Italia ed estero
Giallo Bolzano, spunta l’ipotesi avvelenamento mentre viene indagata anche la fidanzata di Benno

Mentre spunta l‘ipotesi avvelenamento arriva una nuova svolta nel caso di Peter Neumair e Laura Perselli, i coniugi bolzanini scomparsi da quasi tre settimane.
Dopo il figlio Benno Neumair, sospettato di duplice omicidio e occultamento di cadavere, ieri mattina è stata iscritta nel registro degli indagati anche la fidanzata del figlio con l’ipotesi di accusa di favoreggiamento. La fidanzata di Benno lo ha sempre difeso: “Sono convinta che sia innocente“, dice la ragazza, estranea alle accuse.
Nei suoi confronti l’avviso di garanzia è comunque solo un atto formale. La ragazza argentina ha risposto a tutte le domande dei magistrati raccontando per filo e per segno quanto successo quella notte.
Come spiegato dall’Ansa i vestiti che Benno Neumair indossava la sera del 4 gennaio – cioè la sera in cui sono scomparsi a Bolzano i suoi genitori Peter e Laura – sono stati consegnati dalla sua amica alla Procura. Come riferiscono i quotidiani Alto Adige e il Corriere dell’Alto Adige, la giovane donna, residente ad Ora, ha infatti deciso di consegnare i vestiti che Benno indossava quella sera, quando era andato a trovarla.
Appena arrivato, lui si era fatto una doccia e la sua amica, – come ha spiegato la fidanzata al magistrato – per fargli una cortesia, aveva messo i vestiti in lavatrice e poi li aveva riposti in un armadio. Benno, la mattina successiva, avrebbe indossato altri vestiti, che si era portato da casa.
La donna ha ora deciso di consegnare i vestiti agli inquirenti. Si tratta di 3 t-shirt, una felpa, un paio di pantaloni e un paio di calzini. Il materiale dovrà essere analizzato dai Ris. La donna ha detto agli inquirenti che i vestiti non erano comunque sporchi, tanto meno presentavano macchie di sangue. Oggi, intanto, proseguiranno le ricerche iniziate ieri nella diga di Mori dei corpi di Laura Perselli e Peter Neumair.
Altra cosa strana – riferisce sempre la fidanzata argentina – è che Benno sia arrivato a casa sua con la macchina del padre, infatti era risaputo che i genitori erano molto restii a prestarla al figlio.
La giovane donna risulta attualmente indagata. Come però fa presente il suo legale, l’avvocato bolzanino Federico Fava, si tratta di un “atto dovuto”. “Il procedimento – ha detto Fava all’ANSA – a brevissimo sarà archiviato”. “La ragazza, molto spaventata dagli eventi, ha collaborato in maniera piena e spontanea con i magistrati”, ha sottolineato il legale.
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