, ha detto Segnana.
Anche il sindaco ha rivolto al gruppo di mamme e bambini il benvenuto a nome di tutta l’amministrazione comunale e dei cittadini, rinnovando la massima disponibilità delle istituzioni e dei volontari a venire incontro alle esigenze che dovessero presentarsi.
Gli ospiti di Villa Anita sono persone già presenti sul territorio provinciale, per le quali è stata individuata una sistemazione più stabile dopo una prima fase di pronta accoglienza presso strutture o in abitazioni private grazie alla solidarietà di famiglie in Trentino.
La Provincia è comunque pronta per un’eventuale accoglienza di un gruppo di orfani qualora dovesse arrivare. A tal riguardo, è costantemente attivo il dialogo fra le autorità italiane e ucraine. Un appello è stato recentemente rivolto dall’Agenzia ONU per i rifugiati e dal Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia ai soggetti coinvolti nella risposta all’emergenza in Italia affinché venga prestata la massima attenzione alla protezione di bambine e bambini.
Il Trentino, grazie all’impegno congiunto di istituzioni, terzo settore, privati, volontariato e famiglie mantiene le braccia aperte nei confronti delle persone che scappano dalla violenza della guerra.
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