Psicologia & Crescita personale
L’amore idealizzato e le illusioni: ecco perché attiriamo il partner sbagliato

Dopo l’articolo dedicato alla violenza delle donne e al narcisismo, argomenti importanti che fanno parte del così detto “amore nero”, riprendiamo a parlare di quello che Basha Kaplan e Gail Prince definiscono “amicizia romantica“.
Quante favole e quanti film hanno condizionato a livello inconscio il nostro approccio verso il nostro partner: il principe che deve salvare la fanciulla piena di virtù e di rara bellezza; l’uomo forte e burbero che non riesce ad innamorarsi fino a quando non conosce una giovane e bella donna che lo trasforma in un dolce gentiluomo facendogli vivere per la prima volta il vero amore.
L’amore spesso è confuso con un colpo di fulmine e come nei film, dopo un avvicendarsi di eventi sfocia in un sentimento profondo ed eterno. Quindi favole, film e canzoni ci aiutano a creare un ideale di partner uguale per tutti e inevitabilmente sbagliato per ognuno di noi.
Cadere nell’illusione di un amore idealizzato può farci innamorare delle potenzialità dell’altro, invece che della reale personalità restando in una sorta di attesa di un cambiamento che non avverrà mai.
Altre frequenti illusioni in cui si cade facilmente possono essere: credere che il partner sia la parte di noi che ci manca e che insieme siamo completi, oppure pensare che l’amore coincida con la passione o credere ancora che essere innamorati significhi essere in adorazione di chi reputiamo perfetto, o infine pensare che l’amore coincida con l’attrazione che proviamo per la bellezza, il successo e i soldi della persona per la quale proviamo interesse senza considerare le caratteristiche interiori, straordinarie anche solo per il fatto che sono uniche.
L’amicizia romantica è poco narrata, non fa parte della nostra cultura che preferisce vivere emozioni forti che balzano tra un’attrazione travolgente all’altra o soffermandosi su emozioni o sentimenti estremamente negativi come l’odio, l’abbandono o la violenza psicologica e/o fisica.
L’amicizia romantica ci consente di avere tempo per conoscere l’altra persona evitando di cadere nell’idea di ciò che pretendiamo dal rapporto, allo stesso tempo abbiamo l’opportunità di svelare piano piano i nostri difetti, verificando se veniamo accettati e apprezzati come siamo veramente dalla persona che ci interessa.
A qualcuno o forse a molti sembrerebbe che un rapporto di tal genere possa essere privo di entusiasmo, ma invece le emozioni sono più profonde e durano più a lungo. Scoprire se stessi è senz’altro più difficile che scoprire il proprio corpo perché occorre accettarsi come si è veramente. Il corpo può essere piacevole all’occhio attraverso lo sport o i ritocchi estetici, ma la propria anima quando si manifesta è inevitabilmente priva di veli.
Uno dei problemi più frequenti quando si cerca qualcuno con cui avere una relazione sentimentale è cadere nell’estremo bisogno di avere a tutti i costi qualcuno qualcuno.
Quando questo bisogno diventa invadente e la maggior parte delle nostre energie viene concentrata sul colmare un vuoto che non riusciamo a vivere, allora diventiamo ciechi rispetto alla realtà dell’altra persona che a sua volta diventa funzionale alle nostre esigenze e non semplicemente un compagno/a con cui condividere le esperienze che la vita ci propone.
Infine si vuole sottolineare il fatto che per attirare le persone giuste, come affermano Basha Kaplan e Gail Prince, è fondamentale una determinata caratteristica chiamata accessibilità che si definisce come un processo naturale che ha come unico obiettivo l’espressione di sé e l’apertura verso gli altri.
L’accessibilità è altresì un modo per svelare il nostro Io interiore attraverso comportamenti esteriori, ovverosia le persone accessibili hanno parole e gesti capaci di attirare facilmente altri individui che sono sulla loro stessa lunghezza d’onda, ma nella maggior parte dei casi purtroppo ci si nasconde dietro un’apparenza, un modo di vestirsi o atteggiarsi che protegge, o meglio che cela il nostro vero Io.
Spesso si utilizza un look “aggressivo” per non far trapelare la nostra fragilità o s’indossa vestiti estremamente sexy per non far percepire la difficoltà nel concedersi completamente all’altro. In questo modo attiriamo facilmente persone sbagliate perché mandiamo segnali confusi, magari anche pieni di fascino, ma senz’altro fuorvianti.
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