Rovereto e Vallagarina
Bilancio Rovereto: ieri la seconda giornata di discussione

Ieri sera ad aprire la seconda giornata di discussione generale sul Documento Unico di Programmazione e il Bilancio previsionale, il Consigliere Piergiorgio Plotegher (Fratelli d’Italia), che ha iniziato la propria disanima ripercorrendo in parte la relazione del Consigliere Delegato Cazzanelli in merito alla “Rovereto Digitale”.
Ha parlato del pericolo di un “eccesso di digitalizzazione dell’economia, può portare alla creazione di “piccoli robot” facilmente dominabili”. “Capisco la digitalizzazione come facilitazione del lavoro, non come riduzione del lavoro. Altrimenti non si va verso il progresso, ma verso un regresso”.
“Ho avuto l’impressione che questo Bilancio, al di là di alcuni interventi assolutamente necessari in senso assistenziale, non abbia colto nel segno della necessità che a questo punto si evidenzia nel segno della proposta”. “Una città già in crisi che ha ricevuto un colpo forse mortale. La Città deve prenderne atto e portare avanti proposte di largo respiro e non si deve limitare a un bilancio come quello dello scorso anno o poco più”.
Ha parlato di alcuni progetti, come la valorizzazione della Valle del Leno, della necessità di difendere il territorio agganciandosi ai Comuni del circondario. Nella carrellata sulle varie realtà del Comune, ha posto l’accento sul MART e sul suo personale, lodando la presidenza Sgarbi e le scelte sia per il personale, sia per le esposizioni.
Ha ricordato il successo della mostra di Caravaggio e delle iniziative in corso. “Ogni possibilità di accentuare l’attività del Mart e del suo felice CDA e dei dipendenti, può costituire un notevolissimo incentivo all’afflusso e all’attività non solo dall’Italia, ma anche da fuori dei confini non appena saranno riaperti”.
Ha parlato della necessità di intervenire sui trasporti, in particolare per quel che riguarda le corriere: “In una giornata soffocata dal traffico come è oggi Rovereto, è difficile che qualcuno venga a vivere, o ad aprire nuove attività. La situazione del lavoro è drammatica”.
Ha criticato la scelta di non appoggiare la scelta di Cibio di venire a Rovereto. Ha chiesto per quale motivo non sia stata portata la facoltà di Medicina: “Io sarò accanto a questa Giunta comunale se si porrà a difendere in termini decisi le prerogative di questa Città, una città con un passato glorioso, dalla seta prima all’industria poi, contribuendo alla crescita di tutta la Provincia. Anche la Ricerca è nata qui”.
Ha detto che si sarebbe aspettato di più da questa manovra: “Senza grandi iniziative, non combineremo niente”. Ultimo tema, quello della sicurezza: “Se non c’è sicurezza, non c’è libertà per nessuno. Il Comune deve costantemente tenere il contatto con le Forze dell’Ordine”. Sul tema dell’accoglienza, ha detto che “la puoi fare se hai le condizioni per farla. Non si può vedere un “povero Cristo” morire di freddo”. Ha detto che il documento è troppo improntato sulla normale amministrazione.
Il Consigliere Leonardo Divan (Lega Salvini Trentini) ha iniziato il proprio intervento citando Benjamin Franklin: “Parlare poco, fare molto”. “La digitalizzazione è un tema che nel 2021 deve vederci protagonisti. Saremo felici di vedere come questo processo si concretizzerà. Magari verso la fine della legislatura si tornerà a parlare di questo e vedremo cosa si sarà realizzato”.
Ha parlato della necessità di formazione e ha chiesto quali risorse verranno stanziate per questa voce. Parlando di “partecipazione”, ha chiesto quali siano le iniziative concrete e cosa si faccia per le Circoscrizioni.
Ha ricordato il voto contrario del Consiglio circoscrizionale di Noriglio e ha chiesto come l’amministrazione intenda rispondere a questa bocciatura. Ha parlato delle proposte di miglioramento presentate dal suo Gruppo consiliare. Ha posto l’accento sulle ciclabili e sul senso delle stesse, chiedendo quale sia la loro finalità e quindi su come vadano progettate. “Dovremmo valorizzare gli spazi turistici, ampliando l’offerta, offrendo visite guidate”. “Dovremmo partire dalla città della seta. Quanto la digitalizzazione potrebbe aiutare la promozione, attraverso la comunicazione e la promozione”.
Per quanto riguarda i giovani, ha detto che “se il Comune sarà in grado di ascoltare le idee che nascono dai giovani, questo sarà un contributo molto importante”. Ha rilevato come per i giovani manchino trasporti: “L’ultimo pullman è alle 20.34. Occorre fare uno sforzo per vedere cosa possa fare l’amministrazione comunale con Trentino Trasporti per offrire di più ai giovani. Occorre introdurre iniziative per permettere ai giovani di muoversi in sicurezza”. Sul tema dei giovani, ha annunciato alcuni interventi nel corso della discussione dell’articolato”.
