Val di Non – Sole – Paganella
Il Comune di Cles dispone una sezione cimiteriale per la fede islamica

“Il cimitero non è più un luogo religioso, ma deve essere strutturato per garantire il diritto alla sepoltura di ogni cittadino, indipendentemente dalla fede religiosa“.
Seguendo questo principio legislativo, il Comune di Cles, accogliendo la richiesta della Comunità Islamica di Cles, ha prontamente dedicato parte del cimitero ai fedeli mussulmani per la sepoltura dei propri congiunti; l’area è segnalata da una semplice stele di marmo.
“Nessuna inaugurazione, ma solo un passaggio simbolico”, specifica il Sindaco di Cles Arch. Ruggero Mucchi durante la conferenza stampa di presentazione tenutasi al cimitero di Cles venerdì 19 febbraio. “A novembre ci è pervenuta la richiesta della Comunità Islamica della necessità di avere un luogo riservato alla sepoltura, che abbiamo immediatamente accolto riuscendo a dare risposta positiva già il mese successivo”.
Il cimitero di Cles ha una parte antica, risalente al 1800, una parte ristrutturata negli anni ’80 ed un nuovo ampliamento eseguito nel 2004. Una parte del nuovo cimitero è rimasto laico, ed escluso dalla consacrazione d’accordo con l’allora Parroco Don Dario Pret, in previsione di ospitare altre religioni, una normale evoluzione dettata anche dalla legge che stabilisce che il cimitero non è più un luogo religioso, ma deve garantire il diritto alla sepoltura di tutti i cittadini di qualsiasi fede essi appartengano, oppure a nessuna di esse.
Il Sindaco precisa che in base al Piano Regolatore Cimiteriale del 2017 è previsto uno spazio atto a questo scopo, individuato in una porzione particolarmente idonea al culto islamico che necessita di orientare le salme in un modo preciso, differentemente dal culto cattolico/cristiano che non prevede alcuna specifica modalità di orientamento delle tombe.
Inoltre dal 2004 ad oggi, vista la prevalenza di cremazioni, sono stati molto usufruiti loculi per le urne cinerarie, utilizzando 1/3 in meno dello spazio per le sepolture interrate.
Prosegue il Sindaco: “Si è presentata l’opportunità di rispondere all’esigenza della Comunità Mussulmana, che conta approssimativamente 6/700 persone di fede islamica, circa il 9% della popolazione; ormai parecchi di loro non sono più stranieri, ma hanno ottenuto la cittadinanza italiana; molti bambini sono nati qui, la comunità si sta diluendo creando un’unica identità integrata alla comunità locale”.
L’Imam della moschea di Cles Brahim Elkoura, dopo aver ringraziato Sindaco e Amministrazione Comunale, sottolinea che il maggior problema riguardava proprio la sepoltura: “Dopo aver trascorso la vita qui, è assurdo dover trasferire la salma al paese d’origine, ogni anno questo passaggio diventa più pesante. Chi vive qui perde il legame con il suo paese, i suoi cari sono qui, ognuno ha diritto di una degna sepoltura nel luogo dove è vissuto”.
Il fondatore della Comunità Islamica del Trentino Dott. Aboulkheir Breigheche fa presente che a Trento il cimitero islamico esiste da 15 anni e puntualizza: “Tutti i residenti in provincia hanno diritto di sepoltura, è una necessità assoluta trovare una soluzione possibilmente territoriale. Purtroppo a causa dell’epidemia da Covid sono aumentati i decessi e questa è divenuta una necessità impellente e indispensabile. Grazie alla sensibilità del Comune di Cles la risposta è stata positiva, ma in tanti altri comuni ci sono molte difficoltà, ci sono famiglie costrette a tenere momentaneamente i defunti in casa con conseguenze dolorose oltre che pratiche. Invito tutti i comuni a trovare una soluzione in merito sul proprio territorio.”
Tahar Mhainina e Nourredine Kaffour consegnano al Sindaco Mucchi una targa quale riconoscimento della fattiva collaborazione da sempre intercorsa tra la Comunità Islamica e l’Amministrazione Comunale.
L’Assessore alle politiche Sociali Cristina Marchesotti interviene: “Io lavoro a scuola, e i bambini mussulmani parlano in italiano perfetto, addirittura in ‘nones’, sono italiani, sono parte della nostra comunità a tutti gli effetti, e mi auguro che possano rimanere nella loro terra per sempre. Dentro il cimitero siamo tutti umani, siamo solo sepolti in modo diverso, ma il dolore è trasversale, uguale per tutti”.
Il Vicesindaco e Assessore all’Ambiente e Territorio Massimiliano Girardi e l’Assessore ai lavori pubblici, patrimonio e viabilità Aldo Dalpiaz esprimono la loro soddisfazione per la condivisione di questo spazio, sottolineando che l’integrazione e la coesione sociale, indipendentemente dalla fede, sono piccoli tasselli dell’avvicinamento reciproco.
Il Presidente del Consiglio Comunale Claudio Taller pone l’accento sull’importanza di questa giornata: “Essere qui oggi è dare valore ed importanza alle relazioni, che devono essere coltivate quotidianamente”.
Zakaria Elkoura, figlio dell’Imam Brahim Elkoura, spiega che la Comunità Islamica è presente a Cles da 25 anni; la moschea clesiana è la prima riconosciuta ufficialmente in Trentino Alto Adige, ed una delle poche riconosciute in tutt’Italia: “L’aver ottenuto il cimitero a Cles è un apripista; la convivenza e la coesione che esistono a Cles dovrebbero essere d’esempio per gli altri comuni della Val di Non”.
Lo spazio di sepoltura sarà riservato esclusivamente per i residenti a Cles, professanti la fede islamica, indipendentemente dalla nazionalità.
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