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Ambiente Abitare

Quando la psicologia incontra l’abitare green

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Tra i molteplici effetti della pandemia si iniziano ad intravedere dei risvolti positivi, come rivalutare la propria casa, diventata più che mai un luogo sicuro, un modo di essere che esprime molto della nostra personalità.

Da semplice dormitorio a casa laboratorio, dove vivere e lavorare, un luogo da amare perché ci infonde gioia.

L’idea di due professioniste di fare sinergia nel mettere insieme competenze, ha prodotto un ciclo di webinar dal titolo “Le case felici” con lo scopo di creare equilibrio e benessere negli spazi abitativi, aiutando le persone a guardare il proprio appartamento con occhi nuovi.

I preziosi insegnamenti di Paola Maria Taufer (psicologa, psicoterapeuta, formatrice, nonché presidente della Commissione provinciale per le pari opportunità uomo-donna) e Paola Lanaro (architetto, docente di Interior Design, specialista in architettura sostenibile e arredo ecologico con Atelier a Vicenza), non sono da tenere nel cassetto visto il risveglio della stagione primaverile che pone al centro la persona e i suoi cambiamenti.

Per gli incontri online, visibili anche in Facebook, sono stati scelti tre interessanti argomenti: Il colore della felicità (17 febbraio), La gioia del riordino (3 marzo), Un giardino dentro la casa (17 marzo 2021).

Nel primo incontro online – Il colore della felicità – la premessa fondamentale è quella del benessere, che si può declinare in tre ambiti: fisico (stato di salute del corpo), psichico (equilibrio interiore) e sociale (limitato a causa del lockdown e distanziamento).

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E’ importante la qualità dell’ambiente in cui viviamo nelle nostre città e paesi, ma anche l’abitazione, la sicurezza, la libertà, le condizioni socio-economiche (indicatori oggettivi).
Gli indicatori soggettivi invece indagano i sentimenti e le emozioni, così in una casa proviamo la sensazione di stare bene oppure di sentirci a disagio.

Il rapporto tra psicologia e casa è profondo, perché va ben oltre il concetto di abitazione in tutte le sue sfumature (dimora, residenza, domicilio); significa rifugio, un luogo sicuro, dove ritrovare la dimensione del Sé (detta terza pelle) quando si torna da un viaggio, potersi rilassare in un ambiente confortevole, lontano dai giudizi degli altri.

Per questo se pensiamo che la casa non sia più adatta alle nostre esigenze, dobbiamo cambiare qualcosa.

Esiste anche un legame tra la psicologia e colore, che ha un significato emozionale, attribuito ai colori caldi (rosso, giallo, arancione), colori freddi (blu, verde, viola) e le varie combinazioni di colore.

Secondo gli esperti nelle nostre case non c’è abbastanza colore (solo il 20%), spesso gli ambienti sono caratterizzati da un’estetica minimalista (bianco, grigio, beige). A volte siamo colpiti dalle facciate di alcuni quartieri moderni, che influenzano il nostro umore anche se non ce ne rendiamo conto.

La psicologa Paola Taufer sceglie tre colori che hanno il sapore del rinnovamento: bianco navajo (simboleggia la capacità di superare le prove della vita), ginger (colore rigenerante e ricostituente), verde pera (serve per crescere e simboleggia il saper vedere oltre).

L’architetto Paola Lanaro, laureata a Venezia nel 2003 con una tesi sull’arredo urbano, ha fatto della sostenibilità, recupero e utilizzo dei materiali naturali la sua identità, personalizza l’interno delle abitazioni tenendo conto dei mobili da conservare e restaurare.

Per la riqualificazione energetica consiglia l’utilizzo dei mattoni di canapa, come arredatrice ha passione per la pittura di piccoli oggetti (piatti, tazzine, sedie, lampade, corrimano di una scala, vecchi mobiletti ecc..), che grazie al colore si riempiono di armonia e bellezza.

La professionista ritiene che il potere del colore è straordinario perché aiuta ad abbellire la nostra vita, da felicità e gioia al pittore, un’esperienza emotiva positiva come ascoltare musica. Le sue sedie variopinte hanno arredato le vie di Vicenza, creando un effetto stimolante.

A coloro che sono appassionati di questo tema, consiglia la lettura di “Cromosofia – Forme e colori che rendono la tua vita felice” di Ester Fetell Lee, un libro che studia la connessione tra i colori e gli esseri umani.

Il tema del secondo incontro online è ideale per questa stagione – La gioia del riordino – la psicologa Paola Taufer pone alcune domande: “Le case sono troppo piene di cose, come mai non riusciamo a fare ordine, liberandole da oggetti inutili e ingombranti?” e “Ordine/Disordine, lo teniamo sotto controllo o ne siamo vittime?”

Si può introdurre l’argomento facendo riferimento al Feng Shui, che ricerca l’armonia nell’ambiente domestico secondo gli antichi principi orientali dell’equilibrio energetico (mettere ordine nelle cose e nella vita) e al Decluttering, cioè fare spazio, liberarsi dalle cose inutili e accessorie (dal punto di vista psicologico vuol dire vivere meglio).

Le cose posseggono un valore affettivo nel bene e nel male, come i ricordi di persone che sono vissute in un periodo precedente alla nostra vita e raramente vengono utilizzati, però vediamo questi oggetti da così tanto tempo che ci siamo affezionati.