Il Consigliere Riccardo Pomarolli (Partito Democratico) ha parlato di “visione”: “Fare politica significa, per me, saper dare una visione del futuro e in questa manovra io la vedo. Ha citato l’intervento dell’Assessora Micol Cossali, ricordando il passaggio in cui ha detto che dei giovani occorre occuparsi ora e non in futuro. Ha letto poi alcuni versi di Pasolini in cui parlava della necessità del sogno. Ponendo l’accento sulla disoccupazione giovanile, ha commentato gli effetti della pandemia sulle fasce più fragili: “Giovani, donne e stranieri”. “Mi chiedo cosa si possa fare per un tema così importante come la disoccupazione giovanile in una realtà come quella comunale”. “Cosa può fare Rovereto perché diventi attrattiva?” “La visione da sola non basta. La politica è anche azione e occorre capire dove andare. E’ necessaria una fase di confronto, occorrono dei contenuti. Si devono coinvolgere i cittadini, andando nelle circoscrizioni, coinvolgendo le parti sociali”. Sulle “opposizioni” ha auspicato ad interventi che possano aiutare a costruire un pensiero.
Tanti i temi toccati dal consigliere Renato Zucchelli (Lega Salvini), che è intervenuto innanzitutto nello specifico del DUP, sollevando dubbi sulla realizzazione dei progetti. “Questo DUP è lo strumento di programmazione per il futuro, ma mi sono chiesto se ha tenuto conto di quanto è stato fatto da marzo ad oggi. Penso che ci sarà da rivedere nel corso del perdurare di questa emergenza questa programmazione”. “Si tratta di introdurre azioni strategiche che possano trovare soluzione alle sfide generate da questa situazione. Non è importante andare sulla quantità, ma sulla qualità”. Parlando di terzo settore, ha detto che occorre monitorare quanto accade in città: “L’insegnamento che la pandemia ha imposto è quello di fare squadra. Non vale più il “io ho fatto meglio”. “Occorre cogliere tutte le opportunità che questo cambiamento può offrire se sapremo trasformare le negatività in positività”. “Si può anche sbagliare, ma è il fare che ci permette di progredire”. “Non possiamo aspettarci che il turismo invernale possa tornare, ad esempio, alle masse sulle piste che c’erano prima dell’epidemia, ma occorre ragionare in modo nuovo”.
Ha parlato della necessità di fare rete, a tutti i livelli: “Rovereto gode di un patrimonio unico, fatto dai suoi musei, le sue fondazioni, le associazioni fatte da tutti i cittadini”. Per quanto riguarda la cultura, ha detto che occorre “puntare su eventi che attirino i turisti, ma che siano occasioni per i roveretani stessi.” Per quanto riguarda i giovani ha detto che “devono esserci integrazioni per tutti i livelli, dalle scuole all’università”. “Rovereto tornare ad essere un modello di convivenza nella sicurezza”.
Anche Zucchelli ha parlato della sicurezza come un problema: “Occorre un sistema integrato tra soggetti interessati e forze dell’ordine”. “Ci piace la città sempre più green, ma quali sono le necessità più immediate della città?”. “Questo documento rappresenta una programmazione triennale inserito in un contesto di difficile previsione e sarà soggetto a tante modifiche”.
Ha quindi fatto una carrellata su diversi temi, dalle scelte tributarie, alle politiche giovanili, parlando anche della necessità di un Centro Giovani in ogni quartiere. Ha sostenuto la scuola musicale, la necessità di aiutare palestre e centri sportivi, di riordinare il sistema scolastica “per accogliere nuove esigenze”. “Penso che queste situazioni debbano essere valutate. Occorre lavorare per il bene comune. Questo Covid ci ha lasciato con molte ridiscussioni, ma mi auguro che ci sia la possibilità di sedersi e affrontare queste questioni”.
Egon Angeli (PD) ha parlato di “giusta direzione”. Lo sforzo deve essere quello “di ridurre i danni provocati dall’epidemia”. “Abbiamo bisogno di riorganizzare sanità e servizi pubblici, in modo da non essere sorpresi da una nuova emergenza. Siamo orgogliosi dei nostri servizi, ma il Covid ha evidenziato delle carenze. Il vaccino non è la soluzione a tutti i problemi”. “Occorre lavorare per ricostituire il tessuto sociale, a partire da “le famiglie”, volutamente al plurale per sottolineare la molteplicità”. Parlando degli effetti del Covid sul tessuto sociale, ha rilevato come siano aumentare le disuguaglianze sociali: “Non siamo tutti uguali di fronte al virus. C’è chi poteva fare telelavoro e chi no; chi aveva i mezzi per la didattica a distanza e chi no”. “Non si esce dal Covid senza lavoro. Un sussidio può dare da mangiare ma non da la cittadinanza, e senza cittadinanza non c’è dignità”. “Non è Rovereto che può cambiare il mondo, ma dobbiamo porci questa finalità alta, di lavoro per tutti”.
Ha posto l’accento sugli obiettivi 4 e 5 del Dup. Ha criticato la dicotomia delle scelte provinciali che vanno da una parte verso la ferrovia, dall’altra verso il potenziamento delle reti stradali. Ha quindi sottolineato l’importanza di valorizzare la mobilità a Rovereto. “Sicuramente questo DUP è un ottimo punto di partenza. Deve vedere tutte le forze politiche impegnate per migliorare le azioni per i cittadini. Cosa possiamo fare meglio? Cosa possiamo fare di più? Sono le domande che questo Consiglio deve farsi per tutta la legislatura per trovare le risposte di cui questa città ha bisogno”.
In chiusura di seduta, la Presidente Azzolini ha voluto ringraziare i Consiglieri per la qualità degli interventi. I lavori riprenderanno oggi alle ore 19.00.
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