Io la penso così…
Il grazie commovente di un lettore al personale del santa Chiara di Trento nel suo 51° compleanno

Oggi sono esattamente 51 anni dall’inaugurazione dell’ospedale santa Chiara.
Correva infatti l’anno 1970 (18 gennaio) quando con tanto di cerimonia ufficiale l‘ospedale santa Chiara di Trento che però era già operativo da circa 3 mesi, diventò ufficialmente patrimonio del Trentino. (qui articolo di approfondimento)
Già allora era definito uno dei migliori d’Italia e il primario Manara durante il discorso nella cerimonia di inaugurazione si spinse anche a dichiarare che «le stanze sono ariose, decorose e oserei dire perfino di lusso, sempre in ambito ospedaliero».
A fare la differenza allora erano state le apparecchiature certificate secondo molti medici come «non comuni nel resto d’Italia». Il nuovo ospedale aveva 900 posti letto, e la spesa iniziale, prevista in un miliardo e seicento milioni delle vecchie lire, di dilatò fino ad arrivare a sei miliardi di lire.
Oggi l’ospedale trentino, come molti altri, per colpa dell’emergenza sanitaria è al centro dell’attenzione ed è diventato la struttura più importante e di riferimento della comunità. Se allora, 51 anni fa, le apparecchiature furono importanti, oggi lo sono invece le risorse umane. Medici, infermieri, oss e altri operatori da un anno lottano contro la morte all’interno di una categoria che ha pagato un prezzo alto in termine di vite umane. Sono ad ora oltre 350 infatti i morti in ambito sanitario uccisi dal coronavirus.
Per sottolineare il valore e la preparazione dei nostri medici ed infermieri abbiamo deciso di pubblicare la lettera di un cittadino arrivata come per destino proprio oggi, anniversario del 51mo compleanno del nostro ospedale.
«Ill.mo Direttore,
in occasione del compimento del primo anno di vita di mia figlia Mila, vorrei esprimere, tramite la presente rubrica del Vostro prestigioso quotidiano, i miei più sentiti ringraziamenti all’Ospedale Santa Chiara di Trento per la cura con cui hanno assistito la mia famiglia durante l’avventura che ha portato alla nascita di nostra figlia.
Mi è particolarmente ancora più chiaro ed evidente ora, a mente un po’ più fredda rispetto ad alcuni mesi fa, che soltanto la gestione esemplare dell’urgenza medica e della successiva meticolosa assistenza da parte di tutto il personale dell’Ospedale Santa Chiara di Trento, soprattutto (ma non solo) dei reparti / unità operative di Ostetricia e Ginecologia, Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale, Neuropsichiatria Infantile, Oculistica e Anatomia Patologica, ha consentito di assicurare l’ottimo esito di una situazione che, se sottovalutata anche di poco, avrebbe potuto arrecare danni gravi sia a mia moglie Daniela che alla nostra piccola Mila.
L’elevatissima professionalità, la formidabile preparazione tecnica e la (non meno importante) capacità di gestione dei rapporti umani, condizionati pesantemente dal vortice di emozioni che si scatenano tipicamente in tali casi nei pazienti e nei loro cari, da parte del personale del Santa Chiara hanno consentito a tutti noi di uscire brillantemente da una situazione di grande preoccupazione. E che oggi ci permette di godere della straripante gioia di vivere ed incontenibile energia di nostra figlia Mila, nata pretermine a circa 33 settimane con un peso di circa 1,2 chili.
Da sottolineare, poi, che il supporto professionale ed umano ricevuto dal personale del Santa Chiara si è rivelato ancora più importante e prezioso per la mia famiglia, in quanto, domiciliati da poco a Trento ma residenti a Bologna (seppur mia moglie sia di nazionalità Slovacca e io originario di Modena), ci siamo trovati soli in una situazione di emergenza senza familiari ed amici vicini su cui poter contare nell’immediato.
E’ per questo che sia mia moglie che io vogliamo con la presente lettera rivolgere i nostri più sentiti ringraziamenti a tutto il personale del Santa Chiara, per la stragrande maggioranza femminile, che ci ha assistito con encomiabile devozione professionale e autentica profonda empatia durante questo difficile percorso, oggi ancora non completato, ma reindirizzato su binari di più tranquillizzante ordinarietà.
Un accorato e sincero grazie, dunque, a tutti i medici, infermieri e collaboratori professionali sanitari che ci hanno accompagnato in questi lunghi e tempestosi mesi con la stessa cura che avrebbero rivolto ai loro cari se si fossero trovati nella nostra medesima condizione di necessità.
Un fortissimo abbraccio e sinceri auguri a tutto il personale del Santa Chiara per un sereno e gratificante 2021 da Mila, Daniela e Marcello Silingardi! Continuate così!
Marcello Silingardi – Bologna
Potete inviare le email al direttore da inserire nella rubrica «io la penso così» scrivendo a: redazione@lavocedeltrentino.it
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