Il lasciare andare conduce verso il nostro percorso evolutivo, ma spesso le persone sono bloccate emotivamente, con problemi di immaturità, insicurezza e bisogno eccessivo degli altri. Buttare via è qualcosa d’importante, bisogna prendere la decisione di pulire e liberare la casa, ma come fare?

Ci sono varie soluzioni: vendere alcune cose online, regalarle o scambiarle con qualcosa che serve veramente. Bellezza, pulizia e ordine stanno alla base del nostro benessere.

Un breve test può aiutare a capire la tendenza ad accumulare: a quante domande si risponde con un SI?
Nell’armadio tenete abiti che non mettete? Avete pile di riviste e giornali? Nei cassetti si trovano chiavi misteriose? Il portafoglio è pieno di foglietti e biglietti da visita? La soffitta è stracolma di cose? Nel computer ci sono file che non aprite mai?

La psicologa consiglia un libro che aiuta a fare scelte consapevoli e benefiche: “Ogni cosa al suo posto e un posto per ogni cosa” Come fare ordine in casa e nella vita – di Mary Lambert.

Ad alcune persone che avevano inviato la foto di una stanza, l’architetto suggerisce soluzioni pratiche per un relooking (rifacimento del look). Si tratta di un intervento circoscritto e mirato, che può riguardare la nuova disposizione degli arredi, il colore delle pareti o rigenerazione di oggetti passati di moda.

Secondo Paola Lanaro i nostri problemi sono legati allo spazio in cui viviamo, si può fare una lettura del nostro carattere anche attraverso l’immagine di una stanza o zona della casa.

Alcune clienti non riescono a liberarsi del superfluo perché sostengono di “avere tutte cose belle”, altre sono insoddisfatte della propria casa, dormono male e si sentono a disagio.

Le stanze hanno le energie delle persone che le hanno abitate, ma si può raggiungere il benessere attuando un miglioramento.

Con pochi soldi e buon gusto è possibile arredare con stile il proprio appartamento, bisogna avere amore per il recupero, utilizzando accessori come una lampada che identifica la zona pranzo/snack, carta da parati o pareti antichizzate, elementi vintage, cuscini, quadri, fiori, ecc.. (blog Apartment Therapy di Maxwell Ryan).

Nel terzo incontro “Un giardino dentro la casa” si entra in un contesto ancora più interessante che fa capire quanto il nostro rapporto con la natura sia ancestrale.

Secondo Paola Taufer le piante portano un benessere fisico e psicologico negli ambienti chiusi dove si vive e lavora, senza sottovalutare l’aria e l‘aspetto ornamentale.

Diversi studi hanno preso in considerazione il verde in casa, nei balconi e in giardino, si è osservato che dove ci sono piante diminuiscono i composti organici volatili (VOC) e le allergie, perché molte piante assorbono questi agenti inquinanti (polvere).

Inoltre hanno una funzione rinfrescante in estate e riscaldano d’inverno, favoriscono la concentrazione nello studio/lavoro e diminuiscono i rumori esterni. Quindi rendono l’ambiente più calmo, migliorando umore, relax e recupero energie.

Dal punto di vista fisico occuparsi delle piante con amore, togliere le foglie secche, innaffiare, potare, ecc.. stimola le funzioni cognitive, i sensi, il tatto e la vista (il colore verde è calmante).

Fa bene parlare con le piante, crescono sane e rigogliose; sono raccomandate anche nei luoghi di lavoro, perché apportano serenità e benessere.

Si parla anche di Biofilia, termine coniato per la prima volta da Erich Fromm nel 1964, a significare la tendenza psicologica ad essere attratti da tutto ciò che è vivo e vitale. Tale concetto è stato sviluppato nel 1984 da Edward O.Wilson, provando empiricamente l’interesse umano per i processi vitali.

Quali piante scegliere per la nostra casa?
In cucina trovano posto le piante aromatiche (rosmarino, prezzemolo, salvia, timo), ornamentali, profumate e saporite.
In soggiorno: Ficus, Cactus, Fico d’India, mentre in bagno sono adatte le Felci e Bambù.
In camera da letto sono consigliate Aloe vera, Orchidea, Lavanda per le proprietà rilassanti e balsamiche, mentre nello studio la Dracena, Potus, Agave e piante grasse.

L’architetto Paola Lanaro invita a prendersi cura delle piante e comunicare con loro (anche con la musica). Il suo lavoro è legato alla bioedilizia, recupero e sostenibilità, ha insegnato arredamento nelle scuole.

Rileva la mancanza di spazi verdi nelle città, che hanno un effetto calmante, gioioso e abbinato al colore degli edifici scolastici rassicura. Anche colorare il cancello della scuola insieme agli allievi è una gioia.

Chi non ha il pollice verde può scegliere una carta da parati ispirata alla natura selvaggia, tappezzeria e tende a fiori, quadri in stile composizione vegetale (Piet Oudolf progettista di giardini).

Quale pianta preferire per l’ufficio?- Succulente, Anthurium, Dracena, Potus, Ficus, Sanseveria. Tra queste piante cercare quelle che attirano, di cui prendersi cura in base all’orientamento della luce o penombra, sentire la terra se richiede acqua o pulizia delle foglie; ciò implica conoscenze, competenze, amore, sinergia e cura della persona.

Le piante sentono se le amiamo e ricambiano curandoci. “Le case felici” prevedono altri appuntamenti, piccole idee di benessere, al centro la persona e i suoi cambiamenti in un progetto di restyling degli spazi in cui abitare.

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