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Val di Non – Sole – Paganella

Processo caseificio Coredo: anche il consulente della difesa non avrebbe dato da mangiare il formaggio Due Laghi “incriminato” a suo nipote

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Nella foto la Dott.ssa Silvia Bonardi e il prof. Valerio Giaccone consulenti di difesa e accusa
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Si è svolta mercoledì 1 dicembre scorso, davanti al Tribunale penale di Trento, l’udienza riguardante uno dei due procedimenti penali avviati dalla procura di Trento, nei confronti dei responsabili del caseificio di Coredo, Lorenzo Biasi ex presidente della latteria indagata (ora sostituito dall’allora ex vicepresidente Mirko Endrizzi) e del casaro Fornasari Gianluca.

I processi in corso sono molto delicati perché riguardano non solo il rispetto nelle norme igieniche sanitarie, ma anche e soprattutto la salute.

Parte offesa nel procedimento è Giovanni Battista Maestri, il padre del bambino che era stato male nel giugno 2017 dopo avere mangiato formaggio prodotto e commercializzato dalla latteria sociale (ad oggi ancora in condizioni disperate), difeso dall’Avvocato Paolo Chiariello.

Formaggio che, secondo la ricostruzione dei carabinieri del Nas, era stato acquistato presso il caseificio di Coredo.

Ricordiamo che durante le scorse udienze, un dipendente dell’azienda ha incredibilmente testimoniato che il tubo dell’autocisterna durante la raccolta del latte presso i conferitori toccava a terra su terreno spesso sporco di terra e letame, lo stesso tubo nel momento dello scarico del latte nelle vasche di affioramento o nella cisterna del caseificio veniva posizionato a diretto contatto con il latte che veniva poi usato per produrre anche il formaggio a latte crudo, come il “Due Laghi”.

L’operaio aveva segnalato la criticità ai responsabili della latteria ma era stato liquidato con: “l’abbiamo sempre fatto”, pure il luogotenente dei Carabinieri del Nas chiamato a deporre aveva descritto le varie carenze igienico sanitarie riscontrate.

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Nell’ultima udienza sono stati ascoltati i consulenti di parte la Dott.ssa Silvia Bonardi per la parte offesa (Maestri Giovanni Battista), docente di Ispezione degli Alimenti di origine animale presso il Dipartimento di Scienze Medico – Veterinarie e direttrice della Scuola di Specializzazione in Ispezione degli Alimenti di origine animale dell’Università di Parma, autrice di oltre 150 pubblicazioni scientifiche e il Professore Valerio Giaccone per la difesa (Biasi Lorenzo e Fornasari Gianluca), Professore Ordinario dell’Università di Padova e autore di 59 pubblicazioni scientifiche.

La consulente Bonardi ha relazionato sulle gravi inosservanze di rispetto delle norme igienico sanitarie e sicurezza alimentare riscontrate nell’esame della documentazione, del mancato rispetto di quanto previsto nell’intesa Stato Regioni n. 212/2016 che include E. coli STEC tra i pericoli microbiologici da ricercare in formaggi a latte crudo ed ha giudicato l’HACCP redatto dal Caseificio di Coredo incredibilmente lacunoso definendolo senza mezze parole nullo.

La stessa inoltre ha invitato a fare in modo di vietare la vendita del formaggio a latte crudo ai bambini ed alle persone fragili come succede in Francia.

Il consulente del “duo” Fornasari e Biasi ha relazionato che tutto è stato fatto a norma di legge e che il formaggio di fatto non era pericoloso, ma ad una precisa domanda in sede di contradditorio da parte dell’Avvocato Paolo Chiariello del Foro di Trento, con la quale si è chiesto al professore Giaccone se viste le analisi del formaggio incriminato avrebbe dato da mangiare quel formaggio a suo nipote o ad un bambino a lui caro, lo stesso, sollecitato a dare una risposta da parte dell’avvocato della difesa e dallo stesso giudice, non ha potuto o voluto dare risposta, smentendo di fatto quando in precedenza dichiarato.

Anche in questo caso come spesso accade, una mancata risposta equivale ad una risposta.

Altra dichiarazione singolare dello stesso professore è che a riguardo delle 49 pubblicazioni scientifiche da lui pubblicate nessuna di queste ha trattato la problematica Escherichia Coli produttore di STEC.

L’ulteriore e ultima udienza è prevista per il 9 febbraio 2022 a termine della quale in giudice si ritirerà in camera di consiglio per la sentenza finale.

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