Trento
Ritiro sacchi rifiuti, malumori e disagi: anziani in coda con 3 gradi sotto zero. E c’è chi rinuncia

Malumori, disagi e lamentele. «Sarà per il Covid o per il Governo più a sinistra della storia repubblicana o per il sindaco cigiellino, sta di fatto che la vita di noi cittadini si sta progressivamente sovietizzando.» – si sente dire ironicamente sottovoce da un cittadino in coda ormai da 30 minuti con 3 gradi sotto zero.
Il parallelo è esagerato: ma quello che si vede negli ultimi giorni a Trento somiglia un pochino alle code che si vedevano in URSS oppure in Romania negli anni sessanta. Una cinquantina di persone, per lo più anziane, costrette a mettersi in coda, a meno tre gradi sotto lo zero alle 11.00 in piazza Fiera per disposizione del comune. Stessa cosa nella circoscrizione 12 di piedicastello -Centro storico dove ormai da 15 giorni si nota una lunga colonna che parte da via Lampi per arrivare fino a Corso Buonarroti.
E tutto questo per ritirare i sacchi azzurri degli imballaggi leggeri e quelli dell ‘umido, da un furgone posteggiato nella piazza con un povero intirizzito autista addetto alla distribuzione. In molti si sono chiesti: ma non c’era altro modo?
«Dovrebbe essere un comune efficiente a consegnare a domicilio questi sacchi ma la soluzione adottata fino alla scorso anno si poteva considerare accettabile: il mese di gennaio dedicato al ritiro dei sacchi presso un locale riscaldato di via Belenzani, dove in pratica non si formavano file se non di uno o due persone essendo l’ufficio aperto mattina e pomeriggio per un intero mese. Invece da quest’anno la consegna avviene con un furgoncino, itinerante a parole ma nei fatti parcheggiato in tre mattine di gennaio in piazza Fiera.» – spiega un infreddolito cittadino in coda ormai da 20 minuti imbacuccato come stesse andando al polo nord.
«Io ho dovuto rinunciare anche oggi – spiega un altro cittadino che per la seconda se ne torna a casa a mani vuote – non me la sono sentita di affrontare il freddo pungente con una fila di 50 metri davanti. Farò gli altri due tentativi che mi sono stati concessi e poi rinuncerò». Purtroppo non è possibile seguire nessun’altra strada: non è infatti possibile comprare privatamente gli involucri azzurri perché bisogna usare solo quelli indicati dal comune.
Un lettore veneto invece segnala che «noi in Veneto abbiamo distributori automatici h24 per ritirare Sacchi spazzatura con tessera fiscale. Ditelo al vostro sindaco!»
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