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Rovereto e Vallagarina

A Rovereto «Angelo Bettini: una verità processuale»

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Il 28 giugno Rovereto ricorda l’avvocato vittima della violenza nazi-fascista: una cerimonia di commemorazione e la proiezione del film di Katia Bernardi. Sarà proiettato presso il teatro Zandonai alle ore 21.00 il film: Angelo Bettini, una verità processuale. Opera della regista Katia Bernardi, con la consulenza dello storico Fabrizio Rasera, racconta le vicende dell’avvocato roveretano Angelo Bettini, antifascista e membro del CNL del Trentino, che venne ucciso nel suo studio nel corso di una retata contro i partigiani il 28 giugno del 1944.

Il film verrà proiettato al termine di una giornata che la città di Rovereto dedica alla memoria della figura di un uomo ricordato per il suo continuo impegno a favore dei più deboli.  Una giornata di commemorazione che si aprirà alle ore 11.15, presso il cimitero di S.Marco: a rendere omaggio ad Angelo Bettini vi saranno, oltre all’amministrazione comuale, il saluto del Presidente del Tribunale di Rovereto, Angelo Adilardi; il Procuratore della Repubblica di Rovereto, Aldo Celentano; il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Trento, Michele Russolo e il Presidente dell’ANPI provinciale, Mario Cossali. Alle 12.10 sarà deposta una corona davanti allo studio dove l’avvocato roveretano fu ucciso.

Alle 21.00, presso il teatro Zandonai, sarà proiettato il film: “Angelo Bettini. Un ritratto processuale”, di Katia Bernardi: “La scelta di realizzare un documentario attraverso la messa in scena di un processo – ha spiegato la regista trentina – “nasce dal bisogno di attualizzare una storia e un personaggio portatore di valori ed ideali più che mai contemporanei. Il mondo dell’avvocatura e il tribunale erano i luoghi di Angelo Bettini. Il taglio registico è dunque quello di ambientare il suo ritratto in un tribunale di oggi, attraverso le parole di storici, parenti ed esperti, nel ruolo di testimoni del processo”.

Al banco dei testimoni si alternano Giuseppe Ferrandi, direttore del Museo Storico di Trento e Mario Cossali, presidente dell’Anpi del Trentino, i quali, nel corso della deposizione, ricostruiscono il contesto storico locale e nazionale della strage del 28 giugno; lo storico Fabrizio Rasera, autore della più documentata ed esaustiva biografia su Angelo Bettini, traccia un profilo della figura dell’avvocato, protagonista della Resistenza in Trentino; infine è il turno di Giorgio Magi, unico testimone oculare dell’omicidio e di Cristina Bettini, nipote ed erede dei valori ed ideali di suo nonno Angelo.

Alcuni dei personaggi del documentario, Nicola Canestrini, Giuseppe Ferrandi e Cristina Bettini sono i diretti discendenti dei protagonisti della Resistenza trentina, segno di una continuità storica e culturale che rappresenta un’eredità viva nel nostro territorio.

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