Trento
Il cordoglio delle istituzioni trentine: “Maria Romana De Gasperi, testimone del secolo e custode delle idee del padre”

È morta, all’età di 99 anni, Maria Romana Degasperi, figlia del grande statista trentino Alcide Degasperi. Era nata a Trento il 19 marzo del 1923; figlia primogenita di Alcide Degasperi e di Francesca Romani, ha sempre vissuto a Roma.
Durante l’occupazione tedesca della capitale fu staffetta partigiana e aiutò il padre a mantenere i contatti con gli antifascisti.
Come segretaria del padre conobbe numerose personalità politiche: nel 1947 lo accompagnò negli Stati Uniti, dove conobbe il presidente Harry S. Truman.
Dopo la notizia sono state numerose le testimonianze e il cordoglio per la sua morte.
Il sindaco Ianeselli: “Con Trento ha sempre mantenuto un rapporto privilegiato, tanto da donare alla città i documenti del padre”. Il presidente del Consiglio Piccoli: “Ha scritto pagine che ci hanno fatto conoscere Alcide sia per quanto riguarda le scelte cruciali per il nostro Paese, sia sotto il profilo più intimo”.
“Maria Romana De Gasperi è stata una testimone privilegiata del secolo che è appena trascorso e insieme la custode attiva, propositiva, delle idee del più grande politico dell’Italia repubblicana”. Così il sindaco Franco Ianeselli ricorda Maria Romana De Gasperi, morta la notte scorsa a Roma, la città in cui viveva.
“Primogenita di Alcide De Gasperi, Maria Romana era nata a Trento e con Trento aveva sempre mantenuto un rapporto privilegiato, tanto da donare alla città documenti e oggetti appartenuti al padre, tra cui l’edizione originale della Carta costituzionale con le firme dello stesso De Gaperi, in quel momento presidente del Consiglio, di Enrico De Nicola, presidente della Repubblica, e di Umberto Terracini, presidente dell’Assemblea Costituente – continua il sindaco – Grazie a lei, abbiamo potuto conoscere meglio l’attività di un uomo capace, come pochi, di grandi visioni politiche – la ricostruzione del dopoguerra, la Repubblica, l’Europa unita – un uomo che però aveva fatto della sobrietà e della discrezione la sua cifra. Ora tocca a Trento custodire e diffondere soprattutto tra i più giovani le idee degasperiane, il suo spirito europeista, l’antifascismo, l’amore per la liberà e per la democrazia”.
Anche il presidente del Consiglio comunale Paolo Piccoli ricorda con gratitudine Maria Romana De Gasperi per aver “custodito la memoria e gli ideali del padre Alcide, con pagine straordinarie, che ce lo hanno fatto meglio conoscere, sia sotto il profilo delle scelte cruciali per il nostro Paese, sia sotto il profilo più intimo, con i suoi dubbi, con le sue sofferenze, con la sua tenacia”.
Il presidente Piccoli si sofferma poi sulla scelta di consegnare a Trento la memoria del padre: “Trento deve a Maria Romana De Gasperi il prezioso lascito di ricordi che sono appartenuti al Presidente della Ricostruzione e che, con l’aiuto della fondazione Museo storico, sono esposti a palazzo Thun nello Spazio De Gasperi. Vi si trovano oggetti personali, fotografie, appunti, ma soprattutto la Costituzione firmata dal Capo dello Stato de Nicola, dal presidente dell’assemblea costituente Terracini e da Alcide De Gasperi, Presidente del consiglio dei ministri”.
Il 19 marzo del 2013 Maria Romana Degasperi, che purtroppo ha concluso il suo viaggio terreno, fu ospite a palazzo Trentini, quando il Consiglio provinciale volle onorarla in occasione dei suoi splendidi 90 anni.
Ad accoglierla fu l’allora vicepresidente Claudio Eccher, che volle sottolineare il suo straordinario impegno nel tramandare – soprattutto ai giovani – la vita e l’opera del grande padre, la sua battaglia contro il fascismo e gli ideali di unità politica europea.
«Lei si schermì anche simpaticamente, affermando di essere stata solo la giovane segretaria di Alcide e di averlo in queste veste potuto seguire in viaggi e campagne elettorali. La verità è che Maria Romana ha davvero interpretato splendidamente il compito di valorizzare la memoria del più grande uomo politico mai nato in Trentino. Per questo dobbiamo levare il cappello e tributarle la riconoscenza di tutta l’assemblea legislativa provinciale» – Così invece il presidente del Consiglio provinciale di Trento Walter Kaswalder
Il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, anche a nome della Giunta provinciale, esprime il cordoglio per la scomparsa di Maria Romana De Gasperi: “Ha sempre mantenuto – ricorda Fugatti – un rapporto intenso con il Trentino in cui tornava anche per partecipare alle iniziative dedicate alla memoria e all’opera del padre Alcide. Dobbiamo esserle grati per la sua attività di conservazione e valorizzazione della documentazione relativa al grande statista trentino.
Grazie anche all’impegno e alla competenza di Maria Romana De Gasperi si è potuta infatti scrivere e divulgare una pagina fondamentale della storia del Trentino, e della sua speciale autonomia, ma anche dell’Italia e dell’Europa. Quelli di cui è stata testimone Maria Romana De Gasperi, seguendo l’attività del padre, sono stati anni difficili ma fondamentali per costruire, dopo la tragedia delle guerre mondiali, le basi per una convivenza pacifica”.
Il cordoglio del vicepresidente del Consiglio Regionale Roberto Paccher per la scomparsa di Maria Romana Degasperi non è puramente quello di un rappresentante delle istituzioni ma anche di un valsuganotto: “La signora Degasperi non è stata solo figlia del grande statista Alcide ma anche una profonda conoscitrice dell’Autonomia del Trentino Alto Adige.
Maria Romana era molto legata al territorio, aveva mantenuto la casa di Sella Valsugana dove trascorreva (come faceva il padre Alcide) le vacanze estive. Il suo essere legata al Trentino era anche rafforzato dalla presenza, anche come presidentessa onoraria, in diverse realtà culturali della nostra provincia.
Mi piace ricordarla nella sala di rappresentanza della Regione, nel gennaio del 2020, quando partecipò ad un concerto del Coro del Noce, in una serata che come Consiglio regionale volemmo dedicare al grande Alcide”. Chiosa Paccher: “Romana ci ha sempre ricordato la vicinanza del padre nei momenti decisivi, financo drammatici, per il Trentino. La signora in questi anni è stata testimone straordinaria di quelle pagine di storia”. (clicca qui per vedere la sua ultima intervista in Trentino)
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