Val di Non – Sole – Paganella
Pienone a Cles per incontrare l’Ambasciatore ed il Console della Tanzania

Grande affluenza di pubblico giovedì 31 marzo, per la serata “Dialogo con l’Ambasciatore della Tanzania: cooperazione e sviluppo locale e internazionale”, che si è svolta in sala Borghesi-Bertolla a Cles.
L’Ambasciatore della Tanzania Mr. Mahmoud Thabit Kombo ed il Console della Tanzanzia Dr. Marco Conca, grazie all’invito fatto dal Comune di Cles e dalla Fondazione Ivo De Carneri nell’ambito del gemellaggio tra Cles e l’isola di Pemba, arcipelago di Zanzibar (Tanzania) hanno incontrato la popolazione.
L’Ambasciatore ed il Console sono stati molto cordiali e disponibili, hanno dato spiegazioni, hanno risposto alle domande del pubblico, hanno ascoltato le proposte dei volontari, il tutto sapientemente condotto dal Sindaco/anfitrione Ruggero Mucchi, che per l’occasione si è calato nei panni di presentatore.
L’incontro è stato inserito negli eventi di “Cles x Agenda 2030” inerente gli obiettivi 10 (ridurre le disuguaglianze) e 16 (pace, giustizia e istituzioni solide) ed è stato occasione per discutere sui rapporti fra l’Occidente e l’Africa, con uno sguardo alla cooperazione, allo sviluppo economico e sociale e alle relazioni internazionali; ha introdotto il Sindaco di Cles Arch. Ruggero Mucchi; presente il Direttore della Fondazione De Carneri Dott. Michelangelo Carozzi.
Il Sindaco Mucchi spiega: “Questa è una serata importante, qui vedo tante persone che sono state in Tanzania, come volontari, lavoratori, ed hanno creato un legame con la Tanzania. L’Ambasciatore Kombo è laureato in economia aziendale, ed è stato per la Tanzania Ministro della sanità e dell’informazione e turismo; solo da pochi mesi copre il ruolo di Ambasciatore in Italia. Il Console Dr. Marco Conca lavora a Milano; è un avvocato ed un docente universitario; qui accompagna l’Ambasciatore anche in veste di traduttore”.
Dopo il suo arrivo l’Ambasciatore ha incontrato il Vicepresidente della Provincia Mario Tonina (,qui l’articolo) gli Assessori ed i Consiglieri Comunali a Cles.
Ieri con la sua delegazione ha visitato il Consorzio Frutticoltori Cles ed il Consorzio Melinda, dove è stato ricevuto dai rispettivi presidenti, poi ha visitato la Cassa Rurale Val di Non e la Cooperativa Sociale La Coccinella, e per ultimo ha incontrato il Presidente della Comunità della Valle di Non Silvano Dominici.
Prosegue il Sindaco: “La nostra valle è un fiore all’occhiello del Trentino, abbiamo un livello di vita tra i più alti in Italia e abbiamo voluto mostrare all’Ambasciatore cos’è per noi la cooperazione, sia a livello economico che sociale, agricolo e turistico, oltre alla nostra gestione del ciclo dei rifiuti”.
Alla serata sono presenti molti volontari che hanno collaborato portando il loro aiuto in Tanzania, non solo alla Fondazione de Carneri, ma anche alla missione di Padre Camillo Calliari, oggi 83enne, noto a tutti come “Baba Camillo”.
Puntualizza Mucchi: “In valle esiste l’Associazione “Terra e Vita” formata da contadini e soci Melinda, i quali si occupano di coltivare frutteti dismessi per poi vendere i frutti a Melinda e donare interamente il ricavato per opere solidali in Tanzania. A Cles è presente anche una delegazione della Fondazione de Carneri, il cui Presidente è il Signor Mario Gaio”.
Mario Gaio spiega il nuovo progetto che la delegazione vorrebbe realizzare, cioè quello di costruire una ‘Guest house’ in Tanzania dove ricevere volontari, ospiti, studenti, ecc. e per questo chiede all’Ambasciatore di cercare un’area dove sia possibile costruire questa struttura; l’Ambasciatore ha apprezzato molto questa iniziativa e si impegna per dare seguito a questo progetto.
Interviene ora la Signora Alessandra Carozzi, vedova del Dott. Ivo de Carneri e Presidentessa della Fondazione: “Quando l’Ambasciatore è arrivato in Italia, pochi mesi fa, ha contattato immediatamente la Fondazione, ma noi ci conoscevamo già da quando era Ministro della Sanità, perchè aveva visitato la Fondazione in Tanzania; sono felice che sia venuto in Trentino per conoscere la realtà locale, la tenacia, il lavoro, la creatività trentina; ringrazio inoltre per il notevole sostegno che riceviamo da Cles”.
Si passa poi alla proiezione di un filmato a cura del Direttore della Fondazione Dott. Michelangelo Carozzi, inerente le varie strutture presenti in Tanzania e realizzate grazie alla Fondazione. Spiega il Dr. Carozzi: “A 30 anni dalla nascita della Fondazione questo filmato è un’espressione di quello che abbiamo fatto, quante attività e progetti abbiamo realizzato e quanti ancora vogliamo farne. E’ un esempio di cooperazione, di come si può lavorare insieme nel sud del mondo, creare sinergie, amicizie, è un progresso per questa terra difficile ma bella come Pemba, Zanzibar e la Tanzania.”
