Arte e Cultura
Su Voce24 news ecco la vera «Street Art Trentina»

Così come la conosciamo la Street Art è legata ad un diverso modo che ognuno ha di osservarla.
Capita quindi, in special modo per chi è più attempato, di concepire la pittura di strada più come un imbrattamento o un abbellimento decorativo che non come opera d’arte.
Visione questa, legata ai preconcetti che si hanno nei confronti degli artisti di strada, spesso considerati alternativi, anarcoidi o semplicemente danneggiatori del bene pubblico.
A ben vedere sono molteplici e quotidiani gli esempi che possono dar ragione a quest’ultimo punto di vista. Ma in una visione di insieme si può considerare la Street Art come un vero e proprio modo alternativo di fare cultura delle arti visive.
Banski, ormai celebratissimo a livello mondiale, rappresenta per molti l’archetipo, pur non essendo certo stato il primo, Basquiat, e Haring su tutti.
I Graffitari, come vengono comunemente e a volte spregiativamente chiamati gli artisti Street, sono un popolo eterogeneo di artisti noti, meno noti, o persone che hanno unicamente il desiderio di esprimere se stessi senza troppo badare al valore estetico di quanto proposto.
A questo punto andrebbe rivisto il modo stesso di concepire la Street Art per i fruitori, in quanto arte completamente distaccata da qualsiasi mercato e/o ricerca di visibilità e soddisfazioni economiche, e proprio in un epoca in cui tali pulsioni sono spesso considerate valori irrinunciabili.
Una scelta coraggiosa che merita rispetto. E’ un arte di frontiera, è un arte regalata. A chiunque. E tra i tanti graffiti delle città a volte si incontrano veri e propri capolavori.
Alcune amministrazioni anche nostre hanno quindi deciso di convogliare queste istintive e tribali forme di comunicazione visiva in vera e propria arte urbana, a decoro di funzionalità disadorne e superfici tristi commissionando e pagando (poco) i murales.
Voce 24 News ha tentato di indagare quanto succede in Trentino in merito a questi movimenti socio-creativi, svelando un mondo di una vivacità culturale che fa ben sperare per un futuro riservato ai giovani più roseo di quello prospettato. (qui puoi vedere la puntata)
Infine, fare giustizia di tante ali tarpate da preconcetti e miopie di una società spesso sospettosa e prevenuta, e confidiamo che la visione di questa puntata di Mitropa serva a far cambiare idee ormai superate ma ancora scolpite nella mentalità di molti, a proposito di arte…
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