Trento
Trento in lutto: è morto Paolo Primon, aveva 65 anni
Primon aveva accusato un gravissimo malore ieri sera. Poi la lotta contro la morte al santa Chiara dove purtroppo è deceduto

Paolo Primon si è sentito male nella serata di ieri, mercoledì 5 gennaio, ed era stato ricoverato all’ospedale di santa Chiara.
Le sue condizioni fin da subito sono sembrate gravissime. Dopo poche ore dal ricovero, alle 20.30 di oggi 6 gennaio 2022, è deceduto a soli 65 anni fra le braccia della figlia Giulia. Non ha mai ripreso conoscenza.
Il malore sarebbe da imputare ad una emorragia all’aorta, l’arteria più grande del nostro corpo, che si sarebbe spezzata in varie parti rendendo così impossibile qualsiasi intervento dei medici nel pur disperato tentativo di salvarlo. Fin da subito l’equipe medica del santa Chiara aveva dato poche speranze alla famiglia.
Primon aveva avuto in passato alcuni problemi cardiaci ma non tali da pensare ad un epilogo del genere.
Primon il 7 novembre 1989 aveva fondato nella cantina di via F.lli Fontana 28 a Trento la lega Nord Trentino e fino al 1992 fece parte del consiglio federale della lega Nord Milano con Umberto Bossi, Franco Rocchetta e il professor Miglio.
Nel 1992 era stato l’unico, di tutta Italia, a rassegnare le dimissioni per contrasti sul rispetto dell’autonomie delle regioni sottomesse ai lombardi ed anche per altre questioni riportate da tutti i giornali dell’epoca.
Nel 1993 aveva fondato un partito che andava nella direzione fortemente autonomista/separatista dalla nazione che comanda ancora oggi il Trentino/Südtirol con l’idea di una regione europea tirolese.
Molto vicino alle radici tirolesi, da dove proveniva la sua famiglia aveva fondato la compagnia Schützen di Trento e poi nel 2015 il movimento “Popoli Liberi – Freie Völker” che lo aveva espresso come candidato sindaco alle comunali di Trento nel 2015.
Il movimento politico aveva come fine la ricostituzione della regione storica del Tirolo, divisa con lo smembramento dell’Impero Austroungarico dopo la prima guerra mondiale.
Primon era stato il primo a lottare contro i “vitalizi”, con largo anticipo sul Movimento 5 Stelle. Nel 1993 Primon e amici manifestarono più volte davanti ai palazzi del potere a Trento, divenendo bersaglio di 2 querele per aver definito “mafiosi” i politici che avevano abrogato le norme che istituivano tali compensi ai politici.
Per molti anni è stato ai vertici dell’organizzazione di manifestazioni ricreative e culturali fondando l’associazione “Amici del Rione Cristo Re”.
Per dieci anni ha organizzato a Trento nel rione Cristo Re il Septemberfest compreso carri di carnevale e Babbo Natale donando gli introiti, delle manifestazioni, all’acquisto di materiali per scuola d’infanzia delle suore, alle scuole elementari e medie di Cristo Re compreso Gruppo sportivo e iniziative benefiche varie.
Al rione di Cristo Re Paolo Primon aveva dato molto fin dai primi anni 80 quando aveva aperto la sua piccola attività in via Scopoli per poi trasferirsi nella vicina via Fratelli Fontana di fronte alla chiesa.
Il suo negozio era diventato un vero punto di riferimento per la politica e la socialità di tutto il capoluogo.
Primon era anche riconosciuto come un buon sportivo. Nella sua giovinezza infatti aveva dedicato molto tempo allo sport. Aveva iniziato con gare campestri della scuola media con buoni risultati.
Nel 1968 aveva vinto la prima regata sul lago di Caldonazzo e negli anni successivi aveva ottenuto ottimi risultati in altre regate nella XII zona (Lago di Caldaro, lago di Caldonazzo e lago di Garda).
Nel 1972 ena entrato a far parte della nazionale italiana di vela con la prima convocazione nel centro olimpico di Livorno. Nel 1973 10° al campionato italiano Flying Junior a Trieste, 2° al campionato italiano Snipe a Sanremo e 11° ai campionati del mondo sempre a Sanremo.
Alla vela durante l’inverno abbinava lo sci da fondo dove è diventato campione sociale della Sat di Trento e si è piazzato spesso tra i primi 10 a livello provinciale.
Poi si era avvicinato al calcio, militando in alcune squadre di seconda e terza categoria.
Paolo Primon è stato un uomo che non ha mai ceduto a nessun compromesso, rimanendo sempre fedele a stesso fino alla fine.
Trento piange una brava persona che ha lottato per i suoi ideali e quelli di molti altri sempre con coerenza e tenacia. Per questo Primon era persona molto conosciuta a Trento e non solo.
Era un uomo «antisistema», pervicace, sanguigno, vulcanico, ma molto altruista e con una simpatia ed ironia inglese unica nel suo genere. Era sempre pronto a dare una mano, un uomo vero e spesso per questo scomodo.
Prima di morire aveva iniziata una sua nuova battaglia: quella contro i vaccini. Era infatti un convinto no vax. Questa battaglia però è l’unica che non potrà portare a termine.
Nel suo ultimo messaggio di auguri, postato sulla sua pagina facebook, ha ricordato con nostalgia i suoi genitori, entrambi morti giovani. Il destino ora a distanza di pochi giorni lo farà riunire a coloro che gli hanno dato la vita, seppur troppo breve, ma vissuta sicuramente fino in fondo e sempre col turbo acceso.
Paolo Primon lascia i figli Giulia e Andrea, avuti con la prima moglie e Lisa e Mario avuti insieme all’attuale moglie Loredana e il suo amato nipotino.
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