Parla ora l’Ambasciatore Kombo, attraverso la voce del Console Conca, che traduce: “Cles è una piccola città, una piccola comunità ma con un grande cuore. Questa è una visita di lavoro, ma il nostro obiettivo è di tornare come turisti per vedere i frutteti quando saranno carichi di mele. Il nostro Presidente, è una donna, Samia Suluhu Hassan (la prima a ricoprire questa carica dall’indipendenza), ed in Africa è una rarità una donna al comando. Qui mi sento a casa, e anche voi in Tanzania dovete sentirvi a casa. La Guest house deve essere realizzata; se ci sarà un ritardo da parte nostra o da parte vostra dovremo farci pressioni reciprocamente affinchè venga portata a termine”.
L’Ambasciatore continua: “Ho avuto modo di valutare gli aspetti sociali, economici, la cooperatività, il lavoro di gruppo, culturale, finanziario, attraverso le visite che ho fatto; in questo luogo è il cuore il motore che muove la comunità. Noi abbiamo tantissimi prodotti tropicali, ma non possiamo conservarli, mentre qui tramite la tecnologia e madre natura, abbiamo visto come nelle celle ipogee delle miniere è possibile conservare la frutta per molto tempo; abbiamo imparato molto. Prenderemo esempio per quanto riguarda i rifiuti: noi rispetto a qui siamo indietro di vent’anni.”
Il Sindaco pone un quesito all’Ambasciatore: “Come giudica gli interventi che l’occidente organizza per l’Africa? Ciò che facciamo è utile, rispettoso, corretto? Si agisce bene o si sbaglia? Come siamo visti in Africa?”
L’Ambasciatore risponde che le stesse domande se le pongono anche loro, cioè come viene vista l’Africa dagli europei?: “Non è possibile dare una risposta, perchè tutto è differente: economia, prodotti, agricoltura, ecc.. L’Africa è un continente enorme, conta 54 stati; pensate che solo il Congo è grande come metà Europa. Prima l’Italia era molto diffidente nei nostri confronti; ora molti italiani vivono in Tanzania e lì hanno la propria casa, come l’Ambasciatore italiano in Tanzania Marco Lombardi. Qui da voi quasi tutto il territorio è coltivato; da noi meno del 50%, anche perchè gran parte del paese è composto da riserve naturali e animalistiche. Ora la Tanzania è uno dei pochi stati ad essere proprietaria di un edificio a Roma destinato ad Ambasciata”.
L’Ambasciatore ricopre la carica non solo di Ambasciatore per la Tanzania in Italia, ma anche in altri nove stati europei.
Interviene la Consigliera Provinciale Paola Demagri: “Sono stata in Tanzania anni fa, e sono tornata con molti piacevoli ricordi. Il volontariato è una professione non remunerata che fa parte del nostro tessuto sociale; accogliete positivamente i nostri volontari ed i loro progetti”.
La Professoressa Luisa Larcher, una delle promotrici del gemellaggio tra Cles e Pemba, ricorda il viaggio dove consegnò ai bambini parecchi giocattoli usati donati con gioia dai bimbi clesiani, ai quali era stato spiegato come si vive in Tanzania e perchè era importante dare parte dei propri giochi a chi non possedeva nulla con cui giocare.
Conclude il Dott. Carozzi:“La Fondazione finanzia borse di studio allo scopo di formare personale; è inutile donare attrezzature se poi non si saprebbero usarle, è molto importante formare le persone ad utilizzarle, in particolare le attrezzature mediche come mammografi ed ecogafri. Le donazioni alla Fondazione sono la base per sviluppare progetti come questi”.
Gli incontri dell’Ambasciatore Kombo si concluderanno venerdì con la visita all’Ospedale di Cles e poi a Rovereto per vistare la Campana dei Caduti.
La Fondazione Ivo de Carneri Onlus, vuole celebrare il lavoro dell’illustre parassitologo, la passione per aiutare il prossimo, specialmente nei popoli sottosviluppati, rivolta a scoprire, prevenire e curare l’umanità dalle malattie causate da parassiti.
Il Professor Ivo del Carneri, nato a Cles nel 1927 e scomparso a Milano nel 1993, si recò nel 1988 nell’Isola di Pemba cooperando con il programma istituito dal Ministero degli Esteri Italiano per il controllo della schistosomiasi genitoruriana; in veste di esperto si occupò di istruire il personale sanitario locale, e della costruzione di una struttura dedicata alla prevenzione, diagnosi e terapia delle malattie parassitologiche.
In seguito alla scomparsa del Professore, per volere della sua famiglia, nel 1994 nacque la “Fondazione Ivo de Carneri” che, senza scopo di lucro, promuove e sostiene la lotta contro le malattie parassitologiche nei paesi in via di sviluppo ed incrementa gli studi di parassitologia per quanto attiene ai risvolti sociali delle stesse.
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