Trento
A 30 anni dalla scomparsa FBK e Unitrento ricordano Bruno Kessler, loro fondatore

Si è svolta presso la sede di Via Santa Croce 77 a Trento – in un incontro necessariamente ristretto, ma non per questo meno sentito – la consegna della donazione a FBK di un’opera realizzata nel 1977 dall’artista Riccardo Schweizer per Bruno Kessler, voluta da alcuni familiari dello statista, in occasione della ricorrenza del trentesimo anniversario della scomparsa.
L’opera, di grandi dimensioni e realizzata in rame (un unicum per Schweizer), ha trovato da pochi giorni la sua collocazione naturale presso l’Aula Grande della sede storica della Fondazione, ed essendo originariamente senza titolo, d’accordo con la famiglia Kessler si chiama da oggi “Omaggio a Bruno Kessler”.
Relativamente alla genesi di quest’opera, si conserva una straordinaria lettera inviata dall’artista stesso a Bruno Kessler. Schweizer scrive con affetto e deferenza, manifestando la profonda stima che lo lega allo statista e nel contempo rivendicando la propria indipendenza creativa. È infatti lui a decidere in maniera autonoma il soggetto, inserendo un ritratto di Kessler stesso, accanto a rimandi a monumenti iconici del Trentino, quali il Castello del Buonconsiglio e le Dolomiti, sentenziando: “fai comunque parte del Trentino quanto una casa, un albero, ecc.” I
Il Presidente FBK, Francesco Profumo e il Rettore, Paolo Collini, in questa occasione hanno voluto rendere omaggio al fondatore delle rispettive istituzioni, l’allora Istituto Trentino di Cultura oggi Fondazione Bruno Kessler e l’Università degli Studi di Trento.
“Il ricordo della figura di Bruno Kessler assume un’importanza significativa per noi nel trentennale dalla sua scomparsa – ha commentato il Presidente FBK, Francesco Profumo nel suo intervento. Sono certo che se Bruno Kessler fosse ancora tra noi apprezzerebbe molto quanto è stato fatto dall’Università di Trento e dalla Fondazione Bruno Kessler per lavorare insieme, attraverso la condivisione di personale di ricerca grazie alle doppie affiliazioni (double appointment), attraverso molti progetti congiunti di formazione, di innovazione e di internazionalizzazione. Questo ‘modello Università di Trento-FBK’ con i risultati raggiunti e quelli che genererà in termini di qualità dei laureati, dei ricercatori e dell’innovazione sviluppate, darà al Trentino un maggior vantaggio nella competizione sempre più alta tra territori”.
“In tempi non sospetti, Bruno Kessler ha deciso che per il Trentino era necessario investire in formazione e ricerca e ha difeso questa sua intuizione anche di fronte alle difficoltà“, ha osservato il Rettore Paolo Collini. “La dimostrazione della sua lungimiranza l’abbiamo oggi, perché questa sua idea ha continuato a camminare sulle gambe di altre persone anche dopo di lui. La collaborazione con FBK, ad esempio, è diventata più di una semplice collaborazione, è un’alleanza strategica fatta di progetti, laboratori e impegni congiunti. Un percorso di crescita comune e intrecciato che al centro ha sempre la stessa idea di allora: il progresso attraverso la conoscenza”.
Giovanni Kessler, fra i familiari che hanno donato l’opera, ha voluto aggiungere un ricordo personale: “L’eredità più evidente ed efficace di Bruno Kessler ancora oggi in Trentino sono le istituzioni culturali da lui fortemente volute come strumento di innovazione, di cambiamento e di apertura del Trentino. Mio padre non aveva il timore che qualcuno fosse migliore di lui o la paura di confrontarsi: lui cercava il nuovo, cercava il meglio per crescere personalmente e per far crescere il Trentino”.
Si è unito infine al ricordo dello statista anche l’assessore allo sviluppo economico, ricerca e lavoro della Provincia autonoma di Trento, Achille Spinelli che ha sottolineato come: “Bruno Kessler è stato alla base della storia del Trentino: è stato uomo politico, uomo di cultura innovatore e visionario. Ha dato vita all’ITC oggi Fondazione Bruno Kessler che grazie a una crescita continua è divenuta un centro di ricerca riconosciuto a livello internazionale e ha sostenuto poi la nascita e la crescita dell’Università di Trento, una punta di eccellenza e un elemento attrattivo per il nostro territorio. Ancora oggi dobbiamo dire grazie a Bruno Kessler per questo“.
Note – L’opera “Omaggio a Bruno Kessler” è ora patrimonio aperto e fruibile a tutti. Sarà cura della Fondazione Bruno Kessler consentire alla cittadinanza di ammirarla dal vivo, non appena il contesto generale renderà possibile la riapertura in sicurezza degli spazi della sede di Via Santa Croce 77, da sempre luogo-agorà pensato per la crescita e la condivisione della cultura
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