Stato di emergenza, i dubbi del governo sulla proroga. Allo studio soluzioni alternative

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Mantenere alta l’allerta per l’emergenza sanitaria senza rinnovare lo stato di emergenza. E’ quanto il Governo starebbe studiando per evitare che tra meno di un mese, allo scadere del tempo limite, si debba ricorrere ad ulteriori proroghe.

La decisione verrà presa con tutta probabilità entro il 20 dicembre, quando il presidente del Consiglio Draghi sarà chiamato a pronunciarsi sul proseguimento o meno della difficile situazione.

La scelta per il premier è duplice: scegliere di dare uno stop optando per la legislazione ordinaria oppure varare un decreto per allungare nuovamente il tempo della crisi legata al Covid. Il fatto che un’eventuale proroga possa essere evitata, anche al netto delle migliori intenzioni, non è comunque così scontato.

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C’è inoltre da considerare che con la fine dello stato di emergenza molte delle norme che hanno regolato la vita degli italiani dall’inizio del 2020 andrebbero a decadere e assieme ad esse anche le regole di prevenzione del virus come il distanziamento sociale, l’obbligo di indossare la mascherina o la presenza di un commissario e il Green pass.

Le alternative sono quindi allo studio degli esperti: lasciare l’emergenza abolendo l’emergenza non sarà un’impresa facile. Tra le soluzioni, quella di affidare alla Protezione Civile i compiti che oggi sono del commissario per l’emergenza oppure quella di istituire internamente a Palazzo Chigi una struttura specifica.

“Il rinnovo darebbe un segnale sbagliato” ha dichiarato Brunetta – . Se il governo approvasse un decreto per la proroga, convertirlo non sarebbe semplice a gennaio, quando si vota per eleggere il nuovo presidente della Repubblica“.

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