Trento
Il Sindaco cancella 10 parcheggi in via Milano: insorgono alcuni residenti

A denunciare la cosa è l’ing. Rosario Giorgianni che ha scritto al sindaco e alla funzionaria Claudia Patton, la stessa che ha firmato le due ordinanze poi sconfessate dal Tribunale Regionale di Giustizia Amministrativa del Trentino-Alto Adige, sede di Trento che ha accolto il ricorso proposto dall’Avv. Marcello Viganò per l’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti annullando l’ordinanza del Comune di Trento n. 458/2021/27 del 29.4.2021 e condannando il Comune a pagare le spese legali sulla questione della sbarra del parcheggi di Lungadige san Nicolò (qui l’articolo)
La giunta comunale, dopo alcune lamentele di pedoni che (giustamente) evidenziavano problemi di passaggio pedonale, ha deciso di eliminare 10 posti auto in via milano nel tratto tra corso 3 novembre e via Giovanni a Prato, decisione – secondo Giorgianni – peraltro assurda.
«Capisco che talvolta alcune auto di incivili non lasciano spazio per il passaggio dei pedoni e che i parcheggi sono piccoli (tra gli alberi), ma i parcheggi erano fondamentali per accompagnare bambini (piccoli) e anziani o disabili a casa, per la lasciare l’auto sotto casa in situazioni di emergenza: non possiamo girare intorno per 20 minuti e lasciare l’auto a 7-800 mt da casa, i parcheggi sono fortemente limitati» – spiega nella lettera l’ingegnere.
Via Milano purtroppo è una delle via più penalizzate in assoluto di Trento per quanto riguarda i parcheggi e anche la più controllata dalla polizia municipale. Fioccano infatti le multe da anni per i cittadini, i residenti e coloro che si fermano presso le attività commerciali, ad opera dei vigili e degli ausiliari. Dopo la decisione del sindaco ora ci sono ulteriori 25 famiglie (3 condomini) in difficoltà!
Questo – ricorda lo stesso ingegnere – si aggiunge ad altri disagi del periodo storico attuale, oltre al fatto che paghiamo regolarmente il canone annuale del parcheggio ma non c’è alcuna garanzia di parcheggio. L’ing. Rosario Giorgianni, come riportato sopra ha scritto al sindaco, che però come risposta ha rimandato la delibera di giunta.
L’idea è quella di ricorrere al Tar, ovviamente con costi non indifferenti, «vorrei sapere se ci sono soluzioni alternative per rivedere la decisione attuale, ad esempio installando i paletti di protezione del marciapiede o altro» – conclude Giorgianni. (Clicca qui per leggere la delibera della giunta)
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