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Rovereto e Vallagarina

Notte di guerriglia a Rovereto, esercenti furiosi. Maxi rissa in pieno centro

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Quella tra venerdì 18 e sabato 19 giugno è stata una notte di follia collettiva e di guerriglia nel cuore di Rovereto, proprio in quella piazza Cesare Battisti che ancora oggi riporta lo sfregio umiliante del reggiseno e del rossetto sulla statua della fontana del Nettuno, gesto vergognoso ancora impunito (lo resterà per sempre?) come ancora da effettuare (a sei mesi dall’accaduto) sono i lavori di ripristino della statua, uno dei simboli della seconda città del Trentino, che resta desolatamente “rivestita” per nascondere la vergogna di tale deliberato atto vandalico.

Notte di follia dicevamo, con centinaia di giovani e giovanissimi che, a pochi giorni dall’eliminazione del coprifuoco, si sono divertiti a dar vita ad una maxi rissa: molti erano stati attirati in centro dal dj set con fiumi di birra distribuita in maniera probabilmente avventata dal giovane gestore del bar Piazzetta, (ricordiamo infatti che è vietato dare da bere agli avventori già ubriachi, art 691, ed ai minorenni, legge 48 del 2017.) non nuovo a queste iniziative, in largo vittime delle Foibe.

Numerosi quelli che da lì si sono spostati nella vicina via Roma, dove il Perbacco da anni è aperto fino a tardi ma ieri sera. Visto che la situazione stava degenerando a causa di tensioni e scontri tra gruppi di ragazzi, roveretani e non, italiani di prima e di ultima generazione, in un crescendo di scontri e di insulti, il gestore ha deciso però di chiudere molto prima del solito, neppure a mezzanotte.

Partono subito le chiamate alle forze dell’ordine, molteplici richieste d’intervento immediato per scongiurare il pericolo di incidenti gravi e per fermare una situazione assurda.

Da via Roma a piazza Cesare Battisti sono pochi metri: è lì che si consumano gli scontri più cruenti, in particolare un gruppo di “nuovi roveretani” si accanisce nei confronti di un giovane “avversario” colpito pesantemente da pugni e calci.

I facinorosi, ormai fuori controllo, cercano di utilizzare sedie e tavolini dei plateatici presenti nella piazza come armi ma fortunatamente sono bloccati con provvidenziali catene.

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Passano i minuti, mezz’ora, fin ad un’ora prima che, dopo ripetute telefonate in serie, arrivi una pattuglia delle forze dell’ordine, alla cui vista molti ragazzi si disperdono nelle vie limitrofe (in particolare in via Mercerie dov’è ancora aperto un altro noto locale con assembramenti in strada) ma dopo la partenza della pattuglia molti ritornano sul posto, a caccia di vendetta e di nuovi avversari con cui fronteggiarsi. È una vera caccia all’uomo davanti agli sguardi angosciati degli altri avventori.

Si prosegue tra grida e scontri fino a tarda notte, una notte che verrà ricordata a lungo dalla città della Quercia.

Il giorno dopo la notizia-shock tiene banco in città: “Potevano scapparci anche feriti gravi, se non di più. Mai vista una cosa simile a Rovereto, ormai è stata superata la soglia di guardia – commenta un testimone oculare -. Sono state molte le telefonate alle forze dell’ordine ma gli agenti sono intervenuti in ritardo, troppo tardi per evitare conseguenze ben più gravi, che solo casualmente non sono avvenute”.

Gli esercenti, alle prese con orde di giovanissimi fuori controllo, invocano una presenza più assidua e costante delle forze dell’ordine, perché dopo mezzanotte tutti sanno che a Rovereto non c’è controllo e c’è chi approfitta di questa situazione. Ora basta, in molti chiedono che si trovino gli opportuni rimedi e vengano messe in campo le contromisure necessarie.

Da mesi, ormai, il presidente dell’Unione Commercio e Turismo lagarina Marco Fontanari ha chiesto maggiori risorse ed il dispiegamento delle forze dell’ordine, soprattutto in orario serale e notturno, per presidiare il territorio e prevenire i troppi episodi di furti con scasso, traffico di stupefacenti e vandalismi (come quello che ha distrutto molti dei soggetti esposti nel giardino delll’ex Cral di Borgo Sacco per la mostra “Dinosauri in carne ed ossa”).

Da sempre in prima linea sulla questione sicurezza, l’Unione lagarina non intende diminuire il proprio impegno ed è pronta a mettere in campo tutte le iniziative di mobilitazione necessarie.

Su richiesta di Confcommercio e Confesercenti del Trentino mercoledì è in programma un vertice del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, richiesto ieri anche dal governatore Fugatti, per cercare di risolvere la situazione che caratterizza molti centri urbani del Trentino, a partire dal capoluogo.

Non c’è più tempo da perdere, per evitare episodi ancora più gravi e drammatici e restituire sicurezza e tranquillità ai centri storici delle nostre città.

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