Politica
Berlusconi ricorda la nascita di Forza Italia: «Sono stati 27 anni di passione»

27 anni fa erano momenti di grande passione ed emozione in tutt’Italia. Uno dei più grandi imprenditori della storia del nostro paese aveva deciso di scendere in campo per contrastare le sinistre che dopo tangentopoli e la caduta della democrazia cristiana avevano campo libero. Si chiamava Silvio Berlusconi, proprietario del colosso Mediaset, l’azienda che aveva inventato le tv private grazie alle quali l’Italia ha potuto essere più libra ed informata.
Berlusconi fra le tante cose era anche proprietario del Milan, quella squadra che dominò per anni il mondo del calcio vincendo tutto e inventando una nuova filosofia del gioco del calcio. Lui era un vincente già allora, e lo dimostrò vincendo le prime elezioni inventandosi un partito in pochi mesi infliggendo all’allora avversario Ochetto la più grande e cocente sconfitta della storia della sinistra.
Forza Italia! Associazione per il buon governo viene costituita ufficiosamente, presso lo studio del notaio Roveda a Milano, il 29 giugno 1993 da alcuni noti professionisti.
L’ideologia del partito è quella del liberismo dell’economia sociale di mercato di ispirazione cristiano-democratica. Il suo colore ufficiale è l’azzurro. A livello europeo ha aderito al Partito Popolare Europeo, di cui costituiva il principale membro italiano.
Forza Italia è stato il principale partito della coalizione di centrodestra denominata Casa delle Libertà, che ha governato l’Italia dal 2001 al 2006. Dopo la vittoria elettorale del 2008 della lista del Popolo della Libertà, a cui Forza Italia aveva aderito, nel 2009 il partito si è sciolto ed è confluito nel neo-partito del PdL.
Il 16 novembre 2013 il Consiglio nazionale del PdL decise all’unanimità “la sospensione delle attività del Popolo della Libertà”, per riprendere l’attività di Forza Italia.
L’ufficialità della discesa in campo di Berlusconi arrivo il 26 gennaio 1994. Per festeggiare quella data il leader di Forza Italia ha scritto una bella lettera sulla sua pagina social, ricordando i felici momenti del passato ma anche guardando al futuro.
LA LETTERA DI BERLUSCONI -Ventisette anni fa nasceva Forza Italia. Era il 26 gennaio 1994, quando abbandonai il lavoro che amavo, le aziende che avevo fondato e fatto crescere, per dare vita ad un’impresa diversa, ancora più grande e più importante. Un’impresa al servizio della libertà.
Sono stati 27 anni di passione, nei quali abbiamo ottenuto grandi successi, risultati storici, ma abbiamo anche subito slealtà, calunnie, persecuzioni mediatiche e giudiziarie. Rifarei tutto, perchè la cosa che conta di più, per me, è aver avuto l’onore di servire il mio Paese, il Paese che amo, come dissi allora e ripeto oggi ancora più forte. Ho avuto il privilegio di rappresentare l’Italia fra i grandi della terra, per 10 anni, e mi sono sentito ogni giorno orgoglioso di essere italiano.
Forza Italia alla sua nascita ha dovuto combattere ed ha saputo vincere una grande battaglia di libertà, per impedire ad una sinistra ancora post-comunista di conquistare il potere. Siamo rimasti coerenti con quella vocazione originaria. Forza Italia ha creato il bipolarismo ed ha consentito la nascita del centro-destra, lo schieramento che non esisterebbe senza di noi e del quale siamo e saremo sempre coerentemente parte essenziale.
Ma Forza Italia non è nata contro qualcuno o qualcosa, è nata per dare all’Italia, per la prima volta nella sua storia, una grande forza politica che facesse sintesi dei principi liberali, cristiani, europeisti, garantisti. Per “proporre – come dissi allora – anche ai cittadini italiani gli stessi obiettivi e gli stessi valori che hanno fin qui consentito lo sviluppo delle libertà in tutte le grandi democrazie occidentali”.
Per questo oggi ricordiamo il nostro passato, con legittimo orgoglio, ma lo facciamo guardando al futuro. Quegli obbiettivi e quei valori sono più attuali che mai, in questo momento difficile per l’Italia. Un momento nel quale ancora una volta il nostro ruolo, come dissi allora, è quello di “unire, per dare finalmente all’Italia una maggioranza e un governo all’altezza delle esigenze più profondamente sentite” dagli italiani.
Per questo oggi, di fronte alla crisi politica di una maggioranza inadeguata e insufficiente, che si somma all’emergenza sanitaria e a quella economica, ho fatto appello ad un’unità sostanziale del Paese, da realizzare se possibile in questo Parlamento o, se non è possibile, chiamando gli italiani alle urne
Oggi il nuovo miracolo italiano si chiama fine della pandemia e ripresa dell’economia. Oggi come allora questo miracolo richiede senso di responsabilità e non è possibile con soluzioni di basso profilo, non è possibile se la classe politica pensa solo alla propria sopravvivenza, ma soprattutto non è possibile senza le idee, i programmi, i valori che solo noi rappresentiamo in Italia.
Oggi, come 27 anni fa, da una parte sola, dalla parte degli Italiani.
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