Rovereto e Vallagarina
«Educativa di strada»: Rovereto aderisce al bando. A disposizione fino a 350 mila euro

Creare nuovi interventi di “educativa di strada” rivolti ai giovani dagli 11 ai 18 anni e favorire un percorso all’interno dei musei cittadini anche per i più piccoli: questo l’obiettivo del bando ministeriale a cui il Comune di Rovereto ha deciso di aderire e per il quale sono stati messi a disposizione dal Governo da 50.000 a 350.000 euro.
Un intervento che nasce dalla sinergia di tre assessorati – Benessere e alla Promozione sociale, Creatività giovanile e Istruzione – e che coinvolgerà le Associazioni e le cooperative presenti sul territorio.
Il primo aspetto, l’educativa di strada, riguarda un approccio che porta l’intervento educativo al di fuori degli spazi convenzionali, nei luoghi di ritrovo abituali dei giovani, come parchi o piazze, ponendo particolare attenzione alle situazioni di disagio e come obiettivo quello di promuovere la consapevolezza delle potenzialità e delle capacità del giovane stesso, volte in chiave positiva. “In un momento così delicato per la nostra società” – spiega l’Assessore Mauro Previdi – “ogni iniziativa volta all’inclusione sociale dei giovani è fondamentale. Occorre prestare attenzione a tutte quelle situazioni a rischio, dove l’isolamento sociale dovuto all’emergenza sanitaria può acuire i problemi che i giovani normalmente possono riscontrare in questa fase della vita. Per questo un approccio diverso, che possa portare gli educatori a immergersi nella loro realtà, può rappresentare una vera ancora di salvezza per i ragazzi a rischio e nel nostro territorio vi sono molti attori, associazioni e cooperative che hanno le capacità per poter interagire positivamente con loro e con le loro famiglie. Educare in strada significa portare temi come il rispetto reciproco, la violenza verbale, fisica e psicologica, l’inclusione, la cittadinanza attiva dove meglio possono essere recepiti priorità della pubblica amministrazione e per questo il bando ministeriale rappresenta una leva che potrebbe permettere di mettere in campo ulteriori risorse per far crescere la nostra comunità”.
La seconda parte del progetto “Educare in Comune”, per la quale le assessore Robol e Cossali si sono già attivate incontrando gli attori sul territorio, riguarda il coinvolgimento delle scuole e delle realtà museali presenti in città per favorire il corretto sviluppo della vita culturale, sociale e cognitiva dei bambini e degli adolescenti.
Attraverso il patrimonio materiale e immateriale conservato a Rovereto, è possibile pensare a percorsi che creino stimoli nei più piccoli, così come negli adolescenti, toccando quelle corde che possano aiutarli a sviluppare una migliore capacità di comunicare e capire la realtà in cui vivono. “L’idea – spiega l’assessora Giulia Robol – è quella di costruire progetti che possano portare i più giovani e le loro famiglie, attraverso la collaborazione con le scuole, a conoscere le realtà museali presenti sul territorio. Stiamo pensando a come attivare nuovi percorsi che permettano ai Musei di uscire dal loro abituale contesto e farli conoscere a quella parte della città che normalmente non li frequenta anche per i disagi sociali che questa crisi ha acuito. La scuola ha visto in questi mesi crearsi una vera forbice tra chi ha un sostegno familiare proprio, anche attraverso mezzi economici diversi, e chi non ha le medesime possibilità. I Musei hanno già molti progetti in campo e occorre capire come declinarli con le scuole per farli rientrare in questo bando”.
“Il linguaggio della cultura – spiega l’assessora Micol Cossali – è un linguaggio universale, che parla attraverso le emozioni: proprio attraverso queste possiamo dialogare con i più giovani in un momento così particolare. E’ nei giovani di oggi che dobbiamo credere per far crescere la Rovereto di domani. Le potenzialità dei nostri ragazzi sono straordinarie e questo periodo di isolamento sociale mette a rischio quello sviluppo personale che nasce dal rapporto con l’altro e dagli stimoli culturali che si ricevono. E’ una occasione che dobbiamo cogliere per poter trasformare un momento buio in una rinascita, per dare opportunità ai ragazzi di sviluppare positivamente il pensiero, di diventare attori attivi della nostra società”.
Venerdì 22 si terrà la prima riunione online per individuare modalità e progetti di intervento insieme all’amministrazione comunale: “Il nostro obiettivo – spiegano gli Assessori – è di coinvolgere quante più associazioni possibile al fine di creare un progetto unitario che possa essere convincente e possa avere ricadute immediate sul territorio. Il bando ministeriale lascia ampio spazio e dobbiamo cercare di mettere in campo idee che permettano di aumentare il benessere dei ragazzi e delle loro famiglie, sfruttando le straordinarie potenzialità della nostra città, ricca di stimoli e occasioni per crescere.
I giovani in età scolare sono coloro che soffrono di più in questa fase e vi sono già segnali di un malessere che rischia di divenire causa di devianza sociale per coloro che già prima si trovavano in situazione di difficoltà. Rovereto ha poi una risorsa in più, ovvero una realtà museale di grandissimo valore, parte integrante del tessuto sociale e strumento fondamentale per la cultura del nostro territorio e dell’intera Provincia. Come amministrazione riteniamo doveroso intervenire e questo bando ci permette di attingere risorse importanti, per il bene di tutti i cittadini”. Tutte le associazioni interessate, possono chiedere il link al Servizio Politiche sociali del Comune.
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