Incontro tra scrittura, poesia e arte alla Biblioteca di Levico

“Ognuno ha una storia da raccontare, a volte non sa dove cominciare, a volte non sa come continuare, a volte non sa come finire…” così recitava il sottotitolo del Corso base di scrittura creativa e poesia organizzato dalla Biblioteca comunale di Levico Terme nel 2016.

Sembra passata un’eternità, quando si poteva uscire la sera per trascorrere serate letterarie, conferenze e corsi, uno di questi ci è rimasto impresso.

Quattro lezioni per esercitare le nostre abilità spesso sottovalutate, nel saper scrivere un breve racconto, una poesia o una storia magari ispirata da un dipinto, come in questo caso.

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Il formatore Stefano Borile (foto sotto) è scrittore e poeta, autore e regista teatrale di alcune compagnie trentine, nonché membro di giuria in diversi concorsi di poesia in ambito provinciale e nazionale.

L’intento del corso di scrittura creativa (base e avanzato) è quello di invitare le persone a porsi domande, sviluppando la propria immaginazione, scelta delle parole, dettagli e stile, ma scrivere può avere anche finalità terapeutiche oltre che fantastiche.

Tra i partecipanti, ben tre persone hanno in seguito scritto libri, trasformando un esperimento amatoriale in un impegno più importante. A volte basta un input ma servono delle regole, come nella poesia, nella lettura interpretativa di testi e favole per bambini dove occorre un ritmo.

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Stefano Borile da due anni conduce gruppi di lettura e ha scritto partiture teatrali; racconta di un suo recente lavoro – La partita a poker in mansarda – dove vari personaggi si trovano a discutere e svelano le loro storie, tra crisi e insuccessi personali progettando una rapina…

La Biblioteca comunale di Levico ha una lunga esperienza nell’organizzare eventi culturali, era in programma una nuova edizione di questo corso, purtroppo rinviata in autunno a causa della pandemia.

Alla domanda se è possibile organizzare un corso di scrittura online, il docente risponde che per pochi partecipanti diventa una perdita di tempo, risulta più efficace la diretta, magari all’aperto nel parco asburgico immersi nella natura.

Ed ora torniamo ad uno dei compiti assegnati durante il corso base di scrittura creativa: scrivere un racconto ispirandosi al dipinto “Western motel“ di Edward Hopper, in circa mezzora.

Allo scadere del tempo, il docente invita i corsisti a leggere ad alta voce i propri brani, è stato molto interessante ascoltare i diversi modi e stili di interpretazione del quadro dell’artista americano, così definito dalla critica:

«La grande popolarità di Hopper, considerato il migliore pittore realista americano del XX secolo, deriva tanto dal suo stile quanto dal suo atteggiamento verso i soggetti. Le sue figure sono imprigionate nel posto che occupano perché diventano parte della composizione generale del quadro e dei diversi movimenti direzionali di forme e colori. Non hanno capacità di movimento indipendente. Inoltre, i colori sono brillanti, ma non trasmettono calore». (M. Baigell – Arte Americana, 1930-1970 – Milano 1992)

Ed ora lasciamo al lettore il piacere di leggere alcuni racconti consegnati per la pubblicazione dai vari autori: Giuseppe del Vecchio e Stefano Borile, Fabio Recchia, Aurelia Dejaco, Maria Cristina Betzu.

Corso Scrittura_Stefano Borile

il motel_Fabio Recchia

l’attesa_Aurelia Dejaco

il ciak sospeso Betzu

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