Trento
“Dammi il tuo posto macchina”, a Trento straniero aggredisce e minaccia 19enne di Pinè

Erano appena le otto di sera di venerdì 1 ottobre quando due ragazzi di diciannove anni residenti a Baselga di Pinè sono stati aggrediti nel parcheggio di Sanseverino a Trento.
I due avevano parcheggiato la loro automobile nel primo posto libero disponibile.
Dopo una trentina di secondi è arrivato un ragazzo straniero di circa 25 anni a bordo di una Mercedes nera con a lato la sua ragazza.
Lo straniero si è fermato con la sua automobile, ha abbassato il finestrino ed in evidente stato di alterazione ha cominciato a minacciare il conducente dell’auto parcheggiata.
Le sue parole sono state dapprima pacate. Ha tentato di aggiudicarsi il posto spiegando che il parcheggio sarebbe stato suo in quanto la sua ragazza lo “stava tenendo”.
La ricostruzione dei fatti non quadrava in quanto la ragazza si trovava sul sedile del passeggero.
Dopo aver tentato di nuovo di far spostare il ragazzo parcheggiato, lo straniero è sceso dalla macchina ed è passato alle minacce: ”Tu forse non hai capito chi sono io. Sposta subito quella caxxo di macchina- e poi ha continuato a vaneggiare– O adesso la sposti o vedi quello che succede. Non sai chi sono io”.
Dopo aver sentito queste esternazioni il pinaitro ha deciso per la via della resilienza. Si è girato e ignorando lo straniero che delirava si è messo a telefonare. A questo punto l’altro ha deciso di passare alle mani.
Vedendo che veniva ignorato ha tentato di entrare nella macchina parcheggiata. Il proprietario della stessa ha naturalmente chiuso la porta impedendolo. Successivamente si è trovato costretto ad interrompere la chiamata poiché lo straniero ha cominciato ad insultare ed inveire :“Figlio di … ti ammazzo- coglio…- testa di ca…”.
Poi ancora delle altre minacce:”Ti vengo a prendere” ed altre esternazioni naturalmente condite da insulti.
L’insultato allora ha risposto: ”Allontanati dalla mia macchina e non ti permettere di provare ad aprire la porta un’altra volta”.
Lo straniero allora, secondo l’aggredito “sotto l’effetto di qualche droga”, si è scaraventato contro di lui ed ha provato a mettergli le mani al collo.
Il pinaitro allora si è liberato dalla sua presa e lo ha spinto via. A questo punto è intervenuta la fidanzata dell’aggressore e lo ha allontanato.
Lui però ha voluto fare naturalmente un’uscita ad effetto minacciando nuovamente l’altro: ”Ti spacco la faccia– poi la sua frase preferita- non hai capito con chi ca… hai a che fare- ed infine- prova a venire in città e vedi cosa ti succede”.
Il diciannovenne allora ha risposto:”Non so chi tu sia ma so che sarai denunciato”. Allora l’altro ha provato nuovamente ad aggredire ma è stato fermato dalla sua ragazza.
Ha urlato qualcosa in arabo, probabilmente altre minacce a giudicare dal tono. E’ infine partito sgommando con la sua Mercedes parcheggiandola dopo alcuni metri.
Il diciannovenne allora ha chiuso la sua vettura e si incamminato con la sua amica che era rimasta a bordo del veicolo, verso la città. Naturalmente è stata scattata una foto dell’automobile dell’aggressore.
Al ritorno dal giro in città i due diciannovenni, accompagnati da un terzo che si era unito alla compagnia, hanno notato che il tergicristallo posteriore del veicolo era rotto.
La Mercedes non era inoltre più parcheggiata, il che ha fatto intuire ai due chi potesse essere stato a commettere il fatto.
“Sembra che Trento sia diventato il Bronx. Non è possibile che alle otto di sera arrivi un individuo del genere con deliri di megalomania a pretendere che tu gli ceda il posto.
Stranamente era uno straniero. Siamo alla follia. Costoro si sentono legittimati a qualsiasi prepotenza.- ha commentato l’aggredito dopo aver spiegato il fatto al nostro giornale– Non si può essere minacciati alle otto di sera.
Il peggio è che quattro macchine si sono accodate alla Mercedes durante l’aggressione. Nessuno si è preoccupato di nulla. Non è scesa neanche una persona a vedere cosa stesse accadendo nonostante le urla e le minacce dello straniero si sentissero nitidamente.
Avrebbe potuto farmi veramente male. Per fortuna ho una preparazione nella difesa personale che mi ha consentito di allontanarlo.
Se al mio posto ci fosse stato un anziano o una persona non in grado di difendersi si sarebbe veramente posto un problema.
Mi sembra però pazzesco che questi soggetti si credano talmente i padroni del mondo da pretendere che altri cedano loro il posto della macchina. Si sentono pure legittimati ad aggredire chi si rifiuta di soddisfare le loro richieste illegittime e i loro tentativi di abuso”.
(SP).
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