Rovereto e Vallagarina
Sicor, Spinelli: «Il caso è molto complicato e inedito»

L’assessore allo sviluppo, ricerca e lavoro Achille Spinelli ha aggiornato oggi la II Commissione, competente in materia di economia e presieduta da Luca Guglielmi (Fassa) sullo stato di attuazione della risoluzione dedicata alla Sicor di Rovereto approvata il 19 ottobre scorso dal Consiglio provinciale.
La risoluzione impegna infatti la Giunta a tenere informata la Commissione sull’andamento della vicenda Sicor e sulle iniziative adottate dalla Provincia. Spinelli, sollecitato dagli interventi di Olivi (Pd) e Marini (Misto 5 Stelle), ha spiegato che la Sicor non è vincolata da accordi presi con la Provincia, preannunciando però la volontà di prodigarsi per la ripresa delle trattative tra le parti dopo la conclusione della vicenda giudiziaria ancora in corso.
L’assessore ha giudicato condivisibile la proposta di Olivi alla Giunta di coinvolgere nella vicenda anche il Consiglio provinciale per sostenere la ricerca di una soluzione.
Premesso che “il caso Sicor è molto complicato e inedito” rispetto ad altre vertenze sindacali del passato, Spinelli ha ricordato i tentativi di riavviare il dialogo tra le parti da lui promossi prima del referendum tra i lavoratori del 20 ottobre scorso.
Dall’esito della consultazione era emersa la volontà di non dare mandato a Cgil e Cisl di sedersi al tavolo delle trattative sulla base delle proposte avanzate dall’azienda. Ciò nonostante “la Provincia – ha ribadito l’assessore – non intende far mancare la propria assistenza tramite le proprie strutture, in particolare Servizio lavoro e Agenzia del lavoro. Certo – ha avvertito – non possiamo assecondare decisioni che impattano negativamente sulle condizioni di benessere dei lavoratori trentini, ma neppure possiamo ignorare le istanze che provengono dal tessuto produttivo di avviare trattative che correlino maggiormente i fattori di efficienza e produttività con i premi al lavoro. Purtroppo queste – ha aggiunto – sono spesso scelte imposte dal mercato, che vincolano la sopravvivenza e lo sviluppo aziendale nei nostri territori”.
E ha proseguito: “abbiamo già detto a Sicor che la Provincia è disponibile ad accompagnare le politiche di riorganizzazione aziendale con gli strumenti che la legge provinciale 6 del 1999 e con gli strumenti di supporto gestiti da Trentino Sviluppo”.
Spinelli ha ricordato l’esito del giudizio promosso dai sindacati nei confronti dell’azienda presso il tribunale di Rovereto per condotta antisindacale legata alle disdette dei contratti collettivi nazionali e aziendale. Condotta che il giudice di primo livello ha censurato. L’azienda ha poi presentato ricorso in appello.
Al riguardo l’assessore ha commentato: “poiché la vicenda giudiziaria non è ancora conclusa, non ritengo opportuno esprimere alcuna valutazione. Rinnovo solo la piena disponibilità della Provincia a supportare le parti per la ripresa del dialogo, anche se questo potrà ripartire dopo la conclusione della vicenda giudiziaria”. Spinelli ha ricordato infine che il gruppo della Sicor è finanziariamente solido. “Questo vuol dire – ha detto – che non ha bisogno del sostegno offerto dalla Provincia, sostegno ripetutamente rifiutato dall’amministratore di Sicor”.
L’assessore Spinelli ha concluso ricordando che la difficoltà del caso Sicor sono dovute al fatto che quest’azienda non è vincolata ad un accordo stretto con la Provincia e basato su contributi o sussidi pubblici. “Questo aspetto – ha sottolineato – fa una grandissima differenza, perché anche se è vero che l’assessorato non è un notaio, occorre prendere atto che non dispone di alcuna leva per richiamare i proprietari al rispetto di vincoli sottoscritti con la Provincia. L’attuale amministratore di Sicor non ha i vincoli che valevano per i precedenti proprietari. Questo elemento non è formale – ha spiegato Spinelli – ma sostanziale”.
L’assessore ha poi escluso l’eventualità che altre aziende possano seguire l’esempio di Sicor abbandonando i contratti, perché il caso di quest’impresa è del tutto particolare e straordinario.
In ogni caso per Spinelli “non si potrà prescindere dalle decisioni che il tribunale adotterà a seguito dell’appello dell’azienda. A quel punto tenteremo di riaprire la strada dei rapporti con Sicor anche con una mediazione che induca i dipendenti a non astenersi dal lavoro in modo troppo pesante: queste cose devono essere stigmatizzate anche da parte sindacale”. “Perché – ha concluso, “perché l’obiettivo è arrivare ad un accordo che soddisfi sia l’azienda sia i lavoratori”.
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