Alto Garda e Ledro

Minori denunciati a Riva, la sindaca Santi: “Gli venga spiegata la legalità”

Pubblicato

10 mesi fa

10 Settembre 2021

11 minori denunciati e molti danni da sanare: è questo il bilancio dell’ultima operazione del commissariato di Riva del Garda che ha portato all’individuazione di adolescenti problematici la cui presenza molesta viene segnalata da mesi.

Come riportato ieri dal nostro quotidiano, si parla qui furto di estintori, imbrattamento di edifici pubblici o di attività commerciali, danneggiamento di mezzi di enti pubblici, furto di bibite dai distributori di bevande e minacce contro le persone che li invitavano ad un comportamento più responsabile.

E proprio su questa questione si è espressa pubblicamente anche la sindaca Cristina Santi, che ha sottolineato l’importanza dell’educazione alla legalità diffusa non solo per adolescenti e giovani, ma per tutta la società.

Nell’occasione, Santi ha ringraziato l’operato degli agenti di via Brione guidati dal dirigente Salvatore Ascione. “La denuncia penale nei confronti di ragazzi minorenni è l’estrema ratio a cui non ci si può sottrarre quando vengono violate in modo sistematico varie disposizioni di legge – ha commentato Ascione – .

In più occasioni si è cercato di far comprendere a questi giovani il disvalore delle loro azioni e in più casi si è riuscito, nel continuo colloquio con le loro famiglie e le Istituzioni, nell’intento di farli ritornare sui canoni della legalità facendogli apprezzare il valore del comportamento positivo in contrapposizione al rischio delle azioni negative fin ad allora messe in atto”. Un percorso che, anche secondo la prima cittadina, deve partire dalla famiglia.

Un sentito grazie alla Polizia di Stato che qui a Riva del Garda ha individuato e denunciato i presunti componenti di di una baby gang, tutti minorenni tra i 14 e i 17 anni, responsabili di furti, imbarattamenti e danneggiamenti. Molti, troppi gli episodi ad opera della banda che avevano destato preoccupazione e allarme. Grazie alle forze dell’ordine, quindi: a nome di tutta collettività. Con l’auspicio che le famiglie dei presunti responsabili abbiano la possibilità di spiegare loro l’importanza della correttezza e della legalità!