Ambiente Abitare
Lupo: sono ventotto gli esemplari che vivono sulle montagne di Ala

Ventotto esemplari suddivisi in tre branchi: sono questi i numeri attuali dei lupi sulle montagne di Ala.
Il punto sulla presenza del carnivoro è stato al centro del primo incontro con le associazioni sui temi ambientali promosso dall’amministrazione – per ora in modalità online. Un incontro pacato e senza allarmismi: il lupo può essere sì un problema in alcuni casi, ma a nessuno ormai fa più paura.
A volere l’incontro, in forma di videoconferenza (tenutosi lo scorso lunedì 18 gennaio), è stato l’assessore Stefano Gatti: “Serve a fornire il quadro più completo possibile sul lupo alla popolazione, proseguendo il discorso iniziato nella scorsa legislatura: i cittadini devono essere informati e sapere come ci si deve comportare”.
Ci saranno altre serate sui temi ambientali, come hanno confermato lo stesso Gatti e il sindaco Claudio Soini: “Vogliamo aprire un ciclo – ha detto in apertura il sindaco – perché ambiente vuol dire salute; i prossimi incontri potranno riguardare la raccolta rifiuti, la rete delle riserve, la banca della terra, l’interramento delle linee elettriche, le discariche, le barriere sulla ferrovia e altro ancora”.
Il lupo, quindi: risale al 2012 la costituzione del branco in Lessinia ad opera dei lupi chiamati “Slavc”, arrivato dalla Slovenia, e “Giulietta”, proveniente dalle Alpi Occidentali. “Costatiamo una ottima accettazione da parte della popolazione – ha detto il comandante della stazione forestale Stefano Zomer – perché è stata fatta informazione costante e sono state fatte opere di prevenzione per gli allevatori, con le quali il lupo non causa più problemi come prima. Anche i cacciatori hanno accettato la sua presenza, e la popolazione sa come comportarsi”.
Il forestale Tommaso Borghetti ha invece fornito il quadro attuale del lupo ad Ala e dintorni. “Abbiamo sui Lessini Occidentali lo storico branco di Slavc e Giulietta, al quale si è aggiunta un’altra femmina adulta, con sette piccoli. C’è un secondo branco sul lato orientale dei Lessini (in massima parte in provincia di Verona), tra la val d’Illasi e il monte Tomba, con 3 adulti e 5 piccoli. C’è infine il branco del Carega, che conta dieci elementi: sette piccoli e 3 adulti”.
Questi numeri, ha precisato Borghetti, continuano a cambiare e sono destinati a ridursi nei mesi invernali, quando i giovani di un anno andranno in dispersione. In estate invece i numeri, con le nuove cucciolate, tornano di solito a salire (ed è a fine estate che si verifica la maggiore pressione sugli animali domestici).
Con le abbondanti nevicate di queste settimane i lupi si sono abbassati sensibilmente di quota. È per questo che il branco di Slavc si è reso protagonista di predazioni su animali selvatici nei vigneti appena sopra l’abitato di Borghetto, e in alcune delle scorse serate diverse persone a Santa Margherita hanno udito distintamente degli ululati.
“Queste predazioni a bassa quota non sono un problema per la popolazione – ha precisato Borghetti – però si deve fare attenzione agli animali domestici: ovicaprini, bovini, equini vanno protetti, mentre i cani non vanno lasciati soli di notte e vanno tenuti al guinzaglio se si va nel bosco”. Borghetti ha ricordato i numeri da contattare in caso di necessità: il 112 per emergenze e il cellulare reperibilità grandi carnivori della Provincia, 335 7705966 .
Erano presenti all’incontro i rappresentanti di diverse associazioni di Ala. Se per gli allevatori il lupo rimane un problema, da mitigare con recinzioni e cani da guardiania, per altre associazioni è un’opportunità. Anzi, la Pro Loco di Ala, come ha testimoniato il presidente Stefano Gaiga, ha registrato un notevole aumento di curiosità e interesse nelle sue attività sui Lessini, proprio grazie al fascino della presenza del lupo.
“I comportamenti degli altri animali sono cambiati – ha invece aggiunto il rettore della sezione cacciatori Stefano Tomasi – ed ora è molto più difficile avvistarli in ambienti aperti, tendono a restare nel bosco”.
“La convivenza col lupo non è facile ma possibile fino a quando si farà informazione”, hanno invece aggiunto Valentino Debiasi e Bepi Pinter della sezione Sat. Il lupo è una “risorsa fotografica” per i fotoamatori di NaturAla: “Anche noi abbiamo notato l’espansione del lupo – ha detto Roberto Zendri – grazie a recinzioni e cani da guardiania le perdite di animali domestici sono state molto contenute”.
L’amministrazione comunale – hanno aggiunto in chiusura il sindaco Soini e l’assessore Gatti – ora lavorerà ad un pieghevole informativo da distribuire alla popolazione attraverso le associazioni, a tabelle informative sulle bacheche pubbliche e valuterà col Muse la ripresa del progetto di un “sentiero del lupo”.
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