Trento
Vendita e somministrazione compresa: continua a Trento l’azione dei distributori di morte

A distanza di pochi giorni purtroppo si ripresenta la stessa identica scena. I distributori di morte continuano la loro opera offrendo oltre alla droga anche il servizio di somministrazione ai novizi o a chi ha paura degli aghi.
Quello della droga è un mercato che si adatta velocemente alle esigenze dei clienti. E non potrebbe essere il contrario viste le cifre miliardarie che muove ogni giorno e che finiscono quasi sempre in paesi dell’est oppure in quelli africani.
Come in tempo di lockdown erano gli spacciatori a portare la dose quotidiana a casa dei tossici ora la nuova strategia è quella di convincere i clienti (quasi sempre minorenni) a provare eroina o cocaina con l’aiuto dello spacciatore di turno che ti inietta la droga.
Evidentemente ci sono nuove leve di tossicodipendenti non ancora in grado di bucarsi da soli, ma in compenso ci sono solerti venditori di morte che provvedono in proprio a mettere l’ago nella vena, del resto criminale finché si vuole, quella della dose è una vendita e l’iniezione potrebbe rientrare nell’assistenza “post vendita”.
Si tratta di una situazione tragica che dovrebbe far riflettere perché queste “lezioni” non vengono date in luoghi appartati o periferici, ma in mezzo alla gente.
Nel primo caso eravamo nei pressi della stazione ferroviaria, nel secondo al Parco della Predara in pieno giorno ed in punti visibili tanto che c’è chi ha potuto fotografare senza troppi problemi.
Colpisce in entrambi i casi la passività curiosa del ragazzo al quale viene fatta l’iniezione, nessun cenno di reazione, ma perfino fiducia nel venditore di morte. Venditore di morte che con questa azione aggrava la sua posizione qualora le cose dovessero andare male.
In contemporanea a queste foto drammatiche ci sono sempre più frequenti ritrovamenti di siringhe usate sparse in quasi tutta la città.
Evidentemente il fenomeno è in crescita e coinvolge una generazione di giovani che per farsi deve superare dubbi e paure: c’è chi aiuta a sfidare la morte perché solo spacciatore o tossico amico, resta comunque un potenziale assassino.
Una domanda è però lecita: se queste scene che accadono in pieno giorno ed in luoghi frequentati, vengono viste e immortalate da normali cittadini a non vederle sono solo le forze dell’ordine? Lo sappiamo: purtroppo hanno le mani legate da leggi inconsistenti…..
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