Trento
Centro natatorio, l’assessore allo sport di Trento:”Vasca sarà utilizzata per moltissime discipline, anche paralimpiche”

Per quanto riguarda il centro natatorio che sorgerà a Trento, noi de “La Voce del Trentino”, abbiamo intervistato l’assessore allo sport del comune di Trento Salvatore Panetta. Le domande che gli sono state fatte vertono intorno ai possibili futuri utilizzi della piscina e i costi di mantenimento.
Per quando è previsto il completamento del piano?
“Il progetto non è stato ancora approvato. Sta sera ci sarà la delibera. Ieri sera c’è stato un consiglio straordinario per parlare di questo.
Le minoranze avevano fatto una mozione e si è trovato un accordo in cui si dice che si andrà avanti con il modulo presentato con la piscina olimpionica di 50 metri e nei prossimi due anni di assestamento di bilancio vedere se ci sono le condizioni per poter fare il secondo modulo che prevede anche la piscina da 25 con la possibilità di avere questa vasca per il riscaldamento per altre attività.
Questo viene rimandato a causa della disponibilità finanziaria. Oggi viene portato l’atto ufficiale, quindi il nuovo progetto preliminare che riguarda il nuovo centro natatorio.
La vasca avrà queste caratteristiche: sarà di 51 metri, con altezza variabile dai 2 metri ai 3 metri divisibile con un puntone mobile. Ci sono tutti gli accessori, gli spogliatoi e le tribune con 600 posti più 200 posti retrattili in più da aggiungere in caso di necessità.
Poi al primo piano abbiamo la palestra muscolare e le sale polifunzionali che non erano presenti nel precedente progetto. Al secondo piano ci sarà la zona ristoro e la terrazza.
La seduta di questa sera è importante perché bisogna approvare l’accordo tra provincia e comune. La Provincia infatti, ricordo, ci da 8 milioni. Noi con questo progetto avremo una spesa di 10 milioni e 760mila euro. Riusciremo a completarlo nel 2027.
In questi due anni, in accordo con tutto il consiglio comunale, è stata prevista la possibilità di avere il secondo modulo con un lato aperto accessibile che possa essere utilizzata per delle gare di importanza anche internazionale.
In questo momento il percorso che abbiamo fatto come giunta è quello di avere la priorità di dare alla città la possibilità di avere un’olimpionica coperta“.
Secondo le minoranze, questa vasca da 25 metri sarebbe indispensabile per le gare a livello internazionale. Anche la maggioranza condivide questo pensiero?
“La piscina darà la possibilità di ospitare molte altre gare oltre a quelle di livello internazionale. Il campionato italiano, per esempio, se verrà, il Trentino lo ospiterà una volta ogni 15 anni.
Con questo centro notatorio possiamo dare risposta non solo al nuoto, ma anche al nuoto sincronizzato, alla pallanuoto che, con questa piscina olimpionica potrebbe fare un campionato di serie A. Non è poco.
Ci sono anche altre discipline da tenere in considerazione come l’apnea, l’attività subacquea. Daremo risposte anche a tutte queste associazioni. Daremo risposta anche al paralimpico, per esempio.
Nessuno parla di queste attività che hanno bisogno di spazi. Con questo bel progetto, daremo risposta anche a questo. Per quanto riguarda i tuffi, interverremo sul Manazzon. Lasceremo lì la sede di quel tipo di sport.
Se si riusciranno a trovare i fondi per la seconda piscina, si potranno fare molti altri ragionamenti ma anche senza il secondo modulo potremo sfruttare molto la piscina olimpionica”.
E per quanto riguarda i costi di mantenimento. Saranno sostenibili?
“Noi adesso, con i tre poli (Manazzon, Trento nord e Madonna bianca) abbiamo un costo di mantenimento di 1 milione e 350 mila euro. Anche su questo verrà fatto un ragionamento, sulla gestione di tutti i poli.
Su Manazzon per esempio stiamo lavorando per la creazione di una parte esterna con scivoli e giardino d’inverno. Il giardino d’inverno permetterà di avere una sauna, wellness con l’accesso alla piscina.
Faremo anche un ragionamento di partenariato. I privati potrebbero essere interessati ad avere un partenariato sul lido Manazzon.
Anche su Madonna bianca si potrebbe ragionare, per esempio con l’università. Queste ulteriori variabili saranno valutate con serietà nel tempo”.
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